Punk & Hardcore

Grazie per la segnalazione.
Gran concerto, comunque.

 

Bello bello,evidenti richiami al passato come avete detto.
Con loro ero fermo a Let the dominoes fall,ma non lo ascolto tipo dal 2010..lo ricordo moscio ma decente.
A proposito di concerti, ad uno loro ci andrei molto volentieri

 

Bellaria

 

Ho il biglietto da mesi, ma solo per il giorno dei Rancid, che comunque mi sembra la giornata migliore anche come contorno (anche se l'accoppiata Sum 41+Zebreahead me la sarei fatta volentieri, ma quel giorno penso che lo dedico al metal ).

Tra l'altro ho letto che il 2 giugno è anche il giorno di uscita dell'album, quindi può essere che sentiremo anche qualcos'altro.

 

Ah..io sarò a Bologna un paio di settimane prima,peccato quasi una bella coincidenza!
Grazie comunque

 

Freiboiter, "Riot Radio” (punk OI!, 2005)



Gruppo tedesco non più attivo, legato alla scena OI! antifascista. Questo è stato il loro secondo e ultimo album, dopo un primo full-length e uno split coi torinesi Youngang.
Street punk suonato e cantato come si deve, potente, tant'è che in alcuni pezzi i Freiboiter mi ricordano una versione meno hardcore degli Agnostic Front di fine anni '90.
I brani migliori sono quelli centrali, nonché i più lunghi, ovvero “No mercy”, “English beer” (alla Stiff Little Fingers) e “Out to get You”

Anticipazione (Spoiler)

ma è tutto l'album a risultare discretamente piacevole, anche se i cinque minuti reggae di “Strong like a lion” non mi entusiasmano (però li reggo, in quel filone ho sentito di peggio).
Divertente e ben fatta, infine, la cover in salsa OI! di “Sleeping in my car” dei Roxette, che qui diventa “Sleeping at the bar”:

 

Venerdì esce il nuovo dei the Damned

 

A tal proposito e per curiosità, segui anche l'Oi! italiano?
Senz'altro non annovera tra le sue fila nomi dello stesso calibro dei gruppi a te cari (padri fondatori del genere), però io lo preferisco, perché il cantato in italiano aggiunge, secondo me, un quid in più ai pezzi.
Questa canzone di un vecchio gruppo veneto, per esempio, mi è sempre piaciuta:

Poi, naturalmente, i Colonna Infame e tutti gli altri.

 

Avevo già pubblicato questa nel contest punk, ne approfitto per riproporla nello spazio adeguato:

 

Seguo è una parola grossa. Diciamo che non faccio distinzioni, soprattutto se i testi sono cantati in inglese.
L'OI! cantato in italiano è sempre stato un discreto ostacolo per me e comunque non ho mai trovato il gruppo italiano da colpo di fulmine, parlando del punk in generale. Su quel fronte, l'unico album che ho letteralmente consumato in vita mia è stato "Paranoia e potere" dei Punkreas.
Poi considera che mi sono riavvicinato al genere negli ultimi 3-4 anni, la passione per il metal è stata a lungo soverchiante (e lo è ancora). Il punk per me è la fidanzata delle medie che rivedi per caso dopo qualche lustro e a parlarci ti fa battere ancora il cuore.

Ovviamente conosco i Nabat e i Klasse Kriminale, la citata Colonna Infame... i torinesi Il Complesso... Gli Ultimi di Roma... i Sempre Peggio di... boh, non ricordo... e altri ancora.
A inizio 2000 ascoltavo anche gruppi della scena genovese e bolognese... c'era una trasmissione che mandava Radio Popolare, la seguivo per appuntare nomi. Ma con gli anni la memoria si è intasata.

 

Zona Milano: conosco di vista il cantante.
Per molti l'italiano diventa un ostacolo se abbinato a generi musicali duri o di derivazione rock. A me solletica l'idea della sfida, perché la nostra lingua, avendo pochissime parole ossitone e formate da poche sillabe, non agevola il lavoro di chi si cimenta con i testi (a meno che non si scelga di scrivere la solita vergognosa sequela di "età", "verità", libertà" o "me", te", "perché" etc.).
Per quanto riguarda l'Oi!, per me rende di più in una lingua immediatamente comprensibile, capace di veicolare in fretta i semplici messaggi dei testi.

 

Teenage rehab, “Let's be enemies” (hardcore, 2009)



Band del Kentucky partita da lidi pop-punk e approdata poi a un rude e sorprendente (viste le premesse) hardcore, né troppo melodico né troppo violento. Una bella via di mezzo.

Nell'album troviamo 17 brani, in cui il più breve dura 36 secondi e il più lungo non arriva ai due minuti e mezzo. Scorre in un lampo, ovviamente, e lascia discretamente soddisfatti. C'è rabbia a sufficienza per poter piacere ai fan del punk ferino

Anticipazione (Spoiler)

così come alcuni brani più orecchiabili, in tal senso è doveroso citare quella “Goodbye sanity” che mi ha spinto all'acquisto dell'album

Anticipazione (Spoiler)

e che presenta timide influenze misfitsiane che poi escono prepotentemente nella successiva “Feeling fade away” (la batteria e i coretti anni '50 sono palesemente riconducibili alla band di Jerry Only)

Anticipazione (Spoiler)

Qui e lì emergono anche influenze street (“Fair fight”, “Anxiety”), per cui penso di poter dire che quest'album, senza ricorrere all'effetto-minestrone (è l'hardcore a dominare) può andare incontro ai gusti di un pubblico variegato, pur strettamente punk.

Si può ascoltare gratis su Bandcamp:

Promosso.

 

Do per scontato che Wattie stia meglio.

 

Allora cosa ne pensa del nuovo The Damned chi conosce il gruppo?
Io non penso niente perché ho sentito solo Phantasmagoria e un po' del debutto ma sono curioso.

 

Secondo singolo tratto dal nuovo album dei Rancid.
Hardcore-punk piuttosto scolastico, sebbene grintoso.
Che farsene di una canzone così, della durata di neppure un minuto, al di fuori del suo contesto?