Ratt

Per me il migliore è Out Of The Cellar, ma Invasion lo metterei tranquillamente al secondo posto..

 

Grandi dischi entrambi ma se dovessi scegliere direi Invasion of your Privacy .

 

ovviamente anche per me Out Of The Cellar è un grandissimo disco, vieno solo un pelino, ma solo un pelino sotto se proprio devo scegliere.........

 

oddio...

, Beau Hill (producer all'epoca) forse non aveva le mani ''d'oro'' come un ''Michael Wagener'' o un ''Neil Kernon'' (rispettivamente engineering and producer del contemporaneo ''Under look and key'') , ma la sua porca figura in mezzo alla ''concorrenza'' Invasion la fece eccome va là..

Out.. rispetto ad Invasion era non diciamo proprio più ''grezzo'' (che vabe', era pur sempre un ''debout'') ma piuttosto più ''Heavy'' nel senso classico del termine. Non a caso tra i loro ispiratori in origine vi erano nientemeno che i ''Priest''. Certo l'elemento ''Class/hair'' era già predominante!

 

Il riff di round and round trovo sia di una classe sopraffina grazie a quelle piccole sfumature nel "fraseggio".

 

Come era prevedibile, c’è una nuova puntata in quella che si prospetta come la telenovela dell’autunno, vale a dire la lite a distanza fra Bobby Blotzer e Warren DeMartini riguardo all’utilizzo del nome dei Ratt. Il batterista della band, che attualmente è in tour con una nuova formazione a nome Ratt, ha infatti risposto al suo ex chitarrista nonché detentore del nome Ratt insieme a Blotzer. Quest’ultimo ha ribadito la sua intenzione di portare avanti il progetto con lo stesso nome, andando quindi contro alla volontà di DeMartini. Sarà veramente dedizione alla causa o solo speranza di richiamare più pubblico usando il nome Ratt? Questi sono gli estratti più significativi dal lungo intervento di Blotzer durante una celebre trasmissione radio:

Io voglio andare in tour. Io e Warren possediamo il 50% ciascuno del nome. Lui non vuole andare in tour. Gli altri ragazzi ex membri dei Ratt non andranno in tour usando il vecchio nome. Tutto questo mi lascia seduto qui, io, quello che non se n’è mai andato, quello che ha sempre spinto gli altri ragazzi a tornare insieme. E’ successo nel 1997 e poi nel 2000, quando Stephen [Pearcy, ndr] se n’è andato. Sono quello che ha sempre cercato di trovare una motivazione alle cose. Sono sempre stato io. E forse non l’ho fatto nel modo migliore. Ma il proprietario dell’altro 50% non vuole andare in tour come membro della band, il che mi lascia la possibilità di andare in tour e di portare in giro i pezzi che la gente vuole ascoltare dal vivo […]. Voglio lavorare. Voglio suonare i nostri pezzi. Ho avuto un sacco di progetti paralleli, e mi sono divertito molto. Ma la musica a cui sono più associato e per cui sono accettato meglio è quella dei Ratt.

 

Può cercare tutte le contorsioni mentali che vuole ma... riesce comunque a non avere ragione.
è Chiaro che i ratt sono una band di persone incapaci di convivere assieme e soprattutto sono musicisti e persone poco serie e professionali.

e a smenarci sono solo loro...

 

effettivamente è una bella battaglia...............: quello su cui si può essere tutti d'accordo sono le bellezze sulle copertine:

 

in effetti su sente la mancanza di quel vecchio sano e schietto sessismo degli anni '80... era tutto piú limpido. Ora queste cose ci sono ancora, ma per divulgarle vanno mascherate da altro per non urtare le nuove sensibilità

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Dopo gli scontri verbali e legali riguardo l’esclusiva sul nome Ratt tra Warren De Martini e Bobby Blotzer è ora possibile vedere alcuni video live amatoriali della band di quest’ultimo nello show tenutosi il 6 Novembre a St. Petersburg, Florida. La nuova formazione dei Ratt, chiamatasi inizialmente Bobby Blotzer’s Ratt Experience, è composta da Josh Alan (Sin City Sinners), Scotty Griffin (ex-L.A. Guns), Doc Ellis (Jizzy Pearl‘sLove/Hate) e il chitarrista ventiduenne Blaze.

https://www.youtube.com/watch?v=L9kqGe_IktI

https://www.youtube.com/watch?v=jXiH--Ac9L8

 

Pare che negli ultimi anni siano venute fuori realtà ben diverse riguardo l'estromissione di Robbin Crosby dalla band già all'epoca di detonator.
In diverse interviste gli elementi della band parlarono di un robbin non più in grado di affrontare neanche il palcoscenico citando concerti come l'ultimo di Osaka a riprova...

Tuttavia io non ho trovato nessuna incredibile mancanza all'ascolto(va detto che la chitarra di De Martini impazza sovrana ad un volume superiore).

Nella puntanta relativa di "behind the music" Juan Crucier parlò di un evento preciso che portò l 'intero palazzetto e band a girarsi verso Robbin a seguito di un errore palese in un esecuzione di un pezzo a due chitarre.
se si trattava di uqesto concerto, decisamente non ce ne è traccia.

Alla Vigilia di detonator la band aveva lecito motivo di aspettarsi il più grande successo commerciale (Vista la presenza del Mida Desmond Child e gli investimenti superiori da parte dell'atlantic) e non è da escludere che per mere motivazioni di denaro Stephen Pearcy, de Martini soprattutto abbiano cercato di estromettere Crosby dalla scrittura e della stesura (ma anche dal comparire in Videoclip ecc... se Guardate il video di Givin ourself away in cui Robbin viene a malapena inquadrato qualche volta) per poterci guadagnare di più in diritti d'autore.

Inoltre pare che all'epoca della Réunion di fine 90's Crosby raggiunse entusiasta la band a Los Angeles ma si scontrò contro dei Pearcy e de Martini molto freddi e poco interessati.(pare che De martini gli disse qualcosa tipo: "Forse ti faremo suonare in un paio di pezzi").
Pare che le motivazioni addotte fossero che non si era ancora "ripulito" e che fosse troppo sovrappeso.(Ma non è da escludere che la sua malattia, all'epoca sconosciuta al pubblico ma ben nota in seno alla band, abbia avuto il suo peso).

La causa del decesso del povero Crosby, all'inizio attribuite alla sua malattia, vennero poi chiarite in una overdose da eroina che a tutt'oggi molti non escludono sia stato un vero e proprio suicidio.

Brutte cose, soprattutto considerata l'importanza del biondo crinito in seno alla band soprattutto i suoi meriti nel suo successo,.

 

Brutto momento per il povero Stephen, ma brutto brutto....

 

Oddio...meno male che canta anche il bassista

 

Una serata storta può capitare ma qui, nel giro di una settimana, iniziano già ad essere due i concerti rovinati dal suo stato, la cosa inizia ad essere preoccupante.

 

Nuovo album nel 2019!!