Manowar

calma...shankle il più tecnico non credo proprio....va veloce ok...ma è impreciso come pochi...
scazza note, stona i bending etc...
continuo a dire che logan (anche lui scazza eh) ha secondo me il miglior rapporto tecnica-carisma-songwriting...
ovvio ross ha composto assoli e ritmiche indimenticabili (anche per me è stato il più adatto per i manowar)
cmq ora hanno logan e se devo dire che la cosa mi dispiace mentirei...a me logan piace un sacco

 

Io penso che Logan sia in assoluto il chitarrista che meno mi piace nel mondo dell'heavy metal tutto...

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A livello di apporto compositivo credo che non ci sia storia: Ross ha co-scritto il numero più alto di canzoni, credo con risultati (sempre) godibili. David Shankle è stato in line-up per un solo disco da studio e quindi per forza di cose ha potuto contribuire poco e niente da questo punto di vista. Il buon Karl bene o male si sta ritagliando (o meglio, Joey gli ha concesso di ritagliarsi) un po' di spazio e devo dire che non mi lamento di ciò (penso a Sleipnir su Gods of War, che è una canzone che mi piace un botto e che porta anche la sua firma). Ora, puntando il riflettore su Shankle: a me piace tantissimo il suo modo di suonare su "The Triumph of Steel". I suoi assoli sono tra le cose più "folli" che mi sia capitato di ascoltare; certo, la sua performance all'Earthshaker è assolutamente discutibile, e il suo assolo su Battle Hymn quanto di peggio si potesse concepire. Però quando ascolto il suo lavoro in studio resto incantato. Non so se e quanto ci sia di "irriproducibile perché suonato a caso" nei suoi assoli in studio, però ripeto, a me piacciono un sacco: penso al solo di "The Power of Thy Sword" o a quello di "Ride the Dragon", ma anche quello di "The Demon's Whip" non è male (non me ne volere Dreki! ).

 

Non saprei dare un giudizio su Shankle: in the Triumph lo adoro, così come mi piace nei suoi due dischi solisti dove dimostra un' ottima tecnica unita ad una velocità mostruosa, però non posso dire altrettanto della sua precisione live, nel dvd dell' 'Earthshaker è parecchio discutibile e ancora più imbarazzatte lo è in un bootleg molto bello che ho a casa (The Kings Of Metal) il quale risale al tour di The Triumph Of Steel, li non ne azzecca una, stecca di continuo e fa degli assoli veramente patetici (salvo in alcune canzoni dove li salta a piedi pari) ovviamente per dare un giudizio più preciso ci vorrebbero altri riscontri, un bootleg e 3 canzoni in un live ufficiali non credo gli rendano giustizia.

 

Ieri ho ascoltato Lord Of Steele per capire meglio se il mio giudizio fu avventato o meno....a me non convince ancora. Qualcosa di carino c'è nella prima metà del disco, ma nel complesso manca di mordente. Inoltre Eric è davvero "stanco"...ha avuto un netto calo da Gods of War.
Bhò spero che sia solo un episodio isolato...e che tra 4 anni o quelli che saranno ci rifacciano un album degno del loro nome.

 

Stanco sto par di balle a giudicar dagli ultimi live

Il vecchietto spacca ancora il culo, ma è pur vero che in TLOS non viene messo in evidenza e la sua linea è sottotono, ma non per colpa sua.

 

Nell'album sembra affaticato...che ciò non vuol dir che ora lo sia. Sono gli alti e bassi e una registrazione fotografa il tuo stato nel momento in cui registri.
Poi a mio avviso manca anche di mordente come songwriting...ma quella è una cosa aggiuntiva.

Qualcosa di carino c'è, ma anche quel poco non è eccezionale e poi troppi filler.

 

ho finalmente ascoltato bene il nuovo kom2014 che mi è arrivato recentemente in cd...
che dire...sarò pazzo, sarò scemo, ma come produzione, suoni e tiro l'album è stato fatto bene....
l'ho apprezzato senza storcere il naso al confronto con l'originale...
unica pecca che si riscontra per i fan di vecchia data è il cambiamento della disposizione delle song che sembra fatta a caso quasi...

 

ah e comunque il bimbo di the warrior's prayer sembra handicappato...

 

Non vuol dire che fosse affaticato nemmeno quando ha registrato, infatti non suona affaticato affatto. Suona solo come uno cui non viene chiesto di spingere e che si astiene dallo sfoderare tutto il proprio talento edergo ne esce una performance che non è niente di speciale

 

La discussione su Ross, Karl e David secondo me è (e non da ieri) viziata dagli album su cui hanno suonato. Dalla qualità e dalla quantità.
Mi ricordo un'intervista a De Maio, mi pare del '99 quando vennero al Gods per la seconda volta e avevano appena dato alle stampe Hell on Earth parte 1 in cui si parlava del "nuovo ingresso di Karl".

Ma oggi il discorso vale ancora di più: Ross è stato coi ManowaR 9 anni; Karl, alla data odierna, è nei ManowaR da VENT'ANNI. Cioè, più del doppio.
Però è sempre visto come "quello nuovo", che deve vivere all'ombra di "quello vecchio". E perché?
Perché nei 9 anni di Ross sono stati prodotti 6 dischi, di cui tre sono fra i capisaldi dell'Epic americano di sempre, e uno (Kings of Metal) è uno dei dischi più famosi di tutti i tempi nell'HM sui generis. Karl invece è arrivato negli anni meno produttivi della carriera, in 20 anni di carriera nei re ha lavorato su soli 4 album, pochissimi se li si paragona al passato o alla discografia di altre band, e per giunta quelli più criticati. In uno di questi (Gods of War) per giunta DeMaio ha chiaramente sacrificato le chitarre alle orchestrazioni.

Secondo me la composizione, più che la tecnica o il gusto, pesano su questo giudizio.
Un po' come ora stanno pesando per Adams: che ha una voce che FA SFRACELLI ancora oggi, forse anche più di ieri, lo dimostra dal vivo spazzando tutto ogni volta, eppure in Lord of Steel (dove sono LE LINEE VOCALI il problema) fa una figura più magra del solito... e il risultato è che viene visto come un cantante "in difficoltà".

Non è una novità, questa: il giudizio su un musicista è da sempre, totalmente o in parte, legato all'opinione dei dischi in studio. Però... boh, il fatto di continuare a fare paragoni tra Ross e Karl mi fa effetto. E' un po' come se oggi, parlando dei Maiden, dicessimo che Nicko è "il secondo batterista" oche Dickinson è "l'altro cantante, quello venuto dopo Di Anno". Percezione che, suppongo, negli anni '80 avevano sicuramente. ma il tempo dovrebbe cambiare le cose. Invece... qua non succede.

 

Discorso trito e ritrito, ma sta di fatto che Ross ha marchiato a fuoco l'intero genere con il suo tocco e i suoi assoli, insomma era l'uomo giusto nel posto giusto al momento giusto.
Karl sta ai Manowar come Gers sta ai Maiden

 

Pur non disprezzando affatto Karl, concordo abbastanza.

Il punto di forza di Ross, dovuto alla sua formazione prettamente blues era la sua straordinaria espressività, comunicatività: sapeva scegliere le note giuste e piazzarle al posto giusto, creava assoli magari piuttosto semplici ma di grande effetto.
Karl questa cosa non la sa fare altrettanto bene.
Tecnicamente sarà anche superiore, ma non è altrettanto efficace.

 

Per la serie: daje di paragoni!

Però il mio era un discorso diverso. Io non parlavo di preferenze, ma di continui paragoni col passato. Cioè: non sto dicendo che Ross non fosse meglio.... sto dicendo che mi fa strano che DOPO VENT'ANNI, siamo ancora qua a parlarne. Da un punto di vista cronologico, Ross ha 9 anni di carriera, Karl. 20. Ross era migliore, almeno per i nostri gusti: ovvio. Ma la ragione per cui questo torna CICLICAMENTE, secondo me, sta nel fatto che gli ultimi lavori dei ManowaR (4 in 20 anni, se togliamo le due ri-edizioni) hanno deluso tanti.

Quindi ecco perché un discorso, pur ragionevole, viene tritato e riscaldato da 20 anni.

 

Ma si Dreki, ho capito.
Pensa che per me pure Brian Johnson è "quello nuovo"