Mastodon

Da top 3 sicuramente.

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La cosa impressionante è proprio pensare a quell'ora e 26 di durata e rendersi conto che non c'è un minimo accenno di calo o stanca. Ogni pezzo ha la sua identità e il suo momento che rimane impresso, che sia un assolo, un chorus, una melodia, un passaggio di batteria. Infatti mi è impossibile scegliere un pezzo preferito. Ogni volta che lo ascolto ne sceglierei uno diverso.

 

Io invece sono un loro fan, conosco ogni disco e li ho visti dal vivo (scadenti, soprattutto il comparto vocale), adoro in particolar modo (in ordine decrescente) Leviathan, Crack the Skye e Blood Mountain, ma purtroppo questo nuovo album mi è risultato terribilmente indigesto.

L'ho ascoltato decine di volte (alcune a fatica) e lo ascolterò ancora, perché i commenti che ho letto sono tutti entusiasti e mi domando se non sia il momento giusto per me (a volte la scintilla arriva con effetto ritardato, lo sappiamo), ma in estrema sintesi non è quello che vorrei da loro, e "leggerino", dilatato e fatico a ricordare una specifica traccia, boh.

Ho anche pensato di acquistarlo, a volte funziona per riuscire ad entrare nel mood di un disco.

 

Io ultimamente mi sono riascoltato emperor of sands e devo dire che è un gran bel dischetto pure quello. Ricordo molti pareri contrastanti a riguardo. Eccetto le prime due canzoni che non mi fanno impazzire, il resto è di altissimo livello.

Questa poi è una delle mie preferite di tutta la loro discografia:

 

Ci sono rimasto malissimo, per tanti motivi. Apprezzavo tanto il suo essere completamente fuori dagli schemi sia come personaggio che come chitarrista, peraltro a mio parere molto sottovalutato trattandosi dell'anima più psichedelica della band (soprattutto fino a Crack the Skye).
Poi insomma, il primo cambio di lineup in circa 25 anni di carriera è una novità decisamente importante

 

I mastodon li ho visti sempre come un'entità unica e indissolubile. Ognuno al servizio della loro musica, senza Brent è come venisse a mancare un pezzo dell'ingranaggio di un motore perfetto. Peccato davvero.

 

Io ancora devo metabolizzare il lutto. Coi dream theater ci ho messo fino al ritorno di Portnoy e ai Mastodon ci sono forse più legato. Mi dispiace molto ma sono anche curioso di vedere cosa succede, se qualcosa succederà.

 

E' vero quello che scrivi, e l'ho sempre pensato anche io... MA.

Ho vissuto l'uscita di Brent "come un lutto".

Seguo la band dal primo disco (che ho appena preso, per completare la discografia), e li considero tra le 10 migliori band del nuovo millennio, anche e soprattutto per il talento spropositato (e sregolato) di Brent Hinds: un riff-maker assolutamente imprevedibile ed un solista come pochi, capace di piazzare dei "solos" emozionanti e personali ovunque (su Emperor of the Sand il picco, IMHO).

Crack the Skye è una lezione di songwriting, a chiunque, la SUA lezione, per lo più.

Sul lato vocale, lascerei stare, con tutto il bene, ma dal vivo era meglio spegnergli il microfono: linee vocali modificate (in peggio), zero voce... un vero strazio.

Ora, mi sono riascoltato tutta la discografia, due volte, ma, soprattutto, mi sono guardato tutto quello che trovavo su YT legato alla band, come i (bellissimi) documentari sul making of degli ultimi dischi e le interviste: Brent era diventato un corpo estraneo, da parecchio.

Gran parte (per non dire tutti) i riff di Emperor e Hushed (che disco...) arrivano dalla chitarra di Bill Kelliher, che si è letteralmente caricato la band in spalla, mentre Brent sembra sempre scostante (oltre che "fatto", ma vabbè), si vede poco o nulla, e sono i suoi stessi compagni a dire che si presentava in studio solo per piazzare il suo assolo, e saluti.

Bill Kelliher, al contrario, emerge con prepotenza come leader creativo (e non solo) della band (assieme al mai troppo lodato Dailor), ma con un'umiltà e una dedizione che davvero mi hanno colpito, e mi rassicurano molto sul futuro.

Tornerò sull'argomento perché ho molto da dire (sempre che interessi...).

 

io ti leggo con piacere!