Vicious Rumors

ciao ragazzi, la versione bootleg di welcome to the ball è quella con il bordo rosso tipo cornice? o quella senza?

 

Confermo quello che dice Vittorio, l'originale non ha nessun bordo. Però, la ristampa pubblicata dalla Wounded bird records ha la copertina col bordo, come quella postata da Vittorio. Solo che è una ristampa autorizzata (la Wounded bird è l'omologo statunitense della polacca Metal mind, entrambe acquistano i diritti di stampa di dischi fuori catalogo dalle case discografiche e li ristampano), io non parlerei di bootleg (termine da usare per stampe scrause o comunque non autorizzate di dubbia provenienza).

 

Da alcune settimane mi sto dedicando all'ascolto della discografia completa di questa magnifica band. Niente da fare, questo all'inizio degli anni '90 era il miglior gruppo di metal americano esistente.

A stasera per commenti più approfonditi.

Il topic ha navigato nelle aree basse della sezione per troppo tempo. E questa band non lo merita.

 

Bill da infarto!!!!
Per quei due giorni ho già prenotato le ferie. Ci vediamo lì, a meno che non combiniamo di fare il viaggio insieme. Tempo fa anche Fratello Helstar mi diceva che ci sarebbe venuto, vuole vedere ad ogni costo, come te e me del resto, i Vektor. E poi, dai, i Satan con la line up di Court in the act, il mio album preferito della NWOBHM! Stra!

 

Tornando a bomba (ed è il caso dirlo, vista la potenza del songwriting di questo gruppo): la loro discografia.
Il disco di esordio, ottimo album di US Metal, vedeva Gary St. Pierre ad occuparsi delle parti vocali e un esordiente Vinnie Moore (sì, proprio lui!!!) a cesellare con la sua chitarra assoli memorabili. Pronti, via, ed è già capolavoro; un disco entusiasmante, che proprio non può mancare nella collezione di un serio fan del Metallo. Highlights: la title track, "March or die", la devastante "Blitz the world" e l'impressionante "In fire". E il resto non è da meno.

Dopo un esordio così sembrerebbe difficile fare di meglio. E a rendere le cose ancor più complicate ci si mette Vinnie Moore, che si allontana dalla band per seguire le proprie velleità solistiche (l'anno seguente pubblicherà il grandioso "Mind's eye"). Anche St. Pierre se ne va, e il futuro dei promettenti Vicious Rumors sembra un grosso punto di domanda. Ma il leader e fondatore Geoff Thorpe non si perde d'animo, e recluta una coppia di magnifici musicisti: Carl 'Ace' Albert, che con la sua voce cristallina e potente marchierà i successivi 4 album, e Mark McGee alla chitarra solista.

Quello che esce è un album ancor oggi attualissimo, tagliente come pochi e dotato di una potenza disumana. Un Capolavoro con la 'C' maiuscola e grassettata: "Digital dictator". Non un calo, non un riempitivo, solo splendide gemme di metallo incandescente. L'intro "Replicant" (titolo forse un po' ironico?) suona come un tributo alla celebre "Hellion" dei Maestri Judas Priest, ma poi è subito tempo di sfoderare le asce, e diventa evidente che razza di macchina da guerra siano i Vicious Rumors nella loro veste definitiva. McGee si rivela un solista dal tocco inimitabile e raffinatissimo; non indulge in assoli prolungati ma si concentra sul gusto melodico, mettendo il virtuosismo al servizio della musica. Carl Albert, poi... E' un piacere continuo sentirlo lanciarsi su linee vocali arditissime, con una versatilità, una determinazione e una classe palpabili. E' capace di passare con facilità disarmante da parti "calde" e avvolgenti a parti tirate e feroci, senza perdere un grammo di potenza nè la pulizia esecutiva che lo rendono uno dei più grandi vocalist di sempre. E, soprattutto, il connubio che forma con il resto della band gli consente da un lato di menare le danze in modo sublime, e dall'altro di dare ai brani una compattezza eccezionale. Highlights dell'album: semplicemente TUTTI!!!! Ma la divina "Lady took a chance" si candida come uno dei più grandi brani metal della storia.

Segue....

 

Quello del terzo album è un lido sul quale molti gruppi, anche di gran talento, si sono spesso arenati. Dopo un lavoro spettacolare come "Digital dictator", i Rumors potevano tentare di replicarne i fasti. E invece no. Troppo intelligenti, e troppo estesa la vena compositiva che sembra non conoscere cali di ispirazione.
Se a dominare i primi due lavori erano le chitarre, in particolare le soliste, e la voce, con il terzo capitolo, "Vicious Rumors", la band vira su coordinate stilistiche che ne mettono in risalto la potenza; sezione ritmica in primo piano, meno passaggi ad effetto, meno scorribande chitarristiche; Thorpe e soci focalizzano la loro attenzione al riffing e all'aspetto compositivo. A brani muscolosi come l'opener "Don't wait for me" vengono affiancati i classici up tempo come la magnifica "Hellraiser", in cui si risentono i VR dell'album precedente, e un buon numero di mid tempo rocciosi, che traboccano di riff dannatamente buoni, linee vocali di gran classe, scelte melodiche raffinatissime (la conclusiva "Axe and smash", "Can you hear it"). Se lo spazio lasciato agli assoli si riduce, anche se ancora non in modo troppo marcato, la cura dedicata alle porzioni soliste si fa ancor più maniacale, con assoli di grandissimo pregio, su cui convergono le influenze più disparate. Ma è senz'altro la sezione ritmica ad ergersi a protagonista, molto più di quanto non fosse accaduto nei due album precedenti.
Complessivamente, "Vicious Rumors" è un disco che divide: chi lo giudica un capolavoro (io personalmente sono tra questi), chi lo stronca (forse perchè troppo diverso da "Digital..."?), chi lo giudica un mezzo passo falso. Onestamente, non capisco le critiche: è un album pienamente maturo, di una band che dimostra di non saper solo picchiare duro (ma lo fa anche qui, e quando ci si mette sono dolori, non ce n'è per nessuno!!), ma di saper scrivere canzoni potenti, efficaci. Tra cui vanno ricordate, oltre alla già citata "Hellraiser", le stupende "Ship of fools" e "Down to the temple" e la massiccia "World church".
Ad ogni buon conto, l'evoluzione dei Vicious Rumors è inziata: il terreno è preparato per due degli album più belli di tutti i tempi.

 

A proposito del loro terzo album, è un po di tempo che lo ascolto ma a parte le prime 4 canzoni non mi fa impazzire, spero che ulteriori ascolti possano illuminarmi definitivamente

 

Ti riferisci all'omonimo "Vicious Rumors"?
Boh, gusti: io lo trovo fantastico dalla prima all'ultima nota.

 

Ragazzi questa band mi interessa tantissimo, da cosa devo partire? A quanto ne so i primi 3-4 dischi sono tutti bellissimi...

 

Si, mi riferisco propio a quello, la qualità si sente ma non mi convince del tutto

 

I primi 5, oltre che bellissimi, sono irrinunciabili.

"Soldiers of the night", del 1986, non è facile da trovare, ed è anche piuttosto costoso. C'è una ristampa Shrapnel però, se non erro.
Per "Digital dictator" in edizione originale vale lo stesso discorso, ma pure lui è stato ristampato dalla Shrapnel.
"Vicious Rumors" e "Welcome to the ball" si trovano più facilmente, anche originali. Di entrambi è disponibile comunque la ristampa Wounded Bird, riconoscibile per la bordatura della copertina.
"Word of mouth", uscito nel 1994, è, stranamente, anche quello meno facilmente rintracciabile.

"Cyberchrist" è tranquillamente tralasciabile, mentre degno di attenzione è "Sadistic Symphony", non all'altezza dei primi ma comunque discreto.
Veramente molto, molto buono è l'ultimo "Warball", con il miglior singer del dopo Carl Albert, l'eccezionale James Rivera, leader degli Helstar.

Se li cerchi su Ebay (te lo consiglio, a meno di lanciarti in estenuanti ricerche per negozi, mercatini, fiere del disco e quant'altro) occhio alle stampe greche, che non sono autorizzate; hanno un prezzo accattivante, te le spacciano per originali, e invece sono dei biechi bootleg. Evitali come la peste.