Libri

non credo che London ti deluderà.

la mia venerazione per tolkien convive pacificamente con il mio disinteresse generale per la letteratura cosiddetta fantasy (l'unica significativa eccezione è la storia infinita). Poi tra giochi, film, musica frequento quel mondo, ma non in letteratura.

 

È una vita che guardo il Lupin di Monkey Punch e ho visto anche gli adattamenti con Descrières, volevo vedere com'era in originale

 

Io leggerei tutti i libri del mondo, se potessi, per semplice amore nei riguardi della conoscenza: so di non poterci riuscire (per fortuna), ma sto dando il massimo da parecchi anni. Vado molto a istinto e avendo lavorato a lungo nel campo ho scoperto che la gente, di norma, confonde due concetti: "disinteressarsi" e "sgradire". Molte persone non sono interessate a un genere e quindi pensano che, esplorandolo, lo troverebbero noioso se non addirittura brutto.
Questo approccio può rivelarsi profondamente sbagliato, negare delle opportunità pazzesche. Secondo me ogni genere ha le sue eccellenze e può sorprendere anche il lettore più restio, basta aprire la mente quel tanto che basta per far trapelare il talento dell'autore.
Io ero convinto che mai avrei letto un romanzo interessante incentrato su donnette, matrimoni e intrighi, il genere di storie più lontano da me come lettore... invece alcuni classici mi hanno stupito. "La fiera delle vanità", per esempio. O "Washington Square".
Tutto questo senza voler negare il fatto che ognuno di noi abbia delle affinità elettive, per restare in tema.

Personalmente compro più libri di quelli (comunque tanti) che leggo durante l'anno perché non voglio negarmi nessuna possibilità. Preferisco avere una scelta ampissima perché da una settimana all'altra l'umore mi spinge in direzioni che non posso prevedere.
"La compagnia dell'anello", per esempio, era sullo scaffale da 9-10 mesi. Ho atteso il momento giusto.
"Il funesto demiurgo" l'ho acquistato e iniziato/finito in una settimana, invece.
Dipende dal periodo.

L'approccio chiuso ai vari generi letterari (e derivati) per me rimane un mistero, ricordo una tizia che mi confidò candidamente di leggere solo noir: non le avrei fatto recensire un romanzetto rosa neppure se fosse stata lei a pagarmi.
Ma d'altronde c'è gente che legge solo romanzi e mai (a priori) raccolte di racconti, e allora...

Nessuna venerazione per Tolkien è scattata in me, però "La compagnia dell'anello" mi è piaciuto. Negli ultimi mesi tra Tolkien, l'Adams di Dirk Gently, Pretchett e Moers (fantasy per ragazzi, ma pur sempre fantasy) qualcosina ho comprato e/o letto, su quel versante. Io poi tendo a non identificare uno scrittore con un genere, mi piace molto l'idea di formarmi un'opinione confrontando vari autori.
Conoscevo un tale convinto che Faletti fosse il miglior scrittore di thriller al mondo, e non vorrei cadere in errori simili.
"La storia infinita" mi manca, di Ende ho letto solo "Momo". Però è un romanzo che vorrei leggere, proprio perché non disdegno la narrativa fantasy per ragazzi.
OT
I videogame più avvincenti cui ho giocato sono quelli fantasy, senza dubbio. Nel metal... uhm, non sono un grande fan del power ma l'epic metal che si rifà al fantasy di scuola Howard o Moorcock mi piace un botto.
Sui film fantasy ammetto la mia scarsa conoscenza.

 

Mi tatuerei questo post sulla fronte,se ci entrasse..scherzo,ma neanche tanto
Come dici il tempo e' quello che e',bisogna per forza selezionare..perchè pur ovvio che sia,un libro ci impegna per molto più tempo rispetto a un album,un film ecc(a parte le letture brevi).
Rifletto spesso su questa cosa,sul fatto che la letteratura,il mondo dei libri,e' sterminato ed esiste da migliaia di anni rispetto ad altre arti..e per forza di cose potrò leggerne pochissimi rispetto a quelli che vorrei,o comunque imprescindibili.
Detto questo,io per quanto riguarda il fantasy sono zero in letteratura(qualcosina sul cinema)ma fortunatamente ho dato questa possibilità all'opera di Tolkien..

 

Questa cosa vale molto anche per me, ho letto per la prima volta Il Signore degli Anelli nel 1996, e successivamente ho provato con uno dei libri del ciclo di Shannara, ed è uno dei pochi libri che ho abbandonato, successivamente non ho toccato niente che non fosse Tolkien, nel fantasy.

 

ah non sono l'unico ad aver abbandonato Shannara prima di subito
Io invece poca roba fantasy, direi Martin, Moorcock e ho provato anche la Spada della verità, che ho mollato abbastanza presto, nonostante abbia 7 libri, anzi se c'è qualcuno che la vuole...

 

Da appassionato di fantasy e letteratura fantastica (diciamo un buon 99% di tutto ciò che leggo): Terry Brooks è un cagnaccio e TUTTO ciò che ha scritto di collegato a Shannara è, nel migliore dei casi, una schifezza. Quelle pochissime cose vagamenti interessanti che aveva da dire si sono esaurite con la prima trilogia, mentre tutto ciò che ha scritto in seguito va dal ridicolo al tristissimo, incluse le pretese da fantasy post-apocalittico su cui ha marciato parecchio da una ventina d'anni a questa parte.

Se vi interessa letteratura fantasy che non sia Tolkien, andate su qualsiasi altra cosa che non porti il nome di Brooks in copertina (o la Troisi, ma qui si tratta proprio di sparare sulla croce rossa). Cazzo, anche una melensaggine ultrabuonista e grondante catechismo da tutti i pori come Le cronache di Narnia è migliaia di spanne sopra come qualità.

 

Mi sono iscritto alla newsletter della Adelphi. Sul banner che ho cliccato ho letto di sfuggita che mi avrebbero regalato un eBook e che tra le copertine proposte c'era Moby Dick nella traduzione di Pavese, ma ho pensato che fosse uno specchietto per allodole.

Oh, dopo aver confermato l'iscrizione mi hanno fatto scegliere tra due eBook e uno era davvero Moby Dick

 

Per quanto riguarda Adelphi ho notato due volumi interessanti, e no non sto facendo nessuna marchetta.

• Il libro di Carrère su Limonov: un pazzoide russo un po' punk, nazional-bolscevico, anti-americano (ovviamente), filo-serbo, mercenario e chi più ne ha più ne metta; è morto in questi giorni, e pensando a cosa è diventata la Russia oggi mi pare un personaggio molto interessante, parecchio sbullonato ovvio.
• Spillover, il libro di un tizio che ha le credenziali per poter parlare di epidemie, ma che fa divulgazione (sempre sia benedetta); ovviamente in questi giorni è vendutissimo.

 

La storia infinita è un libro densissimo e con molti livelli di lettura. Ci sono così tante idee da farne cinque di libri. E' l'unico romanzo (assieme al giovane holden) che ho letto tre volte. Te lo consiglio caldamente (nonostante non sia Adelphi ).

concordo, insopportabile.

benvengano le marchette se son per Adelphi.. ma come fa la copertina di spillover a essere così black metal?

 

Assolutamente squilibrato,c'e' talmente tanta roba in quel libro/nella sua vita che si stenta a crederci..comunque fa il paio con l'altro lavoro di Carrere che conosco,L'avversario..da leggere.

 

Finito di leggere "Post office" di Bukowski.
Solite storie, soliti personaggi, all'incirca soliti dialoghi. Ambientazione insolita.
Incredibile quanta notorietà abbia raggiunto proponendo sempre la stessa minestra. Sta alla letteratura come gli AC/DC stanno all'hard rock, il che significa che se ti piace un suo libro probabilmente ti piaceranno un po' tutti. E viceversa.
Credo di essere l'unico al mondo a preferirlo come poeta (anche se io penso che le sue poesie avessero più le stimmate della canzone, immagino sempre Tom Waits che le canta).

A breve leggerò qualcosa del suo maestro John Fante, adesso però mi sto dedicando a un giallo della Reinhart (scrittrice che anticipa di dieci anni Agatha Christie), "La scala a chiocciola".

 

sempre che tu non l'abbia già sentita:

 

Azz certo che li porta bene i suoi 144 anni

 

Per carità. Dopo 10 secondi ho chiuso il video. Detesto l'hip hop.

@Vic Rattlehead sarà lieto di sapere che ho utilizzato google immagini per cercare di capire chi fosse questa ragazza così carina.
Nonostante l'impegno, continuo a non averne idea ("Riverdale"... mai sentito nominare).