Libri

De la svastica sul sole odio il fatto che non abbia una fine, ma comunque decisamente meglio della storia che lo han fatto diventare nella serie
Gli androidi sognano pecore elettriche sempre bello

Se non lo avete ancora letto, io consiglio sempre un oscuro scrutare che è il mio preferito

 

In realtà vorrei leggere un po' tutto Dick da qualche anno. Di sicuro ubik e un oscuro scrutatore (di cui vidi il film). Altro?

 

Oltre a quelli che hai già detto, Labirinto di morte, consiglierei, confessioni di un'artista di merda se ti può piacere anche una cosa diversa e poi assolutamente le raccolte di storie brevi

 

Le tre stimmate di Palmer Eldritch.

 

Io l'ho trovato un po' inconcludente...a te è piaciuto?

 

Ti devo dire che è uno di quelli che mi è rimasto maggiormente impresso, infatti è fra i miei preferiti, il finale è aperto a varie interpretazioni e la vicenda abbastanza allucinante, ma immagino che sia voluto.

 

in fondo Dick è così, non c'è neanche da chiedersi in fondo perché una sua opera piaccia o meno...
anche cronache del dopobomba non è male

 

Proviamoci va'

NUMERO LIBRI LETTI NEL 2022: 25 (di cui uno 3 volte, l'obiettivo personale era di due al mese, ovvero 24 totali quindi va bene così)

NUMERO LIBRI COMPRATI (inclusi quelli da regalare ad altri): 6

DIVISIONE TRA NARRATIVA, SAGGISTICA E POESIA: 50 e 50 i primi due e zero la poesia.

GENERI MAGGIORMENTE ESPLORATI: biografie e thriller

L'AUTORE DEL QUALE HO LETTO PIÙ ROBA: Jeff Linsday

IL MEGA-CLASSICO CHE FINALMENTE HO LETTO: "Il ritratto di Dorian Gray", "Cime tempestose", "Le notti bianche", "La confessione", "1984".

I TITOLI CHE MI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE (max 5): "Il ritratto di Dorian Gray", "Cime tempestose", "Elon Musk" di Ashlee Vance, "Steve Jobs" di Walter Isaacson, "Dexter il Devoto".

I TITOLI CHE MI HANNO FATTO RIFLETTERE: "La confessione" di Lev Tolstoy

I TITOLI CHE MI HANNO DIVERTITO MAGGIORMENTE: "Dexter il Delicato"
I TITOLI CHE MI HANNO ANNOIATO MAGGIORMENTE: "Le notti bianche" e "Le mie favole" (della Hack)

NUMERO DI LIBRI COMPRATI NEL 2022 CHE PERÒ NON HO LETTO: -

IL LIBRO GIÀ COMPRATO CHE PIÙ MI SPIACE DI NON AVER LETTO: "Vendere tutto - Jeff Bezos e l'era di Amazon"

IL LIBRO CHE MI È COSTATO DI PIÙ: Quello di Musk (26 EUR)

IL LIBRO CHE HO IMPIEGATO PIÙ TEMPO A LEGGERE: "La palla di neve - Warren Buffett e il business della vita"

IL LIBRO CHE HO RILETTO: Il classico di Dale Carnegie

L'ULTIMO LIBRO DELL'ANNO: "Come amare una figlia"

IL LIBRO CHE SO GIÀ DI VOLER COMPRARE NEL 2023: "Doppio Dexter"

Sinceramente avrei voluto scrivere di più, ma ho paura che diventerebbe un post troppo lungo.

Ad ogni modo, questo appena finito è stato l'anno in cui ho riscoperto la lettura, ho infatti letto più libri in questi dodici mesi che in tutta la mia vita! Per il 2023 non ho però intenzione di pormi obiettivi o simili, volente o nolente a dicembre ho dovuto pigiare sull'acceleratore per raggiungere i 24 ed è per questo che adesso voglio concentrarmi di più sulla qualità che sulla quantità.

 

Mi aggiungo sperando di fare cosa buona e giusta


NUMERO LIBRI LETTI NEL 2022: Difficile avere un numero preciso, penso un paio a settimana come media. Non riesco a elencarli tutti in ordine, riporto quelli di cui mi ricordo, la mia lista non è precisa come quella di Leopardi…

Anticipazione (Spoiler): Elenco (quasi) completo

La scuola bloccata (Andrea Gavosto), Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l'uguaglianza che non c'è (Christian Raimo), Un gioco e un passatempo (James Salter), Il tuffatore, Il libro dell’estate (Tove Jansson), Vite che sono la tua, La restanza, Cicerone (Stefan Zweig), La bella estate (Cesare Pavese), La più bella estate (Federico Pace), Saffo ragazza di Lesbo, Il libro nero dell’impero britannico, Vivere non basta (Marcello Veneziani), Specchio delle mie brame (Maura Gancitano), La felicità del lupo, Volevo nascere vento, La Fortuna (Valeria Parrella), La Cina è già qui, L’eredità di un giudice (Maria Falcone), La scelta di Enea, Fuga sul Monte Kenya, La Triomphante, I beati anni del castigo, Antigone (Brecht), I Balcani. Civiltà confini, popoli (1453-1912), Le assaggiatrici, I crudeli giardini della vita, Il potere delle mappe (Tim Marshall), Dio è nato in esilio, L'abito da sposo, Le 7 misure del mondo, Gl’inganni di Pandora (Eva Cantarella), I baffi (Carrère), Pasolini. Il fantasma dell’Origine (Massimo Recalcati), Imperfezione. Una storia naturale (Telmo Peviani), I Vangeli (Pietro Citati), Il filo infinito (Paolo Rumiz), Uomini senza donne (Murakami), La vita di ogni giorno. Cinque lezioni di filosofia per imparare a stare al mondo (Leonardo Caffo), Gli sbagliati del Dubai, Lo stendardo, Il segreto di Medusa, La scatola di bottoni di Gwendy (S. King); In alto a sinistra (Erri De Luca), Regine. Carolina e Maria Antonietta (paolo Sciortino), La bottega del caffè (Goldoni), Il lettore infinito (Aidan Chambers); Il cervello è più grande del cielo (Giulio Maira); Il compagno segreto (Conrad); Il sacrificio del fuoco; Melanconia (Mircea Cărtărescu)

NUMERO LIBRI COMPRATI (inclusi quelli da regalare ad altri): non più di una decina, ormai preferisco gli eBook, più duraturi e zoomabili

DIVISIONE TRA NARRATIVA, SAGGISTICA E POESIA: non saprei, penso ci sia un leggero sbilanciamento verso la saggistica. La poesia purtroppo continua a non avere molto spazio all’infuori del contesto lavorativo.

GENERI MAGGIORMENTE ESPLORATI: mitologia greca, psicologia, storia, geopolitica, scuola.

L'AUTORE CHE HO LETTO DI PIÙ: mi piace variare, non mi soffermo su un singolo autore, però Stefan Zweig coglie sempre nel centro.

IL MEGA-CLASSICO CHE FINALMENTE HO LETTO: il Faust di Goethe, Lolita di Nabokov, L’isola di Arturo di Elsa Morante, Ferito a morte di Raffaele La Capria.

I TITOLI CHE MI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE (max 5): i racconti contenuti in L’imperatore dell’aria (Ethan Canin), Gli occhi dell’eterno fratello di Stefan Zweig; Questa libertà di Pierluigi Cappello.

I TITOLI CHE MI HANNO FATTO RIFLETTERE: Le religioni sono vie di pace. Falso! di Paolo Naso; Io Khaled vendo uomini e sono innocente di Francesca Mannocchi; La legge della parola di Massimo Recalcati; Il borghese di Franco Moretti; Pornotopia di Paul B. Preciado; Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo di Donatella Di Cesare; Il colore dell'inferno. La pena tra vendetta e giustizia di Umberto Curi; Le non cose di Byung-Chul Han; La Russia di Putin di Anna Politkovskaja; Una persona alla volta (Gino strada); Io, mio padre e le formiche. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani di Rosella Postorino; La Grande Migrazione di Hans Magnus Enzensberger; Il danno scolastico di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi.

I TITOLI CHE MI HANNO DIVERTITO MAGGIORMENTE: La meccanica del cuore di Mathias Malzieu; Fantasmagonia di Michele Mari; L’Eneide di Didone; Il lettore sul lettino; L’iniziazione di Saul Bellow; Il coccodrillo di Dostoevskij; Chi ha spostato il mio formaggio?; Rivali sfide leggendarie che hanno cambiato lo sport.

I TITOLI CHE MI HANNO ANNOIATO MAGGIORMENTE: Così per sempre di Chiara Valerio, ancora non capisco perché mi sono voluto fare del male… stesso discorso per Spatriati. Indigeste anche il volume collettaneo di recensioni contenute in Classici elettrici di Roberto Andreotti.

NUMERO DI LIBRI COMPRATI NEL 2022 CHE PERÒ NON HO LETTO: tre o quattro, sono mattoni da regalare in futuro (Stalingrado di Grossman, Il ragazzo giusto di Vikram Seth, Anatomia di Dio di Francesca Stavrakopoulou). È rimasto sul comodino anche La donna dello schermo di Armando Balduino ed Eccetera di Emilio Tadini.

IL LIBRO GIÀ COMPRATO CHE PIÙ MI SPIACE DI NON AVER LETTO: avrei voluto leggere Stalingrado di Grossman.

IL LIBRO CHE MI È COSTATO DI PIÙ: Dorinda Outram – L’Illuminismo

IL LIBRO CHE HO IMPIEGATO PIÙ TEMPO A LEGGERE: Point Lenana di Wu Ming 1

IL LIBRO CHE HO RILETTO: il Werther, il Candido di Voltaire e Vita di Galileo di Brecht

L'ULTIMO LIBRO DELL'ANNO: Giovanni Bottiroli - Marcel Proust. Il romanzo del desiderio

IL LIBRO CHE SO GIÀ DI VOLER COMPRARE NEL 2023: Antigone e la filosofia (a cura di Pietro Montani) e Al di qua e al di là dell'umano. Studi ed esperienze di letteratura di Ludovica Koch.

 

Quali, se posso chiedere?
Come quasi tutti, conosco King più per i film visti che per i libri letti (ma sto recuperando).

In un anno?
Allora devi dirci quale.

Senz'altro, ma non c'era bisogno di elencare tutti i libri dei quali avessi memoria, tra quelli letti nel 2022: bastava il numero.

Andavano bene anche gli ebook acquistati ma hai ragione, l'anno prossimo sarò più preciso: libri/ebook comprati.

Tra quelli che ho letto, lo ricordo come uno dei peggiori libri contro il negazionismo pubblicati in Italia.
E questo al di là del fatto che la tematica affrontata, di per sé, spinga alla riflessione.

 

Certamente,i tre libri sono:

Dolores Claiborne
Joyland
On writing

Che si vanno ad aggiungere a Shining,La lunga marcia,Cujo,Misery,L'ombra dello scorpione,Pet Sematary e due cose brevi brevi come The mist e Unico indizio la luna piena.
Ancora sono in mezzo a una strada con la sua produzione,ma sia perchè mi piace variare tanto con le letture,che centellinare gli autori preferiti,andrò avanti a piccole dosi.

 

Cioè tu ti leggi più di un libro contro il negazionismo?

 

se posso intrufolarmi fra di voi, come un terzo incomodo che porta la candela, per me King da il massimo con le storie brevi (o forse sono io che sono fan delle storie brevi in generale, sarebbe da indagare...), quindi se vuoi leggere qualcosa il mio consiglio è in assoluto per le raccolte: al crepuscolo, tutto è fatidico, a volte ritornano
come romanzi il mio top 3: Rose Madder, Carrie, Tommyknocker
libro peggiore suo mai letto (e forse uno dei peggiori libri in assoluto) La bambina che amava Tom Gordon



ps. non faccio la lista perché da quando ho avuto il cinno leggo scandalosamente poco. però uno di King quest'anno l'ho letto (in spiaggia al mare c'era una sorta di recinto per bimbi con dentro i giochi, una volta chiuso lì se ne stava buono a giocare per ore...) 22-11-63 quello sull'omicidio Kennedy

 

Dal momento che esistono tanti negazionismi differenti... sì.
Si scannano anche fra di loro, per dire.
Ci sono un sacco di libri critici nei riguardi della religione cristiana, per fare un parallelo, ma Dawkins, Onfray, Bertand Russell o Flores D'arcais si concentrano su aspetti diversi, non è che basta leggerne uno per avere un quadro d'insieme.

Comunque il negazionismo dell'Olocausto (ma loro preferiscono il termine revisionismo) è un argomento che mi ha appassionato anni fa.

Anch'io amo le storie brevi, ho caterve di raccolte di racconti, mai capito perché alla gente non piacciano: Poe, Lovecraft, Buzzati, Matheson, Hawthorne, Hoffmann, Gogol... nella letteratura nera e fantastica abbiamo dei novellieri pazzeschi. Gente come Stevenson, Doyle e Leroux l'ho preferita in versione racconto, per dire, anche se sono noti per le loro opere più lunghe.

Non sono del tutto digiuno su King. Quest'anno ho letto Carrie e Il miglio verde, l'altro anno IT, anni fa (purtroppo) La bambina che amava Tom Gordon e La tempesta del secolo. Ho sullo scaffale Quattro dopo mezzanotte e non appena recupero Shining mi sparo pure Doctor Sleep, che occhieggia dallo scaffale della mia libreria.

Non frequento fan di King ma il tuo podio è molto interessante perché atipico. Cioè, non so quanta gente piazzerebbe quei tre in cima alla propria classifica. Forse Carrie, ma agli altri due quasi sicuramente c'è chi preferirebbe IT, o Misery o L'ombra dello scorpione.
Che sia solo una questione di notorietà?

Qualche racconto di King, in quelle belle antologie di autori vari che pubblicava secoli fa la Newton, l'ho letto: I figli del grano, Popsy, La scorciatoia della signora Todd...
Come novelliere gli preferisco Matheson, che è stato il suo maestro, ma quel poco che ho letto mi è comunque piaciuto. Seguirò senz'altro i tuoi consigli (thanx!), mi annoto Al crepuscolo e Tutto è fatidico (A volte ritornano ce l'ho in wishlist da anni).

 

Però devo dire che la prima rilettura è stata quasi obbligata dall'autore (nel senso che la consigliava)