Iron Maiden

E allora a cosa servono le recensioni? A trastullarsi nella scrittura? Una recensione serve a invogliare o a scoraggiare i lettori nell'acquisto di un album. Certo, c'è you tube, ma questo non toglie che il ruolo della recensione sia proprio quello da me e da Zerotolerance descritto! Per questo ci si arrabbia quando si vede una recensione così supponente e vuota di contenuto.

 

La recensione serve a dare un idea di quello che può essere l'album, ma ti faccio un esempio, se faceva una recensione entusiastica, gli dava 90 poi tu forte di questo voto compri il disco, lo senti e dici cosa è sta merda, lì chi è che sbaglia ancora il recensore o te, o è sbagliato l'approccio a queste visto che si dovrebbe partire dal presupposto che sempre di parere personale si tratta?

 

Ma chi ha detto che il disco meirtava 90? Ho inoltre forse contestato il voto? Ho detto che questa recensione è totalmente vuota di significato, inutilmente prolissa, piena di fastidiosa retorica e sboronaggine. Uno finisce di leggerla e tutto ciò che gli rimane impresso è che secondo il recensore l'album sarebbe stato matematicamente un fiasco. Utile, vero?

 

Provocazione del cazzo, del tutto gratuita. Che sarebbe anche il caso di spiegare, magari in italiano corrente.
E lascio stare l'ipocrisia di dire "con rispetto" per poi accusarmi senza mezzi termini di essere falso, oppure idiota.

Certo, qualche volta le anticipazioni le ho ascoltate anche io; esattamente come una volta ascoltavo i singoli che le band pubblicavano - su MTV Videomusic, per esempio; certo, quando viene postato qualche brano di una band che non conosco me lo ascolto, e se mi interessa mi procuro il disco; esattamente come facevo una volta, quando un amico mi faceva sentire qualcosa, o mi doppiava una cassetta. E allora?
Resta il fatto che non considero inutili le recensioni, e vorrei che fossero fatte bene. E resta il fatto che nei limiti del possibile preferisco avere la copia fisica del disco, anzichè ascoltarmelo su YouTube.

 

Non voleva essere nessuna provocazione, è che a leggerti sembra che tu non ascolti mai niente se non su disco fisico, quando in realtà non è così, e visto che non ho capito perché uno quasi deve negare sta cosa dicendo di fare affidamento sulle recensioni ti ho chiesto solo di essere onesti tutto qui

 

Ma guarda, su questo sito, tanto per fare un esempio, c'è la recensione di Images and words dei DT che io considero ridicola eppure concordo con voto ed opinione al disco. Come ho scritto sopra, nessuno ha mai detto che la recensione non possa essere criticata per come è scritta, anzi. Né che non si deve criticare il parere sull'album, semmai il contrario.

Solo, era stata tirata fuori la storia che una recensione non sia un giudizio soggettivo...bè, non è così.

 

Ah, no?
Va bè, allora era una stronzata fine a se stessa. Ok.

 

A prescindere da voti e questione "oggettiva"/"soggettiva", e anche dalla questione "prog" (alla fine che siano o non siano prog a chi interessa veramente al punto da voler aprire una diatriba sulle categorie? il disco rimane quello comunque), io noto che la recensione è centrata su un assunto ormai falsificato. Che questo disco sarebbe piaciuto solo ai Maiden fanboy più sfegatati.
Mentre noto un sacco di feedback positivi qua (e non stiamo parlando di neofiti o ragazzini in foga musicorgasmica, ma di gente con anni di fruizione di musica metal alle spalle), e anche utenti che generalmente non sono noti per essere amanti dei Maiden (specie del secondo corso Dickinson) hanno comunque trovato qualcosa di positivo e gradevole (vedi Angus).

Gli Iron non hanno più la freschezza di una volta (e ti credo, han sessant'anni), allungano spesso il brodo (e son d'accordo con Transgressor qua, è un processo che è andato consolidandosi ed amplificandosi negli anni 90 cd dopo cd), la strutturazione dei pezzi appare a volte forzata e poco fluida. Sono i soliti problemi che conosciamo bene. Io davo già per scontato che non li avrebbero risolti.
Ma finisce qua? No.
Perché comunque in quest'ora e mezza io ho sentito tanta di quella carne al fuoco e spunti interessanti se non addirittura brillanti che bocciarlo con un semplice "fa cagare" costituisce un atto di becera e triviale ignoranza.

Capolavoro? Non credo. Disco fondamentale? Nemmeno, direi. Opera per tutti? Ovviamente no (e non si voglia leggere un discorso elitista qua, è proprio per dire che gli iron di oggi, di ieri e in genere degli ultimi anni questi sono, e chi non li apprezzava difficilmente comincerà ora).
Offerta musicale sovrabbondante non sempre dosata nelle porzioni, non sempre bilanciata nei sapori, ma in grado di sfamare musicalmente per parecchio tempo a venire?
Azzarderei un senz'altro sì.

 

Però c'è un incomprensione di fondo se gli ha dato 6,5 vuol dire che il disco non gli ha fatto cagare ma tutto sommato l'ha trovato piacevole nulla più

 

Scusa se faccio il pignolo. Ma francamete io non ho scritto quello o meglio magari allungheranno pure il brodo, ma la mia era una disamina stilistica "pura", cioè non prevedeva giudizio alcuno.

Il senso conclusivo del mio post lo puoi rilevare a fondo: "Non sono dischi "rivoluzionari", diciamo così, per lo stile della band. Non a caso, nell'ultimo puoi sentirci anche dei rimandi, direi abbastanza diretti ed espliciti, a quanto fatto. I nuovi album son più delle ricapitolazioni, prese ogni volta da diverse angolazioni, dello stile Maiden, di quanto già proposto. Non mancano novità, ma non sono così radicali." Riguardava solo il discorso originalità ed innovazione, io sostengo che il percorso stilistico degli Iron Maiden post-reunion è praticamente quello iniziato con Piece of mind e sfociato in Seventh son, con alcune varianti e novità certo (molto importante il passaggio dei '90 attraverso X factor) ma che, appunto, non sono così radicali da sfociare in uno stile veramente nuovo o differente. Alla fine son sempre i Maiden di quegli album, con alcune modifiche.

 

Ritorniamo a parlar di musica.....la recensione pare pessima al 90% di noi, al 10% piace !!

Però dopo un po' non interessa più, interessano i pareri riguardo l'album non riguardo alla recensione

 

"Bocciarlo con un 'fa cagare'" era riferito ai detrattori a prescindere, non alla recensione.

Fattore che però (insieme all'età) li ha portati ad abbandonare sempre più quella freschezza e quell'immediatezza che alcuni invece ritengono imprescindibile (vedi Angus, che apprezza di più gli Iron di Can I play with madness).
Senza contare che secondo me anche sul registro stilistico gli iron han virato molto, soprattutto a livello di rifferama.

 

E ancora. Qui si parla di cosa c'è scritto nella recensione, non del voto

a me onestamente fa incazzare leggere tanta presunta esperienza da uno che non riconosce neanche un pezzo di Bruce solista in un album dei Maiden e si ritiene un vero fan (altrochè noi fanboy!!!) tanto da dare a noi dei creduloni che si fanno abbindolare da due note a caso (e poi apprezza Speed Of Light magari più di The Red And the Black) o non cita nemmeno UNO degli esempi oggettivi di influenze prog in questo disco (d'altronde "progster si nasce, non si diventa" eheh)

si potevano dire mille cose su questo disco, per esempio che gli assoli sono ispiratissimi (vatti a sentire i soli dell'ultimo dei priest e ne riparliamo magari), si poteva dire che i ritornelli e le frasi di chitarra non sono quasi mai ripetuti, ed era una cosa invece molto criticabile negli altri album post reunion, si poteva dire che il singolo come sempre non rappresenta in nulla resto del lavoro (e invece a momenti viene spacciato come la canzone migliore dell'album), si poteva parlare del fatto che c'è un ottimo bilaciamento tra brani lunghi e corti che negli ultimi dischi mancava, dei testi (o magari avete nostalgia anche dei testi tipo quelli sanctuary, prowler, invaders??) si potrebbe dire come in questo album sia praticamente concentrata tutta la loro carriera e di come emergano le personalità di TUTTI i singoli musicisti che ci hanno lavorato (basti vedere quanta differenza c'è tra le canzoni composte da Dickinson e Smith, rispetto a quelle comeposte da Harris e persino da Murray e Gers)

e invece si è preferito scrivere la solita recensione che va di moda in questi anni, superficiale, in cui si dice che i Maiden non sono uguali al 1982. Grazie, davvero. Ci servivi tu per saperlo.

 

Un recensore è un critico d'arte. La facoltà di giudizio si affina con l'esercizio, in questo caso l'ascolto. Il successo di un recensore è dato dal responso che hanno le sue recensioni, non molto altro... qui pare sia stato un fallimento. La redazione del portale dovrebbe essere più attenta a chi affida le recensioni: è un portale abbastanza importante, non un blog qualsiasi.

Esporsi ci sta, è un gioco: un recensore che si sbilancia definendo un album di un gruppo, storico e con un grosso fandome, "una cacata" può vincere o perdere. Certo è meglio di quelle recensioni scialbe che non dicono niente, non facendo altro che calcare un trand generale: ovvero scrivere, ad esempio in questo caso, frasi come "non sono più la band di una volta", "Bruce pare stanco", "un album che sembra prog", senza esprimere dei giudizi strutturati e personali.

Al solito, si vedrà con il tempo. Con The Final Frontier il giudizio sembra ancora statico, è giudicato dai più un brutto album (io sono ancora dell'idea che contenga delle perle, seppur in un contenitore non del tutto riuscito). Con A Matter... siamo allo step successivo, la rivalutazione: quello che sembrava un album da sottobicchiere, inizia ad avere i suoi estimatori, anche tra chi un tempo lo aveva evitato come la peste. Adesso il giudizio su The Book Of Souls è generalmente tra l'entusiastico e il più che soddisfatto, ma ci vorranno anni prima di poterlo collocare veramente all'interno del lunghissimo percorso discografico di una band titanica come gli Iron Maiden.