I nostri ascolti

Candlemass, “Nightfall” (1987, doom metal)



La doppietta “At the Gallows End” / “Samarithan”, per me, è sufficiente a elevare nella stratosfera questo primo album dei Candlemass con Messiah Marcolin al microfono, anche se poi tutti i pezzi cantati mi piacciono alquanto.

Il doom non è il genere che prediligo, in vita mia avrò ascoltato un centinaio di album ascrivibili a quel filone (che di suo tende a stancarmi abbastanza in fretta), ma i Candlemass hanno un posto speciale nel mio cuoricino di metallo, credo dipenda dalla componente epica presente nella proposta e dai grandi cantanti che hanno prestato la loro voce alla band, compreso il sottovalutato Thomas Vikström.
Poi ovviamente a fare la differenza sono sempre le canzoni, e qui la qualità è davvero alta.

Produzione ottima per quanto riguarda voce e chitarra, il basso invece è troppo sacrificato dal mix, ma sono quisquilie che nulla tolgono al valore dell'album. A farmi preferire altri lavori dei Candlemass, semmai, è la presenza di ben 4 strumentali: troppe, per i miei gusti.

Preso in CD a una fiera del disco, nella versione basica della Curcio: per 5 euro me la faccio andar bene.
Media voti attuale su RYM: 3,88/5 su oltre seimila votazioni.
Nelle liste dell'esfoliante Dustx, la media è pari a 87/100.
Qui la rece di TM (voto 90 su 100):
Recensione Nightfall - truemetal.it

Per iniziare a conoscere l'album:

 

E' il mio preferito dei Candlemass. Ho l'edizione doppio cd con la versione demo di Battlecry, comprata a 5 euro al libraccio anni fa, come nuova. Discone della madonna

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Abraxas, “Tomorrow's world” (power metal, 1993/1998)



Nuova versione dell'unico album di questi tedeschi, rilasciato in Giappone nel 1993 con un altro titolo (“The Liason”) e cinque anni dopo ripresentato al pubblico europeo dalla Limb Music.

Gruppo atipico, devo dire. Proponevano un power non convenzionale, con una marcia in più a livello compositivo. I punti di riferimento sono molto impegnativi: Gamma Ray e Helloween, Scanner, Heavens Gate (ringraziati nel booklet) e un pizzichino di Iron Maiden.
Tutti gruppi con grandi cantanti e in effetti Chris Klauke degli Abraxas, pur non essendo famoso come Kiske o Scheepers, a livello di estensione aveva a sua volta le palle quadrate. “Euphoria” sembra uscita da “Insanity and Genius”, per capirci. Sul tubo non si trova sennò la posterei.

Quanto alla musica, quella degli Abraxas è una proposta affascinante, con poca doppia cassa e pochi cori happy (ma quello di “Dreamer's island” ti si appiccica addosso); in molte canzoni cambiano all'improvviso direzione e ti sorprendono con soluzioni musicali meno scontate rispetto a tanti gruppi power, evitando così l'effetto minestra riscaldata. E poi la componente heavy c'è sempre, in brani come “The liaison” o “Place without mirrors” (per me il migliore dell'album assieme alla più articolata “Euphoria”) l'equilibrio è perfetto.

Non è questo il genere di metal che frequento oggigiorno ed ero molto indeciso se prenderlo o meno sull'amato/odiato Medimops, ma leggevo in rete frasi come “vi piacerà, non è il solito disco power” e così mi sono buttato, mi serviva un quarto CD per risparmiare sulle spese di spedizione. Compiere un passettino verso l'ignoto, come ho scritto altrove, non costa nulla (o costa poco: 5,50 euro nel mio caso) e può aprirti le porte al bello, o almeno al piacevole. Siccome in passato ho ascoltato un po' di power di qualità, ho corso il “rischio” e devo dire che in definitiva non ho di che pentirmi. È davvero un bell'album.

Edizione jewel case, booklet nella norma, buono il lavoro di remastering del vecchio Limb. L'album presenta tre discrete bonus-demo, che però fanno salire a 14 (troppi) i pezzi dell'album e a 70 minuti (troppi) la durata complessiva.

Consigliato a chi apprezza un certo tipo di retro-power e in particolare a @The Dweller , boss del topic sull'heavy-power metal e fan degli Scanner di “Hypertrace”.

Media voti attuale su RYM: 3,46/5 su una cinquantina di votazioni.
Nessuna rece su TM.
Per iniziare a conoscere l'album:

Anticipazione (Spoiler)

Per ascoltare l'intero album:

Anticipazione (Spoiler)

 

Sto ascoltando e... accidenti, che strani
Progressioni di accordi insolite per il genere, melodie non proprio prevedibili, cambi improvvisi...
Ti ricorda di quanto il power pre-1997 fosse diverso da quello venuto dopo, non c'era una band uguale all'altra e non c'erano dei cliché precisi da rispettare...
Molto interessanti

 

Pensavo di aver esagerato, non avendo particolare dimestichezza col power. Invece mi sembra di leggere una conferma di ciò che avevo scritto.

Proprio perché non l'ho mai amato particolarmente, non posso ritenermi un nostalgico del power pre-1997, tuttavia posso affermare che se fosse rimasto così... più fantasioso e meno prevedibile... l'avrei preso meno in antipatia, nel corso degli anni.

 

Fifth Angel - Fifth Angel (1986)

Sabato, volevo portare mio figlio a vedere un museo, e allora mi sono accordato con alcuni metallari e metallare della zona e abbiamo approfittato per andare a pranzo insieme (poi siamo andati pure tutti a vedere il museo . Il mio socio mi dice che a settembre suonano a Zagabria in Croazia i Fifth angel. E io dico "non ci credo, è impossibile". Invece no, dopo una ricerca rapida su internet si scopre che è vero...incredibile! Tanto vale prendere questa gemma e riascoltarla a più non posso! Band statunitense ottantiana portatrice di un potentissimo US heavy/power che però ha diversi momenti/suoni unici, e richiami (almeno io sento questo) a band tipo Sword, a tratti sento qualche richiamo a metal più classico tipo i Medieval steel. Ci sono anche momenti più orecchiabili, "commerciali", che poi sfocieranno in album posteriori con impronta più glam che heavy, ma rimaniamo qua: qua sento un pò di influenza Scorpions direi, forse, boh o roba tipo i primissimi Skid row

Tutto è TOP NOTCH: lo songwriting, 37 minuti di album scorrono che è una goduria. Le canzoni sono ispirate, i ritornelli ti rimangono in testa. I riff sono classici ma così ben piazzati e suonati divinamente che diventano molto caratteristici. Bellissime parti lente acustiche, gli assoli sono assolutamente magici. Tutto è poi portato in giro da un cantante che non è un dio ma sicuramente il suo lavoro lo fa in maniera veramente sopra le righe ed in maniera più che impeccabile.

La batteria pesta forte e con quei effetti da arena tipici delle band dell'epoca. La produzione è molto bella, a me piace tantissimo quel suono pulito e potente anche se pieno di reverb di quei anni. Qua direi assomiglia molto a quella del debutto dei già nominati Sword di Metalized.

Menzione speciale per la copertina che sembra uscita fuori da uno di quei album da cololorare con i pennarelli alle elementari

 

Il mio preferito della band. In ogni caso da Epicus Doomicus Metallicus a Tales Of Creation compreso solo capolavori.

 

Grande album, preso in CD non troppo tempo fa.
"Call Out the Warning" la mia preferita.
Mai stato un fan del successivo "Time will tell", invece. Troppo melodico per i miei gusti.

Ma che razza di album da colorare avete in Slovenia?

Strano accostamento.

 

tipo queste. Ci vedo delle similitudini

ovviamente limitati e solo in qualche passaggio

Pure per me, mi sembra troppo contaminato dal glam metal

 

Guarda meglio il grugno del pegaso ritratto sulla copertina dei Fifth Angel: non sembra esattamente un unicorno.

Poi ovviamente si cazzeggia, eh.

 

ah tutto vi devo spiegare. Guarda un esempio

 

....

 

Ho la stessa edizione.
Per me i primi 4 album dei Candlemass sono tutti capolavori, poi uno può preferire un disco all'altro, ma per me sono storia del Doom.

 

Sono d'accordo.. Uno degli esempi in cui il concept (una visione pseudodantesca se non mi sbaglio) non è qualcosa di sovrapposto o abusivo, ma contribuisce a creare un'atmosfera unitaria che dona ulteriore fascino e per cui la somma è più delle singole parti (così, un po' gratuita questa).. il tutto in una quarantina di minuti, senza esagerare.

Io l'ho ricevuto in cassetta originale vent'anni fa da un mio compagno di classe forse in cambio di un CD ma non mi ricordo. Nel libretto nero e oro neanche una foto del gruppo e tra i titoli delle canzoni quello della strumentale aveva inspiegabiente credo 7 sottotitoli (non ce l'ho sotto mano adesso).

Per me, trai primi quattro, il primo è inarrivabile, nightfall se la gioca con questo, mentre ho sempre trovato ancient dreams un gradino sotto. Tales of creation è quello a cui comunque sono più affezionato.