Libri

Letto:
Un Eroe del Nostro tempo - Lermontov mi è piaciuto un sacco. Belle le scene nel Caucaso, bella la narrazione, belli gli espedienti narrativi con storie a matrioska per dare un quadro del super cinico protagonista.

Dellamorte Dellamore - Tiziano Sclavi non ho assolutamente visto il film, non so se lo farò. È il primo romanzo che leggo del padre di Dylan Dog. Molto bello, sembra scritto come una sceneggiatura ma non lo è, è semplicemente "filmico" una cosa che non si può spiegare e fate prima a leggerlo. Breve, ironico, molto macabro, insomma per gusti particolari, ma fatto bene. Piccola nota è che viene spacciato dagli editori come il romanzo in cui è stato creato un prototipo di Dylan Dog, ma non lo è affatto. Il protagonista, Francesco Dellamorte, non è Dylan in nulla, non è colto, non è perspicace, non è etico. L'unica cosa che penso possa giustificare questa affermazione è il fatto che sono presenti illustrazioni di Sclavi in cui l'aspetto del protagonista ricorda quello di Dylan, peraltro non ne ha nemmeno il vestiario perché è in camicia bianca, quindi posso magari dare per buono che ne sia il prototipo grafico al massimo.

Intelligenza e pregiudizio - Stephen Jay Gould
Saggio premiato di questo grande biologo evoluzionista statunitense ormai defunto, che forse dalle nostre parti ha ricevuto meno popolarità di altri colleghi di questa parte dell'oceano. È un mattonazzo ma sono contento di averlo letto. Ripercorre tutta la storia della misurazione dell'intelligenza, o di suoi indicatori, da parte degli scienziati, che per davvero secoli ha giustificato scientificamente razzismo, sessismo e classismo. E la prende davvero lunga perché inizia con i biologi creazionisti, di cui esistevano i sostenitori della "monogenesi" (tutte le razze da Abramo) a quelli della "poligenesi" (Abramo per i bianchi e tutti gli altri con Abrami inferiori) per arrivare ai giorni nostri con vari test del QI e analisi fattoriali. In pratica Gould ha notato, giustamente direi, che ciclicamente nelle varie epoche e con tutte le variazioni del tema si ripresentava la tesi scientifica del determinismo biologico, quasi sempre per sostenere con fondamenta scientifiche azioni politiche, e ogni volta i dati venivano stuprati per sostenere un po' tutto quello che voleva lo scienziato di turno. Inoltre mi ha dato un quadro della cultura anglosassone: il nostro sistema educativo ha molti difetti, è poco scientifico e pragmatico, ma quello anglosassone, molto più incentrato sui test del nostro, reca palese l'impronta culturale di una società che ha anni e anni di pratica nella categorizzazione delle persone, che vedeva nell'individuazione di persone "biologicamente" meritevoli la sua salvezza sociale. Una società che ha creduto veramente all'assunto che le differenze di ceto e di reddito riflettessero una intrinseca differenza biologica tra persone più e meno dotate cerebralmente. Gould rianalizza letteralmente tutte le tesi e persino tutti i dati che sono stati portati a sostegno di queste tesi per smontarli, e ci riesce in maniera convincente. Ai tempi della pubblicazione (parliamo del 1991) inoltre stava prendendo piede la "sociobiologia", contro cui Gould si scaglia, che anche se non aveva intenti razzisti commette gli stessi errori concettuali, cioè vuole trovare fondamenta biologiche alle nostre strutture e caratteristiche sociali. Tuttavia ci si dimentica che una grande quantità delle funzioni più complesse e relazionali del nostro cervello non sono state affatto oggetto della lenta selezione darwiniana, si pensi alla scrittura e al fatto che i cervelli di civiltà alfabetizzate sono identici a quelli di civiltà che non hanno mai scritto, e che una volta venuti in contatto con essa l'hanno acquisita assolutamente senza problemi. Il nostro cervello evidentemente è stato selezionato per "apprendere", non ha una grande differenziazione razziale in una specie giovane come la nostra, e la possibilità di rilevare differenze cerebrali "materializzate" è soggetta ad una quantità spaventosa di bias, dal modo in cui misuriamo qualcosa al modo di interpretarlo. Ma di fatto per decenni uno strumento utile come il test del QI, nato originariamente per individuare gli alunni che per qualsiasi motivo erano bisognosi di particolare sostegno (quindi non per forza costituzionalmente stupidi), è stato usato per giustificare lo status Quo e guidare le scelte politiche.

 

54, Wu Ming
Ottimo, con il solito intreccio di storia e invenzione che cattura fino all'ultima pagina. Trovo soltanto che sia un po' "lento" nella parte centrale, ma nel complesso la narrazione scorre così veloce che si può tranquillamente soprassedere a certi (peraltro brevissimi) rallentamenti.
Come si diceva tempo fa, sono bravissimi a far sembrare realtà episodi mai accaduti, e fantasia cose veramente successe. Promosso a pieni voti anche questo.
5/5

 

Finito di leggere Tre sentieri per il lago di Ingeborg Bachmann,raccolta di racconti più o meno tutti di grande livello.
Ho notato affinità con un'altro scrittore austriaco che ho approcciato recentemente,Bernhard,anche se qui c'e' meno cupezza e un'altro tipo di malinconia.
Questo e' l'unico libro che ho preso con gli sconti Adelphi del mese scorso,non ero molto ispirato.
Invece potrei approfittare maggiormente degli sconti Einaudi,ho un sacco di titoli in mente e ho già preso Vineland di Pynchon,che finalmente approccerò dopo vari rinvii e tentennamenti.
Nel frattempo sono in mezzo al delirio di American Psycho di quello squilibrato di Ellis.

 

A me American Psycho in certi momenti ha dato fastidio a livello fisico.

Io in questo periodo di letture leggere, sto leggendo "Il passaggio" di Justin Cronin. Primo libro di una trilogia post apocalittica uscita ormai diversi anni fa. Mondadori aveva pubblicato i primi due romanzi e mai il terzo, per cui avevo i due usciti in libreria da una vita ma non li avevo ancora letti, ho iniziato adesso perché hanno annunciato la pubblicazione del terzo volume in italiano, dovrebbe uscire alla fine di questo mese. La trama è abbastanza semplice, almeno fino ad ora: degli scienziati trovano un virus sconosciuto in una caverna nel mezzo della giungla boliviana, che sembrerebbe avere la proprietà straordinaria di ringiovanire chi viene contagiato (prima di ucciderlo). Il virus viene segretamente portato negli stati uniti e utilizzato per fare esperimenti utilizzando come cavie 12 condannati a morte. Ovviamente il virus sfugge al controllo e i 12 fuggono, trasformati in una sorta di sovrumani vampiri e in breve il mondo va a puttane.

 

A me "American Psycho" è arrivato lo scorso mese, ma me lo voglio leggere in estate, possibilmente in spiaggia (come già fatto con Dexter, visto che si dovrebbero assomigliare).

 

Preso anch'io qualche libro, in questi giorni.

Nella narrativa segnalo “Ghost” di Matheson, romanzo poco conosciuto del maestro americano.
Nella saggistica un libro su ragni e artropodi (di terra), che mi fanno un ribrezzo assurdo e proprio per questo mi affascinano.
Sto parlando di cosette come questa

Anticipazione (Spoiler)

o questa (più comune)

Anticipazione (Spoiler)

È il terzo libro “di genere” che acquisto ma anche quello più specifico, per cui non vedo l'ora di leggerlo.
Anche se so già che mi gratterò braccia e spalle senza un motivo...

 

come si chiama il saggio?

 

E' un manuale.
Questo qui:
https://www.amazon.it/Insetti-Ragni-altri-artropodi-terrestri/dp/8889180005

 

M'informo un po', di base mi sembrava molto interessante ma non avevo capito che si trattava di un manuale.

 

Sì, mi ero espresso male, avevo parlato di saggistica anziché di manualistica.
Comunque la stragrande maggioranza dei libri sugli insetti sono classificati come manuali, atlanti, guide et similia.

Per la saggistica in senso stretto ci sono i libri dei naturalisti e degli entomologi, tipo Fabre, ma non ne ho mai letto uno.
Beh, ho letto "La mia famiglia e altri animali", ma non è un saggio bensì uno spassosissimo romanzo autobiografico, e di insetti si parla tangenzialmente.

 

Qualcosa di orrorifico simile alle due immagini che hai postato non sarebbe stato male.

 

A me bastano le immagini, per avvertire un brivido.
Comunque attraverso le guide e i manuali si imparano un sacco di cose nuove ugualmente.
Sfogliando quello in oggetto, per esempio, ho fatto la conoscenza di un insetto palesemente metallaro, in quanto borchiatissimo:

Anticipazione (Spoiler)

Julodis klugii per gli amici.

 

Io sono arrivato a poco più di metà e quel tipo di situazioni sono ancora state poche,anche se assolutamente impattanti.

Anticipazione (Spoiler)

Ma e' davvero incredibile il modo in cui le inserisce nella narrazione,da un rigo all'altro,in due secondi passa da una totale tranquillità a quei deliri sanguinari,anche solo quando pensa senza agire,tutto ciò fa davvero ribaltare.
Invece ammetto di saltare senza pensarci i periodi dove descrive vestiario,marche e quelle cose lì,esagerato in un altro senso

 

Avete già letto il capitolo su Invisible touch dei Genesis?