Social Network

Io ho semplicemente sottolineato che se internet mi sottrae tempo inutilmente, la colpa non è solo mia, ma è insita nel modo in cui il web oggi è concepito. Non metto in dubbio i vantaggi delle moderne tecnologia (che potrebbero essere molto maggiori se non fosse per le dinamiche perverse di cui sopra), ma avrò pure il diritto di non usufruirne? O la cosa vi offende personalmente?

 

La prossima volta ignoreremo le tue considerazioni per non ferirti con le nostre opinioni, proprio come si dovrebbe fare nei forum

 

Maledizione a me, non resisto (ma poi, giuro, mi ritirerò sul serio): la gran parte di voi ha citato come primo scopo, o, nel caso dei refrattari, vincolo, dello smartphone il lavoro; vi sembra una coincidenza, oppure ravvisate un collegamento? L'apparecchio intensifica la vostra produzione, vi rende sempre reperibili e nei momenti morti fa circolare continuamente le merci virtuali (visualizzazioni, dati commerciali, acquisti veri e propri etc.); insomma, per assumere la mia consueta posa da intellettuale borioso, sto asserendo che serve a estrarvi una quantità maggiore di valore e ad assottigliare ancora di più la già fittizia divisone tra tempo di lavoro e tempo di vita. Senza contare il discorso sull'alienazione da social, applicazioni e connessione perenne alla rete, il controllo sociale e altri aspetti toccati di sfuggita da tutti voi e da me durante la discussione.
Certo, in cambio vi fa sapere se i Napalm Death suoneranno a Baranzate o dove è ubicata via Roma.
Per quanto mi riguarda, non ho mai fatto professione di fede luddista né vi ho mai consigliato di prendere a martellate il vostro telefono: ho semplicemente condiviso con voi una scelta personale. A me piace perdermi, perché mi costringe a interagire direttamente con l'ambiente e le persone, e se decido di fare qualcosa non deve assolutamente assomigliare al lavoro (scadenze, incastri, ritmi frenetici etc.). Ad ogni modo, sono sempre riuscito a prendere i treni all'ultimo minuto anche senza smartphone. Detto ciò, ripeto: mai scritto alcun invito a imitarmi.
Infine, riflettendo spesso su certe tematiche, forse ho sviluppato la tendenza ad appesantire le discussioni e pertanto d'ora in poi limiterò il più possibile i miei interventi alle sezioni dedicate alla musica. D'altro canto, però, mi viene da pensare che si scrive su un forum per ricevere nuovi stimoli, mettere alla prova la solidità di posizioni maturate ed eventualmente sottoporle di nuovo al vaglio della critica, oppure arricchirsi in una qualche misura, perché altrimenti, per dire "vent'anni fa bisognava usare le cartine, mentre oggi il telefono ci viene in aiuto", basta andare dal parrucchiere (a dire il vero, le rare volte in cui ci sono andato mi ha raccontato del conflitto culturale tra tradizione e istanze di rinnovamento nel suo paese, l'Egitto, quindi non mi posso lamentare).

 

Forse si sta perdendo il filo del discorso: ognuno può avere o meno lo smartphone. Però dire che lo smartphone è il male mi sembra una posizione troppo semplicistica.
A me facilità la vita (con tempo risparmiato da consumare poi come meglio credo) in rapporto di 100 a 1. Ad altri magari il rapporto si Lima a 50 a 1, per altri ancora si ha un rapporto alla pari. Tutto qua.
Discorso simile per la moneta elettronica e il contante e mille altri aspetti: c’è chi per esigenze trova in vantaggio e chi non ne usufruisce per il proprio stile di vita.
Per esempio nel mio lavoro è diventato fondamentale. E questo non vuol dire esserne sopraffatti: quando non lavoro è tutto silenziato. Per le emergenze ci sono le chiamate. Anche perché i contatti servono per i colleghi che hanno bisogno, non per datori di lavoro, visto che non ho ovviamente rapporti con questo profilo.

 

Siamo vissuti anni senza smartphone e io non ho mai perso la bussola, nè un treno. Ma che discorsi sono? Se te ritieni che uno smartphone non ti risolva molte questioni va bene, però non far passare chi utilizza lo smartphone per migliorare alcuni aspetti della propria vita per dei lobotomizzati che si smarriscono se non hanno campo. Su dai, non passiamo da una esagerazione all’altra.
Poste, banca, tasse, acquisti, studio ecc: risparmio tempo, benzina, inquinamento, stress, carta, ecc.

 

Hai travisato completamente il discorso: l'utilizzo dello smartphone, al pari di tutto il resto, va inquadrato in un contesto più ampio. Se, per ipotesi, risparmi trenta minuti di coda alle poste, ma poi il tuo tempo di lavoro, già dilatato all'inverosimile e fulcro coatto dei tuoi giorni (e anni e decenni), si allunga di altre tre ore o invade a cadenza pressante il tuo spazio di vita, già così risicato, comprendi bene che quella mezz'ora suona come una beffa. Mi viene sempre in mente un cartellone pubblicitario nel quale veniva esaltata un'applicazione perché permetteva di non recarsi presso uno sportello e raffigurava un tizio rilassato a casa a godersi quei dieci minuti strappati alle incombenze serali: una farsa bella e buona, dato che il tempo di lavoro (da non considerarsi solo come il mero svolgimento della nostra mansione, lasso già abnorme, ma come regolatore della nostra vita in tutti i suoi aspetti) fagocita le nostre esistenze mentre siamo in vendita alla stregua dei prodotti o dei servizi che fabbrichiamo.
Infatti, a proposito del telefono, ho scritto:

non: siete dei beoti se usate il navigatore o controllate a distanza il conto in banca e non avete fantasia.
Per quanto riguarda la seconda parte del mio intervento, parlavo esclusivamente di una scelta personale, non di un comportamento gerarchicamente superiore o di un modello virtuoso da imitare per aprire le porte del paradiso sulla terra,
Ho usato la faccenda dei treni come piccola provocazione e spero che nessun altro abbia frainteso e si sia sentito offeso dalla cosa.
Sperando di aver chiarito, direi di lasciare la parola a chi vuole discutere di social network,

 

Mah, non so. Nel mio caso, per il lavoro, il ruolo e le responsabilità il mio essere potenzialmente reperibile tutti i giorni 24 ore al giorno mi viene ripagato con soddisfazione personale ed economicamente. E ribadisco: potenzialmente. Perché nella realtà dei fatti quando non rispondo ai messaggini è perché sono a fare i fatti miei.
Chiaro che esistono lavori e lavori, ma quando si intraprende una carriera lavorativa i pro e i contro devono essere sempre soppesati in itinere. Così come L utilizzo smodato (ovvero inutile) dello smartphone o dei social.
Non c’è nessun modello virtuoso da imitare, ma differenti esigenze. Attualmente la mia vita senza smartphone sarebbe meno dinamica, ma anche per una banale reperibilità: posso esserlo anche quando sono al mare, a spasso in bici o con i roller o a pranzo-cena fuori. Senza smartphone dovrei restare in casa nei pressi di un computer.

 

Tieni però presente che in passato nessuno pretendeva che tu fossi reperibile al mare (così come prima dell'invenzione dell'automobile - cosa in sé utilissima - nessuno avrebbe preteso che tu potessi recarti in un'altra città in mezzora). La possibilità è diventata obbligo, ed è qui il problema. Probabilmente a te piace avere una vita "dinamica"; a me no, io ho bisogno degli spazi vuoti per pensare e per vivere (anche) fuori dalla programmazione.

Questo vale se lo smartphone ce l'ho sia se non ce l'ho. È l'andazzo.

Per dire che non è lo strumento il "male". Il male è la logica della modernità che tende a riempire tutti i vuoti, a negare il vuoto come categoria esistenziale, per massimizzare una produzione che muove verso nulla. O verso la catastrofe, probabilmente.

Gli strumenti potrebbero aiutarci a guadagnare tempo (e allora ben vengano). Invece ce lo sottraggono. Perché? Ovviamente il problema non è lo strumento in sé, ma non è neppure il cattivo uso che io ne faccio. Perché lo strumento, in sé neutro, è impostato per essere utilizzato male. Ripeto l'esempio di cui sopra: perché lo scorrimento infinito, in cui le informazioni si perdono, anziché il vecchio, razionale sistema a link? È meno funzionale a me, ma evidentemente è più funzionale ad altro. Chi lo ha pensato voleva che io perdessi il mio tempo navigando a zonzo anziché trovare rapidamente quel che cercavo.

 

Si ovvio, ma allora è una questione di società attuale, più che di Smartphone come oggetto utile da sfruttare.
Per inciso i turni dì reperibilità li ho nel contratto di lavoro. Poi, purtroppo, per estrema carenza di personale i rientri in turno o turni da 12-14-16 ore sono frequenti e spesso capitano all improvviso per tappare un buco o fare un favore a un collega.
Ma anche qui: il cittadino si lamenta, però non si vede mai nessuno alle manifestazioni o agli scioperi di categoria. Anzi sono visti come scocciatura, perché l appuntamento ambulatoriale salta.
Per cui convengo che lo smartphone sia diventato un ulteriore strumento usato male dal Sistema Sociale, ma le competenze per vivere sul cucuzzolo della montagna senza avere il bisogno di questa Società non ne ho, mi adeguo, ritagliandomi i miei spazi, anche non programmati come dici te.

 

Poi non so, Instagram o Facebook li ritengo dei passatempo, non strumenti per cercare qualcosa. Fermo restando che io non li ho perché non mi interessa farmi gli affari degli altri. Nemmeno telegram, la funzionalità di whatsapp basta e avanza. YouTube invece lo ritengo utilissimo, non avendo nerflix, Amazon prime e succedanei.

 

Sono quasi convinto che Nova debba avere un topic tutto suo qua dentro

 

Anche un account, essendo un ascoltatore di musica metal

 

Azz, non lo sapevo. Di roba estrema o classica?