Threshold

La cosa buona del forum è scambiarsi pareri, consigli e scoprire nuova musica, senza lo scambio di opinioni avvenuto non sarei neanche andato ad ascoltare i BTBAM (che nonostante vari passaggi notevoli non credo rientreranno mai nei miei gusti).
Scoprii per caso i Threshold con Subsurface, da lì non li ho più mollati,con l'anno nuovo mi riprometto di completarne la discografia.
Trovo l'ultimo album più che valido con dei gran bei momenti, poi è ovvio che possono piacere o meno, i gusti non sono sindacabili, e continuerò a consigliare l'ascolto di questa band.

 

Ma appunto, perfetta analisi. Che i Threshold facciano un tipo di prog metal standard è fuori di dubbio, il punto è se ancora dargli un peso nella scena, e quale peso dargli. Per me sono una band affidabile che produce i suoi dischi con la sua formula consolidata che piace a chi piace il prog metal di un certo tipo, senza sperimentazione, senza progressione, senza coraggio. Ieri riascoltavo un disco del 2006 degli Shaolin Death Squad e rimanevo ancora basito dopo più di 10 anni dal livello della proposta. Dipende dalle aspettative, non è una questione di inquadrare un genere o meno.

 

Condivido in pieno il giudizio sui Threshold. L'artista d'altra parte é sempre davanti a un dilemma: restare su territori familiari senza scontentare la cerchia di aficionados, con il rischio di cadere nella monotonia (che per quanto redditizia, é un cruccio in qualsiasi mestiere), oppure cercare sfide più appaganti e mettersi alla prova con il rischia di mandare tutto in vacca.
Per dire, ritengo molto più artistica, coraggiosa e "prog" la parabola dei Pain Of Salvation, con tutti i suoi alti e bassi, dei nostri amati Threshold che hannk rappresentato una valida alternativa fatta di maggiore immediatezza rispetto alle eccessive geometrie dei Dream Theater, tanto per fare un nome. Agli inglesi é andata bene fino a un certo punto, poi la morte di Mac, lo scarso ricambio nel songwriting, mettiamoci dentro anche la NB che ci sta sempre bene, hanno contribuito a stemperare il suo impatto.
I Threshold sono una band onestissima che continua a fare buoni dischi ma che inevitabilmente ha perso un po' di smalto e rilevanza, vuoi per i motivi di cui sopra, vuoi perché il tempo passa più o meno per tutti.

 

Mi segno pure questo,appena posso me li ascolto.
Chissà quante altre band che meritevoli ci sono lì fuori, il problema è che non si ha il tempo di conoscerle tutte.

Detto ciò finisco di ascoltare Legends of The Shire.

La parabola di Daniel sarebbe più corretto, anche qui sarebbe da sottolineare il rischio che si corre ad avere un unico compositore principale.

Ce ne fossero sempre di buoni dischi così, non solo di capolavori si vive fortunatamente,sono ben conscio che non di tratta di fenomeni.

 

Che poi - ma lo diciamo sempre - prog non vuol dire solo tempi dispari, non rinchiudersi nella forma canzone, flautini bellini ecc ma essere per natura pionieri. Quindi sì, molto più prog anche gente come i Mastodon, in cui vedo e sento ogni volta nuove frontiere

 

Concettualmente si, sono d'accordo. A sto punto però non sono più prog neanche gli Yes, pionieri si ma rimasti ancorati a certi stilemi.
Ovviamente si parla di etichette che vengono appiccicate, alla fine ascoltiamo quello che più ci piace al di là di come viene nominato.

 

Ma abbi pazienza. Gli Yes sono seminali. Dovremmo smetterla di decontestualizzare

 

Scusate, è questo il topic in cui si parla dei Threshold?

 

Corretto in generale, ma quando parli di artisti a tutto tondo come lui e altri nomi ben più altisonanti (penso boh, a Frank Zappa) tutto può essere.

Dopo cinquant'anni può darsi che il prog sbrodoloso abbia rotto le palle. Un conto sono gli Yes e i King Crimson, un conto sono i Dream Theater. Col senno di poi questi ultimi hanno contribuito al revival del prog e allo stesso tempo ne sono diventati la parte degenere, estremizzandone una delle tante caratteristiche. Se prendiamo Genesis, Kansas, gli stessi Yes, erano ascoltabilissimi anche nella loro declinazione più genuinamente prog e forse sono diventati molto popolari anche per questo. Se ascolti Trespass, Selling England by the Pound, point of known return o Fragile ci trovi sempre il pezzo o la melodia che ti entra in testa, l'aspetto catchy era già presente ed ha preso il sopravvento solo più avanti.
Oggi mi sembra che ci sia una tendenza generale a incasinare tutto. Ovviamente non parliamo dei Threshold che, di questo gli va dato atto, pur essendo heavy mi sembra che si posizionino esattamente in mezzo.

 

E che c'è da dire sui Threshold? XD

 

Era per estremizzare ovviamente.

Se si smette di progredire e ci si "adagia" su alcuni stilemi rimane un etichetta e basta,alcuni lo chiamavano "regressive".

Appoggio il discorso che si faceva sui Mastodon, che per quanto io non gradisca la loro proposta, si muovono verso qualcosa di diverso.

Per quanto riguarda i Threshold progressive rimane una etichetta e basta, per me fanno buona musica e basta.

Che resistono strenuamente dopo 30 di carriera

 

Come i Dream Theater, purtroppo.

 

Non me ne parlare...

 

Io il prog l'ho sempre inteso come genere avente determinati canoni che si possono sentire nel brano stesso e constatabili senza dover fare confronti nel tempo... un po' come tutti i generi. Se suona prog, è prog. Non un merito o un traguardo, ma un dato di fatto.

Se prendo un mano un disco, lo ascolto, giungo alla conclusione che è prog perchè quello è lo stile che ci senti... ma non è che poi se vado a prendere il resto della loro discografia e noto che sono stati praticamente immobili allora decido che il primo che ho ascoltato non è più prog.

 

Forse ti sei perso questo messaggio:

... Con cui ti sto, ti stiamo dicendo che non è un problema di genere. È PACIFICO che i Threshold facciano prog metal, ora come venti anni fa. Il punto è che venti anni fa erano interessanti, mentre ora, essendo rimasti al prog metal di 20 anni fa, non mi sembra lo siano più, a meno che uno abbia un orizzonte d'attesa legato a 20 anni fa. Che so, aspetti ancora il nuovo album dei Pagan's Mind o si ecciti con i DGM. Che ci sta eh, per carità.