I nostri ascolti

Possiedo uno dei tre, ma quel genere di metal ormai non è nelle mie corde da secoli e forse non lo è mai stato.
In campo power, gli unici album che riesco ancora ad ascoltare dall'inizio alla fine sono quelli dei Gamma Ray anni '90.

Possiedo il successivo "The 4th Quest for Fantasy" ma in effetti l'album d'esordio è leggermente superiore.
Pare sia molto valido anche l'album della reunion, "Respice finem", solo che non l'ho mai ascoltato.

 

La settimana scorsa il canale YouTube ufficiale del Wacken ha pubblicato uno stralcio dell'esibizione del 2022 dei Me and that man, il side project di Adam Darski, as known as Nergal dei Behemoth, la band blues/folk (?) con cui va in giro da qualche anno

Loro almeno di nome li conoscono tutti, perché se Nergal se ne esce con una nuova band dalle coordinate musicali diversissime da quelle della sua band più famosa fa inevitabilmente notizia, ma io non li avevo mai ascoltati, non seriamente, non più di pochissimi minuti, anche se conoscendo l'attenzione che mette nelle sue cose il buon Adam ero sicuro che il progetto fosse portato avanti bene

Così mentre facevo le pulizie, mentre inseguivo lo sporco con la scopa per tutta la casa, me lo sono messo in cuffia e me lo sono goduto tutto, e me lo sono goduto davvero, perché mi sono piaciuti un sacco

La sensazione che ho avuto è che questo progetto sia 100% Nergal al pari dei Behemoth (forse anche di più), perché ci ho sentito gli stessi toni oscuri, gli stessi temi provocatori / anticlericali / antisocietà / anti tante cose, solo con una forma diversa

Lui ha spalle talmente larghe da poter fare qualsiasi cosa risultando totalmente credibile, e soprattutto con l'età e con i capelli bianchi questo progetto gli calzerà addosso sempre meglio: chitarra semi-acustica, cappello in testa, riffoni blues e via

Quando è finito ne volevo ancora e ancora, così ho provato l'album che in quel periodo stavano portando in giro (tutt'ora l'ultimo uscito); purtroppo non mi ha dato le stesse sensazioni, facendomi pensare che forse la sede live calzi a questa band meglio che lo studio, ma prometto di tornarci

Bravissimi, consigliati a chiunque almeno in questa versione

 

Giusto

Nessuno

 

Ah quanti ricordi, anche io all'epoca ero preso di bruttissimo da warhammer fantasy, tolkien e chi più ne ha ne metta, vedo che era diffuso allora in quei anni Ma sul argomento Carbonera ne sono state dette di cotte e di crude. Io itanto non credo sia una drum machine sul disco. All'epoca un mio amico si trombava una che era amica di famiglia di uno dei membri originali della band (non mi ricordo chi era). Domani grigliamo e viene da me, devo chiederglielo. Comunque è venuto fuori che Daniele era perfettamente in grado di suonare le parti, in studio. Live no, perchè non aveva la forma fisica necessaria per sostenere per un intero concerto le parti di batteria scritte. Poi ha abbandonato la band più che altro per lo studio e la carriera, credo sia ingegnere navale.


Anche a me comunque questo genere ha abandonato le mie corde come alla signora Cooper sopra (cit.), ma ogni tanto me lo ascolto e mi rievoca le sensazioni di quei tempi spensierati. Per noi era una cosa incredibile questo album al tempo, veramente roba da lacrime negli occhi

 

Sì, l'ho scritto
Mi sono piaciuti molto in quel concerto, meno recuperando l'album

 

Un aneddoto. Symphony lo comprai all'uscita ma mi accorsi quasi subito che saltava su una traccia, pochi secondi ma abbastanza da dare fastidio. L'ho ricomprato proprio per questo motivo l'anno scorso, credo edizione tedesca sempre prima stampa, e salta alla stessa maniera in un'altra traccia. Mi viene da pensare che la prima stampa in generale abbia avuto qualche problema di masterizzazione.

Inviato dal mio SM-A145R utilizzando Tapatalk

 

Che traccia per la precisione? Così magari controllo anche la mia copia.

 

Uno dark tower intorno ai 4 minuti, l'altro la suite finale intorno ai 10 minuti, così a memoria. Ma temo si possa presentare in tracce diverse a questo punto. O magari hai culo e ti sei preso una copia buona

Inviato dal mio SM-A145R utilizzando Tapatalk

 

Più tardi provo e poi ti dico.

 

Devi quindi dedicarci più di un'ora ascoltandolo in cuffia

Inviato dal mio SM-A145R utilizzando Tapatalk

 

Allora non oggi

 

Molly Hatchet, “Lightning Strikes Twice” (1989, southern hard rock)



L'album del grande flop, quello che condurrà i Molly Hatchet a un temporaneo scioglimento.

E dire che già prima ci avevano provato a rendersi appetibili commercialmente, col palloso “The deed is done” (per buona parte un disco AOR), che poi sarebbe il lavoro pubblicato prima di questo.
Qui invece l'unica svisata commerciale è rappresentata da “Hide your heart”, cover di un pezzo co-scritto da Paul Stanley dei KISS e da due vecchie volpi come Desmond Child e Holly Knight, e che per ovvi motivi a me fa cagare (quegli oh oh oh ehi ehi ehi mi danno un fastidio assurdo). Lo considero il pezzo peggiore di un album altrimenti valido nel suo genere, con la solita mistura di hard rock'n'roll, southern e blues (“I can't be watching you” fa molto ZZ Top), e con un paio di assoli che si fanno ricordare.
Avrebbe dovuto rilanciare una carriera, insomma, non affossarla.

Preso in CD su Medimops, svariati mesi fa, ingolosito anche dalla solita copertina epica e completamente avulsa dal contesto musicale. Buona edizione in jewel case, con libretto corposo e una foto, in chiusura di booklet, che mostra i Molly Hatchet magri: fa una certa impressione, sono abitato a vederli in versione oversize.

Media voti attuale su RYM: 3,14/5 su oltre cento votazioni.
Nessuna recensione tra le pagine di TM.
Per iniziare a conoscere l'album:

Anticipazione (Spoiler)

Per ascoltare l'intero album:
https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nrFmcQJkvXWmFkByDj6W4J-grerbaqBZE