I nostri ascolti

Guarda, se vuoi ti rincaro la dose.

I miei genitori mi hanno cresciuto a pane ed hard rock, tutta roba '70 come Deep Purple, Zeppelin, etc... che ammetto negli anni '90 (ovvero il periodo della mia formazione musicale) potevano ancora avere un senso (e ripeto, li ricordo ancora a memoria).

Oggi sono proprio invecchiati male, "suonano male", sono proprio brutti anche da rivedere (live).

Con gli '80 cambia tutto, poco da fare: Screaming for Vengeance (nome a caso) è una bomba, oggi come allora.

 

AIUTO UN INFARTO!!! CHIAMATE I POMPIERIII!!!

 

Vabbe', invece dal vivo sono proprio belli i Judas Priest oggi...


Quei gruppi sono la base di tutto quello che ascolti oggi, senza di loro ascolteresti Pino Daniele

 

Oddio i Judas in quella foto sono proprio carini

 

Sono in ascolto da qualche giorno, sebbene sia in parte d'accordo sulla tua analisi, soprattutto sull accostamento voce dall'oltretomba al nuovo sound alla Cynic, devo dire che non mi dispiace anche se ogni tanto mi fa alzare un sopracciglio.

Ho proceduto all'ascolto degli altri album che avevo elencato e devo dire che l'ascolto si è rilevato proficuo, il nuovo Sulphur Aeon è andato direttamente in wishlist, grandi atmosfere e un sound più evocativo che mai.
Per i The Night Eternal e per le Crypta direi una piena sufficienza, andando a sfiorare il 7 per i primi, anche se non sono proprio un gran fan di quel tipo vocione.

Nel frattempo ho aggiunto alla lista ascolti i Fires in the Distance e Incantation entrambi promossi ad un primo ascolto superficiale, vedremo se alla lunga manterranno le promesse.

 

Nel senso che mi sembra una voce più adatta ai 69 Eyes che ad un gruppo heavy!

Ho avuto bisogno di più ascolti, al primo praticamente l'avevo bocciato ma ricordavo anche il tempo che mi ci è voluto per il precedente album e ho portato pazienza.

 

No, mai sentiti, aggiungerò anche questi alla lista infinita di ascolti!

 

Magnum, “Escape from the Shadow Garden” (hard rock, 2014)




Non amo l'AOR e quando ascolto i Magnum mollicci di certi brani dico subito “no grazie”.

Poi però ci sono gli altri Magnum, quelli più hard ed epici, e questa versione della band fa bella mostra di sé anche nel presente album.
L'hard un po' epico e un po' prog dei primi anni '70, in stile “The march of the black queen” per esempio, a me piace tanto. Qui lo trovate in pezzi come “Unwritten sacrifice”, "Falling for the big plan" e “Wisdom's had its day” (ma non solo), che da soli valgono il prezzo del CD.
Stesso discorso per l'hard rock-blues: ricordo che ai fan dei Magnum il singolo “Too many clowns” non piacque molto; a me, inevitabilmente, sì. Come può non piacermi quel ritmo alla ZZ Top / Nazareth e quel piano honky tonk nel finale? È pane per i miei denti.

Viceversa, quando la band vira sull'AOR nella seconda parte dell'album, ecco che accontenta i fan e scontenta me. Che poi, dai: tre ballate su sei pezzi! E questo al di là del fatto che la terza sia molto valida (se la sentissero gli Aerosmith...). Per fortuna la doppietta “Wisdom's had it's day” / “Burning river” ci mette una pezza.

Un gran bell'album, nell'insieme.
Qui la rece di TM (voto 80 su 100):
Recensione Escape From The Shadow Garden - truemetal.it

Per iniziare a conoscere l'album:

 

Non è vero

 

Avrò rimosso o ascoltato troppa roba e finito lo spazio in memoria, si tratta di 7 mesi fa!