Yes

Europe ti consiglio di prendere questi 4 a scatola chiusa:
-The Yes Album '71
-Fragile '71
-Close to the Edge '72
-Yessongs Live '73

Per il 5* poi posti quando ti sarai stancato di ascoltare questi,cioè mai..

 

grazie nino......

 

Io aggiungerei

Relayer, '76

Secondo me è bellissimo... così saresti apposto per il quinto eheheheh

Comunque secondo me ti conviene comprarli uno alla volta perché è impossibile digerirne 5 in una botta!

 

xche e' impossibile?cmq credo di prenderli insieme, fragile ero sicuro che me lo consigliavate

 

Magari prendili tutti insieme, però non ascoltarli tutti subito! Aspetta di digerirli un po' alla volta... Ascoltare distrattamente progressive rock vuol dire non ascoltarlo e te lo dico per esperienza personale. "Close To The Edge" l'ho comprato quando lavoravo in hotel e siccome non avevo mai tempo libero, lo lasciavo di sottofondo nella hall... Dopo un mese avevo recepito soltanto le melodie della title-track, senza fare caso più di tanto alle innumerevoli sfumature strumentali... In seguito l'ho ascoltato più e più volte (soprattutto attraverso le cuffie) e ne ho potuto apprezzare tutti gli aspetti...

Quando ascolto progressive rock, io mi chiudo in camera (nella speranza che nessuno osi disturbarmi) e mi sdraio sul letto con il libretto del disco in mano... Mi concentro e cerco di assorbere ogni istante di musica per catturarne sia l'atmosfera, sia gli aspetti più tecnici (cambi di tempo, di scala, soluzioni sonore innovative con sintetizzatori, moog, mellotron, overdubbing, l'abilità del batterista, le armonie dei cori magari a canone, l'inventiva del bassista, il significato delle pause e anche dei silenzi, e tutte quelle cose lì...). Secondo me il progressive rock deve essere affrontato esattamente come un concerto di musica classica: in silenzio, senza nessunissima distrazione e quindi come unica attività. Non a caso i Van Der Graaf Generator hanno suonato al conservatorio di Milano nel 2005...

Secondo me è impossibile cogliere la grandezza di album come i capolavori degli Yes senza dedicarci tempo e soprattutto grandissima concentrazione. Solo dopo avere interiorizzato le loro canzoni si può fare altrimenti e lasciarli come piacevole sottofondo...

Poi con gli Yes ancora ancora si riesce a ricevere qualcosa di gradevole anche se si è un po' distratti, ma già solo l'inizio della suite "Close To The Edge" diventerebbe quasi cacofonico e sarebbe un grande spreco...

Insomma, a volte ascoltare prog è un vero e proprio sacrificio, ma alla fine ne vale sempre la pena .


Non so se sei già appassionato degli altri gruppi progressive degli anni 70, ma se per caso non lo fossi ti consiglierei, piuttosto che chiuderti subito sugli Yes, di prendere, oltre a "Fragile" o "The Yes Album" o "Close To The Edge", gli album più significativi di gruppi come Gentle Giant, Van Der Graaf Generator, King Crimson, Camel e ELP. Secondo me con la varietà si possono apprezzare di più le singole band e rendere più chiare quelle sfumature che le rendono speciali e uniche nel loro genere...

In particolare io ti consiglierei di ascoltare da subito anche i primi lavori (ma non i primissimi) di Gentle Giant e Genesis, i miei gruppi prog preferiti (sono alfabeticamente fortunato eh? )...

 

ti ringrazio mover, gli yes sono proprio quello ke sto cercando in questo momento......

 

Io aggiungerei Drama, uno stranissimo ibrido tra gli Yes traditionali, gli Asia e... i Buggles di Video Killed the Radio Star. E poi come dimenticare Going for the One con il loro capolavoro Awaken.

Devo dire che sceglierne 5 e' difficile. Degli anni '70 tralascerei i primi due, carini, e Tormato, un disco sofferto e sotto la media. Per il resto, e' tutto materiale stellare.

 

OK, visto che ho suonato per diverso tempo in una Yes tribute band (tastiere) e ho dovuto approfondire il repertorio vi dico un po' la mia in maniera piu' dettagliata.

Periodo Banks (chit.) 1969-1970
Album: Yes e Time anda Word
Due album ancora molto anni '60 con influenze hippy e psichedeliche, ma con canzoni molto valide e dei cori gia' impressionanti. Da notare il secondo album con orchestra sinfonica.

Periodo Howe (chit.) e Kaye (tast.) 1971
Album: The Yes Album
E' uno dei miei dischi preferiti. Il sound anni '60 sparisce, le canzone sono gia' piu' complesse, senza arrivare alle grandi suite del periodo successivo, ma ogni pezzo qui e' un capolavoro, gli arrangiamenti e i cori sono complessi e impeccabili. Mi piace moltissimo l'insistenza sull'Hammond di Kaye, molto aggressivo in rapporto a Wakeman piu' a suo agio con i synth.

Periodo Wakeman (tast.) 1971/1973
Album: Fragile, Close to the Edge et Tales from Topographic Oceans
I primi due con Bruford sono il picco creativo degli Yes. A molti piace di piu' Fragile. Io lo trovo inferiore perche' riempito di troppi pezzi riempitivi con un solo musicista.
TFTO divide critica e fan. White sostituisce Bruford alla batteria e compone i pezzi migliori dell'album. Prolisso, un po' senza direzione, ma con comunque dei grandi momenti.

Periodo Moraz (tast.) 1974
Album: Relayer
Album ostico, dai suoni duri e bizzarri. Strutture deliranti e caotiche. Resta molto sottovalutato perche' di ascolto difficile.

Periodo solista 1975-1976
Gli Yes hanno sfornato album solisti per tutta la loro carriera, ma quelli usciti in questo periodo sono imperdibili. Raccomando in particolare Olias of Sunhillow di Andersson, Fish out of Water de Squire, Journey to the Center of the Earth et The Six Wives of Henry the VIII di Wakeman, ma ce ne sono tanti altri...

Periodo Wakeman II 1977-1979
Album: Going for the One e Tormato
Dopo il periodo di crisi precedente torna Wakeman e gli Yes sfornano Goin for the One, un album piu' rock e aggressivo con influence rinascimentali e la spettacolare suite Awaken. E' tra i miei preferiti. Segue il mediocre Tormato, scritto e registrato senza ispirazione, malgrado alcuni pezzi niente male. Delusi, Andersson e Wakeman abbandonano l'avventura

Periodo Buggles (1980)
Album: Drama
Per quanto possa sembrare incredibile, gli autori di Video Killed the Radio Star vengono reclutati dagli Yes. Geoff Downes (tast.) e Trevor Horn (vox!) aiutano a sfornare un album stranissimo ma molto valido. Un ibrido tra Yes, Buggles e i futuri Asia. Da non perdere per chi ama le tastiere anni '80, i vocoder e i testi futuristici alla Rockets.

Periodo Rabin (tutto!) 1983-1994
Album: 90125, Big Generator e Talk
I nuovi Yes sono trendy, hi-tech e superstars dell'arena rock anni '80. Tornano Andersson e Kaye, anche se Rabin si occupa di quasi tutto. A molti non piacciono. Per me 90125 e' uno dei dischi piu' belli degli anni '80. Le canzoni, in apparenza semplici, contengono dei giochi ritmici, formali e di arrangiamenti difficilissimi da realizzare. I cori poi sono stellari. Ancora oggi insuperati. Big Generator e' inferiore, con grandi momenti ma anche qualche cedimento. Talk, uscito in sordina, vale la pena di essere ascoltato. Rappresenta un Rabin con la voglia di scrievere delle suite in stile anni '70 con un suono hi-tech.

Periodo ABWH e Union 1989-1991
Album: Anderson Bruford Wakeman Howe e Union
Mentre gli Yes-West (quelli di Rabin) trionfano in America, i membri originari si riuniscono per dar vita ad un album spettacolare, pieno di suite, di tastiere, di cori complessi. ABWH e' un grande album con suoni per l'epoca moderni. Poi i conta fagioli delle case discografiche decidono di riunire le due formazioni su Union. L'album e'una catastrofe generalizzata, gli Yes ci suonano a malapena. Le tastiere di Wakeman sono sostituite alle sue spalle. Il tour pero', con otto Yes sul palco (Bruford, White, Squire, Rabin, Howe, Kaye, Wakeman, Anderson), e' un evento imperdibile.

Periodo Reunion 1995-oggi
Album: Keys to Ascension I & II, Open Your Eyes, The Ladder, Magnification
Iniziano le reunion, con Wakeman che va e viene come il postino. Per molti Keys to Ascension e' un classico, con suite interminabili, ma per me il songwriting e' un po' veloce, con sezioni incollate un po' a casaccio. Poi esce Open Your Eyes, scritto interamante da Squire e il nuovo Sherwood, con sound pop-rock alla 90125 che spiazza tutti i fans. Con The Ladder e Magnification, che usa un'orchestra sinfonica per la prima volta dai tempi del secondo album, c'e' un notevole ritorno alla qualita'. Due ottimi album di prog rock moderno con dei momenti abbastanza incazzati e una scrittura piu' organica e pensata.

 

fragile e' fantastico, ascoltarlo con le cuffie al buio poi e' qualcosa di inimmaginabile.....
grazie....

 

Crea delle atmosfere sognanti...è come se ti facesse fare un viaggio in un'epoca (anni '70?!?) che non c'è più...fa commuovere !!!!
Ed in Fragile è compresa la mia canzone preferita degli Yes (bhè anke You & I è stupenda) ovvero
HEART Of THE SUNRISE...quel basso prima della strofa, quella prima parte di cantato, l'assolo di piano...DAVVERO 110 e lode !!!

P.s.

Anke Drama pur avendo un sound diverso mantiene quella malinconia di fondo (e quell'articolazione delle canzoni) tipica di Fragile !!!

P.p.s.
Tales from Topographic Oceans
Credo che dovrò ascoltarlo meglio...sono 4 suite e ammetto di non averci (ma rimedierò) Mai dedicato troppo tempo

 

Premetto che Fragile resta un grande disco. Per me pero', contiene troppi pezzi solisti tappabuchi. A parte il pezzo solista di Howe (Mood fo a Day, credo) che e' magnifico, gli altri (We Are Heaven, Cans and Brahms, Schindleria Praematurus e Five Percent FOr Nothing) secondo me fanno soffrire un po' l'album. Per questo prefersico di molto The Yes Album con una scaletta solidissima e Close to the Edge, il piu' maturo di quel periodo.

Questo detto, Heart of the Sunrise, Roundabout e South Side of the Sky restano intoccabili.

 

Bhè anke LONG DISTANCE RUN AROUD....e poi davvero Heart Of The Sunrise per il sottoscritto rappresenta l'apice !!
Mood For A Day è stupenda...e Steve Howe è un GENIO, la passione che ci mette in quelle poche note è davvero immensa !!!

P.s.
A me Cans & Brahms piace

INVECE cosa ne pensate di Drama (per me stupendo) e 90125 (decisamente meno stupendo) ???

 

90125 per me è un grande album : certo siamo di fronte a degli Yes diversi , un'altra band che mantiene la classe, l'abilità strumentale e compositiva ma con fragile e close to the edge non ha nulla a che fare.
Il successivo Big Generator con la stessa formazione di 90125 lo trovo invece molto debole.

Drama non l'ho mai sentito ....ma rimedierò

 

Drama è stupendo. Un ibrido improbabile ma molto ben riuscito tra Yes, Asia e Buggles (!).

90125 va ascoltato senza pensare che siano gli Yes. Per me è l'album rock più ben prodotto e arrangiato di tutti gli anni '80. L'Hysteria degli Yes. Futuristico, con suoni e arrangiamenti vocali da brividi. Leave It è uno dei miei tre pezzi preferiti di tutti i tempi nel prog e nell'AOR. 90125 ha cambiato la mia vita di musicista quando lo scoprii nel 1989. Sono tastierista, e il metal chitarroso in quel periodo mi aveva un po' stufato.

 

Cosa ne pensate di Tales From Topographic Oceans....mi ci sto approcciando ora...mi sembra molto mastodontico e non riesco ancora ad avere un giudizioo...rispetto ad un compatto Fragile o Drama queste 4 canzoni da 20 minuti ti tengono impegnato un bel po' !!!