Ulcerate

Concordo assolutamente. Sarò al settimo-ottavo ascolto in pochi giorni e ho avuto la medesima sensazione.

 

Il nuovo album è la solita solfa. L'atmosfera è innegabile e ha dei suoni stupendi ma non sono capaci a scrivere una canzone; tensione, tensione, tensione, tensione e ancora tensione che però non sfocia mai in niente, non c'è una struttura, uno sviluppo che renda l'ascolto appagante o giustifichi minutaggi del genere.

 

Le canzoni le scrivono gli altri

 

ma ha anche dei difetti, anzi no

 

Io li ascoltavo perchè facevano cagare a chiunque. Ora che faccio?

 

^^^ prova Radio Italia, canale 70 del digitale terrestre.

 

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gli ulcerate sono riusciti a scrivere la colonna sonora di questo periodo
album spettacolare

 

Ti stai confondendo con i Tool.

 

:johncena:

 

Con loro ero rimasto a Destroyers of all, album che ai tempi avevo spesso nelle cuffiette. Non ascolto molto death metal, ma loro li avevo apprezzati particolarmente per la capacità di creare questa atmosfera così soffocante e oscura che ti crea nella mente un vero e proprio immaginario apocalittico. Hanno un concetto di violenza tutto loro, ti spazzano via ma sanno anche stupire per la qualità delle soluzioni che trovano, ben lontane dai cliché del genere.

Sono riuscito ad ascoltare il loro nuovo album e mi sembra che non abbiano perso assolutamente smalto. Ci vorrà ancora qualche ascolto per assimilarlo ma direi che il livello è sempre notevole.

 

Silenzio

 

Questo Stare Into Death and Be Still merita davvero. Quando è uscito ad aprile lo avevo messo da parte, era un periodo difficile e quest'anno in generale ho ascoltato davvero poca musica. L'ho ripreso in cuffia alcuni giorni fa e devo ammettere che è davvero bello. Non conosco la band, è il mio primo album degli Ulcerate. All'inizio ero un po' irritato dal costante muro di doppia cassa e dal suo suono troppo secco. Ritenevo che stonasse con l'evidente atmosfera opprimente e pensavo "rallenta un po', fai respirare il suono, fammi scendere un po' in questa melma nera, nell'oblio perfettamente raffigurato dalla copertina...". Poi, nella terza canzone (non a caso la title track) le cose hanno cominciato a farsi più dinamiche e varie, anche dal punto di vista ritmico. Ed ecco che la loro proposta sfiora una sorta di oscuro astrattismo sonoro, davvero bello (in relazione al quale non sento la necessità di sfogo, di eruzione in un riff memorabile, come lamentato da qualcuno). E la mente va, scende finalmente in quella melma nera. Sento echi dei migliori Gojira, quelli de L'Enfant Sauvage, di un metal estremo moderno, ma triste e colorato di nero. Con la differenza che gli Ulcerate sono decisamente più opprimenti, non lasciano alcuno spazio alla speranza. Forse il miglior album di metal estremo del 2020.

 

per me senza forse, probabilmente mio disco dell'anno in generale. Segnerà i prossimi anni, come fece everything is fire

 

Anche il nuovo Ep e Full dei Wake meritano parecchia attenzione. Siamo al death metal apocalittico ormai.