Iron Maiden

Perchè che pezzo ho saltato?

 

Sono d'accordo con tutto il tuo post tralaltro, da quant'era che Dickinson non scriveva dei pezzi da solo per i Maiden?
Devo dire che l'unico pezzo in cui sento veramente noia è The Red and the Black...

 

Per quello che mi ricordo, nemmeno uno. Era una curiosità, giusto per capire quanto sei fan del gruppo.

 

Oddio, io son parecchio fan, ma mi sono pentito di aver preso la deluxe, trovo che non sia niente di che. La standard va più che bene... qualcuno vuole fare scambio?

 

Ho l'edizione spotify cd non ne compro ormai più.

 

Io odio le edizioni sbrilluccicanti appunto per i formati: CD standard tutta la vita, e non mi scombina visivamente la discografia, che son molto precisino su ste cose

 

Infatti. In negozio avevano entrambe, e la limitata è pure caruccia nel suo che. Anzi, direi che come pezzo da collezione è ottima, fra qualche anno chi ce l'ha se la rivende ad un bel prezzo. Ma effettivamente quel formato mi creerebbe qualche problema con i porta CD dell'Ikea, quindi ho lasciato stare.

 

ho ascoltato ora con il testo sottomano empire of the clouds. Non l'avevo ancora ascoltata benchè erano due giorni che avevo l'album tra le mani. Le aspettative erano altissime... avevo paura che mi potesse deludere...wow sono commosso... è meravigliosa oltre quanto avrei potuto immaginare.A tratti non sembra nemmeno un pezzo dei maiden. é Stupenda ... non ho parole per definirla. Per quanto mi riguarda questo è il pezzo dell'anno e seppur il resto dell'album mi sta piacendo molto, questo brano è 10 spanne sopra il resto

 

A me deve arrivare proprio la deluxe, ma di formati scomodi da mettere in collezione ne ho un sacco, quindi una in più o in meno non mi cambia niente, l'avrei comunque presa.

Comunque tra ieri e oggi ho riascoltato più volte un po' di canzoni sparse e solo adesso invece ho finito di fare il secondo ascolto completo dall'inizio alla fine di tutto Book Of Souls (la terza maratona me la lascio per quando arriverà il CD fisico) e le tracce che già mi avevano preso al primissimo ascolto, mi piacciono sempre di più, mentre le altre man mano stanno venendo fuori.
Continuo a pensare che The Red And The Black sia un capolavoro! E' la canzone che ho sentito di più, sarò arrivato sicuro ad almeno 8 ascolti e ogni volta mi piace sempre di più....le melodie prima della sezione strumentale (dove viene cantato il titolo della canzone) sono da brividi e mi rifiuto di credere che chi ama o ha amato questa band ne possa rimanere indifferente.
Mi piace tantissimo anche la successiva When The River Runs Deep, brano bello potente in pieno Maiden-style ma con la particolarità di un ritornello dove la canzone decelera, prima di tornare a ritmi sostenuti.
Queste due, insieme a The Book Of Souls, fanno già un tris eccezionale di brani...e la title-track per la sua lunghezza devo ancora spulciarla per bene, ma sin dal primo ascolto si percepisce che c'è tanta roba!
Il secondo disco è dominato da Empire of The Clouds....questa l'ho ascoltata 4 volte, il che ovviamente è ancora pochissimo per un colosso del genere, ma posso dire che è un fottuto capolavoro^^ Con il testo che narra le vicende (e la disgrazia) del dirigibile R101, il pezzo acquista ancora più punti, ed è anzi fondamentale per addentrarsi nelle atmosfere della canzone...solo Bruce poteva scrivere un brano del genere, e penso sia il migliore della sua carriera, senza esagerare.
Per un track-by-track dettagliato ovviamente mi prendo ancora tempo ed ascolti, ma finora il disco mi piace davvero tantissimo, più di The Final Frontier e per ora alla pari con A MAtter Of Life And Death: gli unici brani che finora non mi hanno convinto sono The Great Unknown e The Man Of Sorrows, ma sono anche quelli che ho ascoltato meno in assoluto (giusto 2, durante le run complete), quindi gli darò tempo di crescere.

 

Comunque sul problema della durata ci sono anche io. Ma non delle singole canzoni, ma dei platter in totale.

Ok, qui siamo di fronte ad un doppio disco, va già meglio come risultato finale: puoi ascoltare i dischi separatamente, avendo comunque un senso di compiutezza. Adesso ho appena finito di ascoltare il primo disco, infatti, e mi sento più che soddisfatto. Ora che ho tempo, andrò avanti, ma potrei anche fermarmi. Ma, ad esempio, The Final Frontier è veramente lungo: 77 minuti! Poteva tranquillamente uscire fuori un disco con solo le 5 canzoni finali, 45 minuti di musica. Magari ci metti Coming Home e Mother of Mercy (o altre due di quelle più brevi), e hai fatto un disco di 55 minuti. Ma invece ormai si tende ad esagerare e il risultato finale dell'album ne risente. Seventh Son of a Seventh son è un piacere da ascoltare tutto di fila, riuscendo a finirlo anche in un medio viaggetto in bus, treno, auto, oppure un ascolto specifico. 45 minuti, scorre via che è una bellezza, la chiudi lì. Ma 77 minuti ho proprio difficoltà ad affrontarli, senza interrompere l'ascolto, lasciandolo "incompiuto".

Sono molto contento infatti di questo doppio disco. Hanno tirato fuori un lavoro lunghissimo, senza dover tagliare niente, ma anche più affrontabile grazie a questa cesura su due supporti... discorso differente per il digitale, ma questa è un altra storia.

Un altro esempio può essere fatto con i Dream Theater di Six Degrees of Inner Turbulence, lunghissimo - ma sue due dischi, e Scenes from a Memory. Considero il secondo più riuscito del primo, ma il primo è decisamente più affrontabile.

 

È un doppio disco ma sono solo 11 canzoni.. tra l'altro non sento molta differenza tra un disco e l'altro, il fattore compiutezza alla fine del primo cd è dovuto solo al fatto che il primo cd fisico finisce lì, ma in realtà è solo la prima parte..

 

Forse hai ragione, ma il senso di compiutezza me lo lascia. Mentre se mi fermo ad un certo punto nell'ascolto di un lungo album, mi sembra di essemi fermato a metà, qui non capita.

Poi 11 tracce o meno, non cambia molto. 6 tracce nel primo disco costituiscono un album più che compiuto, trattandosi di un doppio album poi affronti il secondo disco... non so, sarà solo una mia sensazione.

 

dopo 3 ascolti dico la mia:bell'album finalmente,non ci credevo(ma ci speravo)dopo tff,pienamente maiden,canzoni che fanno venir voglia di essere riascoltate,migliore anche di matter(che per me,dopo bnw,è il preferito post reunion).Danno unpo fastidio alcuni pezzi di altre canzoni incollati un po qua un po la,ad esempio nella title track:il break centrale è preso pari pari da losfer words,oppure l'arpeggio iniziale,all'inizio mi son ritrovato a canticchiare "when i stand and look about the port",intro che gia era copiato da the legacy..ma nn se ne accorgono dico io!?anch'io sono del partito pro red and black,anche se è la canzone che piu di tutte necessita di qualche taglio(intro e outro soprattutto,orribili).E secondo me il singolo trova motivo di esistere nella tracklist completa,non un capolavoro,ma ci sta.Belle tutte ma devo ancora riascoltare per bene the man of sorrows che è quella che mi ha colpito meno.Empire of the clouds bella,ma credo che capolavoro sia eccessivo,ma mi riservo altri ascolti.

Capitolo rece:concordo con i delusi,mi aspettavo di meglio,non in termini di voto bensì nella forma,per motivi che avete ampiamente spiegato

@disco:ricordo che tff venne accolto in maniera tutt'altro che positiva come book of souls,anzi,si diceva spesso che "forse crescerà con gli ascolti".Per me non lo ha mai fatto...

 

cmq per ora le mie highlight sono : Empire of the clouds (per distacco), Book of souls, the red and the black, shadows of the valley

quelle che non mi hanno convinto: the great unknown e forse anche man of sorrows ma la devo sentire meglio...

le altre mi piacciono tutte. E la sensazione è che questo album sia nettamente migliore di final frontier e bello quanto a matter of life and death.Dance of death ho l'impressione che rimarrà cmq sempre in testa per quanto riguarda le mie preferenze (e parlo unicamente dei dischi post reunion)