Libri

The Stand (purtroppo, in italiano L'Ombra dello Scorpione) è indubbiamente tra i capolavori di King, anzi probabilmente il suo capolavoro assoluto al pari di IT (con alcune punte anche migliori). Mettendo da parte una cosa particolare come Dark Tower, che continua ad essere a mio avviso la cosa più importante da lui scritta essendo connessa in certo modo al postmoderno (ma di questo, secondo me, se ne capirà meglio in seguito quando si inizierà a studiare bene King nel mondo accademico). Poi certo ci sono opere come The Shining che in certo senso continuano ad essere icone assolute (difatti vedo che spesso nei vari "listoni" si piazza questo o It).

 

Sepúlveda è in coma.

Coronavirus, Luis Sepulveda in coma con la respirazione assistita

 

Leggevo che la moglie ha smentito

 

Appena letto su Twitter anche io

 

Chi di voi ha letto forse il migliore romanzo del compianto Tom Clancy, "Rainbow Six"?
In questi giorni ancora una volta la realtà sembra superare la fantasia....

 

L'ho letto quando era appena uscito, quindi tanto tempo fa, ma mi è rimasta impresso l'attentato nel parco giochi!

 

Finalmente conclusa la prima trilogia dei Mistborn. Qui, come al solito, Sanderson ha mirato altissimo...peccato che solo il primo dei tre libri centri il bersaglio completamente. Ok, il sistema di magia è folle e geniale come suo solito, e anche tutta la lore sul Lord Reggente e la sua storia è affascinante, ma il secondo volume è una mattonata sulle palle di proporzioni bibliche, Rovina ha la personalità di un lavandino otturato (e il fatto che sia la sua natura distruggere tutto la vedo solo come una scusa) e Vin è uno dei personaggi più irritanti che mi sia capitato di incontrare, con l'aggravante che è pure la protagonista. Vedremo come andranno le trilogie seguenti, ma visto che i personaggi (a parte un paio) dovrebbero essere tutti diversi, la speranza di qualcosa di meglio c'è. E in ogni caso si tratta di un ulteriore tassello del Cosmoverso, che entro un paio d'anni dovrebbe arricchirsi anche del quarto capitolo della Saga della Folgoluce.

 

nei primi quindici giorni di questo mese ho concluso

La peste scarlatta - Jack London (narrativa) secondo me questo racconto di neanche 100 pagine verrebbe apprezzato da queste parti. Scritto negli anni Dieci del Novecento rappresenta uno dei primi esempi di racconto post apocalittico. La strada di McCharty parte da qui (ma anche un film come 28 giorni dopo).

La lotteria - Shirley Jackson, Miles Hyman (graphic novel) conoscevo solo di fama il racconto (che mi procurerò) da cui il nipote di Shirley Jackson ha tirato fuori questa graphic nobel. La storia mi ha lasciato di stucco, trovo le tavole abbiano un buon ritmo ma i disegni così a caldo non mi hanno convinto troppo, forse perché è uno stile a cui non sono abituato. Non so, ci devo pensare (e comunque non me ne intendo) e può darsi che col tempo cambi idea.

Compatto - Rffaello Baldini (poesia) audiolibro di quattro cd, due in nel dialetto di Santarcangelo in cui i versi sono scritti e due di traduzioni in italiano. Una grande voce poco conosciuta del novecento poetico italiano.. Mi è piaciuto così tanto che ne ho coprate altre due copie da regalare (e costa più di trenta euro).

Hollywood babilonia II - Kenneth Anger (saggistica) decisamente sottotono rispetto all'opera di cui costituisce il seguito; consigliato solo a chi guarda con curiosità al mondo di hollywood di metà novecento o a chi gradisce repertori infiniti di gente del cinema morta male.

Gratitudine - Oliver Sacks (saggistica) un libro piccolo piccolo che raccoglie quattro brevi testi dell'autore sul punto di congedarsi dalla vita. Dev'essere stato un bel tipo questo Oliver.

 

Interessante. Prendo nota.

Quanto a me, nei primi settanta giorni dell'anno ho terminato "IT" (straordinario romanzo che nelle ultime 200 pagine diventa pesante e a tratti illeggibile). Forse il libro più lungo che abbia mai letto, se la gioca con la Bibbia.
Poi sono passato a "Io sono Leggenda": molto bello anche questo (tutto il capitolo sul cane mi ha devastato).
Un po' di filosofia con "L'arte di ascoltare" di Plutarco (prima parte più interessante della seconda) e con "Il funesto demiurgo" di Cioran (lento e noioso all'inizio, ma tutta la parte sul suicidio e i vari aforismi che chiudono il libro sono straordinari).
Infine un altro classico: "La compagnia dell'anello" di Tolkien. Non il mio genere però lettura piacevole. Diverso da come me l'aspettavo: più fiabesco, diciamo (non sapevo che i personaggi cantassero e ballassero così spesso). Rifletterò sulla possibilità di leggere anche gli altri due volumi della trilogia.
Ora sono impegnato (va beh...) con "Post office" di Bukowski, altro autore che non è nelle mie corde, ma era lì sul comodino da qualche mese e mi ha chiamato.

 

Appena preso (in eBook perché fisico non si trova): Tutte le avventure di Arsenio Lupin. Ediz. integrale - Maurice Leblanc - Libro - Newton Compton Editori - Grandi tascabili economici. I mammut | IBS

 

Opinione particolare se consenti,di solito Tolkien o lo si ama o lo si evita a prescindere..io ero tra i secondi e dopo aver approcciato il primo libro ho divorato il resto;ogni tanto ci provo coi miei amici che leggono ma non c'e' niente da fare,non li convinco..
Io ho appena finito Sulla Strada di Kerouac(forse non il momento migliore per leggere un libro del genere..),altro lavoro che divide..a me e' piaciuto tantissimo;in realtà sapevo già a cosa andavo incontro,avendo approcciato l'autore tempo fa con I sotterranei e non sono per niente infastidito dalla prosa scalmanata e tutta d'un fiato,anzi..un libro che trasuda libertà e lascia il segno.

 

Io sto leggendo la triologia della Prima Legge di Joe Abercrombie. Sono a metà del secondo volume e si lascia leggere con grande piacere. Ci sono due/tre personaggi che spiccano veramente (su tutti Glotka e Novedita sicuramente).

Poi di quando in quando prendo in mano Questa è l'America di Francesco Costa. Pensiamo di conoscere gli Stati Uniti per quello che vediamo in tv, ma la verità è che non ne sappiamo niente.

 

Pure io l'ho recuperata. Adesso sono poco più avanti di te, e confermo la tua impressione su Glokta e Novedita. Però...non so, c'è qualcosa di non ben identificato che non mi convince.

 

A me sta piacendo abbastanza, forse è più classica di quello che mi immaginavo, probabilmente mi aspettavo qualcosa di più moderno.

 

Sai qual'è la mia impressione? Che si sia concentrato talmente tanto sui personaggi da lasciare un po' in disparte l'ambientazione. Ma probabilmente è un problema mio, che mi sono abituato ad approfondimenti molto spinti in questo senso (anche se devo dire che la figura del Creatore la trovo affascinante, e spero che nel prosieguo della saga venga approfondita).