Libri

Io ho conosciuto howard con queste edizioni a 1000 lire. Nello specifico era il ciclo celta, intitolato per l'occasione "i signori della spada". E fu amore

 

Io non ne ho, ho qualche mammut grande. Però li ho visti persino nei supermercati, quelle della newton mammut standard e mini sono tutte edizioni meritevoli perchè ti porti a casa titoli enormi a 2 lire. Sono edizioni importantissime per la divulgazione, e se uno come me se ne frega di avere un apparato critico recente sono perfette. Alcune traduzioni "antiquate" della newton le preferisco a quelle moderne (howard e lovecraft su tutte). Trovo invece dei furti ad esempio le edizioni mondadori della collana draghi (facendo un parallelo), ne ho giusto un paio e non valgono quello che costano. Ww i mammut sempre e per sempre

 

Io ne ho un ricordo positivo, tanto che mi è dispiaciuto che abbiano saltato totalmente quella parte nel film.
Magari rileggendola mi farebbe schifo

 

Io non lo leggo da 20 anni ma quella parte la ricordo soporifera. Potresti fare una petizione perchè facciano una trilogia cinematografica solo per quella parte: se sono riusciti a fare 3 film per lo hobbit non dovrebbero avere problemi a replicare il miracolo (miracolo al contrario intendo).
Ti sei mai chiesto perchè i summoning non abbiano mai dedicato una song a tom bombapalle?

 

Quella con Tom Bombadil è la parte "power metal" del romanzo.
A tratti palesemente imbarazzante.

 

Imbarazzante come berlusconi al Quirinale. Almeno qualcuno ha il coraggio di ammetterlo. Dovresti scriverlo sul forum della società tolkieniana però (se esiste)

 

La immagino, qualora esista, alla stregua delle convention di Star Trek.
Uno di quegli happening in cui oltre a 1000 uomini sfigati becchi una fregna che pensa di essere sfigata per questioni edipiche e di autostima, e per una volta (con buona ragione) ne approfitti bassamente.

Ssst, non dirlo. Io ci spero, sarebbe una cosa bellissima. Abbiamo superato gli anta, togliamocele 'ste soddisfazioni.

Ah, ma pare non si possa parlare di politica. Arriva un richiamo:

 

Iniziate a convincermi.

Su Berlusconi


... No dai, su Tom Bombadil (piango)

 

Letto Abbacinante - L'ala sinistra di Mircea Cartarescu, autore rumeno "psichedelico".
Il libro è il primo di una trilogia con i libri omonimi "il corpo" e "l'ala destra", trilogia che sicuramente per il momento non continuerò, pur essendo affetto da un importante completismo congenito.
Che dire, non so se odiarlo o ammirarlo. All'interno del libro stesso l'autore lo definisce delirante e sconclusionato, e a ragione, se poi la cosa sia un pregio o un difetto, sta al gusto personale di ciascuno. Innanzitutto Cartarescu nasce come poeta, e questo porta all'uso veramente esasperato di figure retoriche e metafore. Ma esasperato per davvero. E, non so perché, a metafore perlopiù di tipo "medico". Per capirci, lui non scrive "suono penetrante" ma ti descrive il percorso che fa l'onda sonora dal condotto uditivo esterno alle vie nervose del cervello fino alla corteccia, in maniera anche precisa. Se da un lato questo crea uno stile particolare e sorprendente, dall'altro questo stile fittissimo rende davvero pesante la lettura, e la mancanza di una vera e propria trama impedisce di prenderlo a piccoli sorsi, roba che vuoi arrivare al termine della metafora e ti mancano 20 pagine. In questo mi ha ricordato Wallace, che però fa questi virtuosismi in maniera episodica, qui invece è veramente coinvolto il libro intero senza pause. Detto questo, gli episodi descritti, da reminescenze d'infanzia dell'autore e una rinarrazione completamente mitologica della storia della madre e di altri personaggi, sono completamente caotici e mescolano finzioni allucinatorie a episodi reali. Quindi è più simile al prendersi una sbronza che al conoscere una storia, e sotto questa luce me lo ha fatto apprezzare. Devo trovare il momento giusto per andare avanti con gli altri, considerando che non è nemmeno una lettura breve.

 

Prova a cercare su google il prezzo di una qualsiasi vecchia edizione usata, con la traduzione classica, e scoprirai quanto ti ha reso l'investimento di quell'euro!
Comunque, anch'io sto affrontando la prima lettura assoluta. La trovo piacevole e godibile ma, per come sono fatto io, molto dispendiosa in termini di tempo: ci sono un'infinità di nomi propri e toponimi, non si sa quanto fondamentali per gli sviluppi della trama; sulla mappa allegata seguo gli spostamenti, in una rubrica mi appunto ogni singolo nome e due righe di spiegazione nel caso ne avessi bisogno qualche centinaia di pagine più avanti... Di questo passo ci impiegherò mesi!

In realtà ne esistono almeno due, la prima storicamente "di destra", la nuova - per reazione - "di sinistra", i cui battibecchi hanno alimentato le polemiche sulla nuova traduzione (e conseguente ritiro dal mercato della vecchia)...

 

Consigli:

- Romanzi

• Vita e Destino
• La versione di Barney
• Follia
• Estinzione: uno sfacelo
• Limonov

- Saggi:

1. Spillover
2. Cotto
3. Le altissime torri
4. Il grande gioco
5. Il ritorno di un re

 

Per audaci. Bellissimo comunque, l'ho ripreso in mano ultimamente e ha delle pagine di rara umanità

 

Credo ne approfitterò prendendo Follia,anche se per il futuro prossimo avevo in mente altre cose..
Nel frattempo ho letto:

Ubik-curioso di sapere cosa assumesse Philip Dick all'epoca per riuscire a scrivere certe storie,un'immaginario fuori da ogni logica..ma comunque scorre via,bello.

Nessuna voce dentro - libretto autobiografico di Massimo Zamboni,chitarrista e fondatore di CCCP E CSI,sulla sua estate trascorsa a Berlino nei primi anni 80..i fan sicuramente apprezzeranno,piaciuto tanto.

 

Sul fronte lettura, io ho continuato con Vollmann ed ho finito la sua opera più famosa, ormai già un classico:
Europe Central.
E niente, visto quanto è stato bello Fathers and Crows mi aspettavo poco meno che un altro romanzo grandioso e così è stato.
Ho poca voglia di analisi approfondite, quindi in breve:
Questo romanzo nacque proprio dalla riflessione generata dallo studio per il saggio sulla violenza. Come comportarsi nell’inferno dell’Europa Centrale contesa tra due regimi dittatoriali come quello nazista e comunista, dalla guerra che ne è scaturita e dalle sue conseguenze per evitare di esserne travolti, come opporsi all’orrore della morte, all’oppressione e alla soppressione della libertà, dell’espressione e dell’individuo? Filo conduttore di tutto il romanzo è il compositore russo “non-allineato” Šostakóvič e la sua "battaglia" per la libertà dell’espressione artistica poi tutta una serie di “attori morali” che si ritrovano a dover agire all’interno di questo quadro: la pittrice Kathe Kollwitz, la poetessa Anna Achmatova, il feldmaresciallo Paulus, il generale Vlasov, l’ufficiale delle SS Kurt Gerstein nei campi di sterminio, per dirne alcune e di mezzo la battaglia di Stalingrado, l’assedio di Leningrado, bombardamento di Dresda, la formazione della RDT e poi il Muro di Berlino ecc. Qui Vollmann raggiunge alte vette poetiche, davvero bellissimo.

Sicuramente voglio continuare finendo i Sette Sogni sull’America (di quelli pubblicati in Italia: solo altri due), perché è un autore eccezionale che mi piace molto. Però prima mi sa che passo ad altro, devo vedere come "mi gira".
Dei due romanzi che ho letto, entrambi bellissimi, cosa consigliare per prima? Direi semplicemente scegliete ciò che vi attira di più all’inizio, vanno bene entrambi, sono entrambi due capolavori; forse e dico forse Europe Central è migliore come unico romanzo da introduzione all’autore, ma Fathers and Crows è nientemeno che superlativo (mi piacciono entrambi devo dire allo stesso modo, ma forse sceglierei questo se dovesse essere solo uno per farvi capire quanto sia bello).

Cărtărescu

Solenoid romanzo pazzesco, bellissimo, uno di quelli per me da leggere e conoscere assolutamente degli anni '10. La trilogia di Orbitor (Abbacinante) ce l'ho in lista, ma non so quando la affronterò. Bene o male, Solenoide dovrebbe essere un Abbacinante sempre meravigliosamente delirante ma un po' più "controllato". Dovrebbe.

I riferimenti letterari espliciti, nel senso di dichiarati, di C. sono sostanzialmente Kafka+Borges+Pynchon immersi nel surrealismo e in più nella tradizione della letteratura rumena che dovrebbe, dico dovrebbe, essere simile al realismo magico; almeno così lessi in una sua intervista.
In sostanza, se amate l'assurdo kafkiano, il delirio surrealista e quello del romanzo massimalista/enciclopedico postmoderno pynchoniano allora Cărtărescu è l'autore che fa per voi
Ma in generale, comunque al di là dei "modelli", Cărtărescu è un grande della contemporaneità perché ha saputo creare uno stile proprio e personale, espresso in opere grandiose destinate a diventare dei futuri classici di questi tempi.

Insomma, che ti piaccia o meno per me hai fatto bene a provare a leggerlo.