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Ulcerate

Discussione in 'Death Metal - GrindCore' iniziata da Hellbound, 24 Agosto 2009.

  1. Apeiron

    Apeiron
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    15 Maggio 2024



    Pezzo carismatico come sempre, di una violenza inaudita e al contempo assurdamente melodico per i loro standard. Forse anche troppo melodico, nel senso che a questo punto una certa monotonia dei riff pesa, cosa a cui prima non si faceva caso, immersi com'erano in un unico flusso di caos tellurico. Inoltre il pezzo mi sembra un po' disorganico.
    A parte ciò, talento sempre di livello superiore.
     
  2. ReignInBlood_1986

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    De la Coronilla y Azevedo

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    8 Giugno 2024

    Il nuovo album rilasciato in anteprima ufficiale su YouTube dall'etichetta
    Esce il 14

     
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  3. Apeiron

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    9 Giugno 2024

    Eh, ma che dire?
    Che è inferiore al precedente, questo si, togliamoci subito il sassolino dalla scarpa.
    Più che altro conferma quel che ho sempre sospettato, cioè che lo stile "dissonante" a volte sia una bella scusa per un songwriting piatto (tanto i riff sembrano tutti uguali, basta l'impatto). Puntare sulla melodia (peraltro tutt'altro che facile od orecchiabile) per gli Ulcerate è stato un po' come gettare le protezioni e lanciarsi a corpo nudo. Dimostrando che erano capaci di farlo e spingendosi ad uno step successivo.
    Detto ciò, qualche limitazione viene fuori, i riff ormai sono **quasi** memorizzabili, e di conseguenza la monotonia, la ripetizione eccessiva, oltre ad una composizione un pelo meccanica si sentono.
    Niente di grave. L'impatto, il "tocco", la potenza tragica ed apocalittica dei nostri sono sempre qui, ed è facile durante l'ascolto dimenticarsi dei limiti e lasciarsi trascinare da questo inferno senza speranza.
    Francamente, sarà che ascolto sempre più classica, ma negli ultimi tempi sono più esigente col metal, solo al black perdono certe ingenuità (anche perché il black ha un linguaggio che funziona perfettamente nel suo minimalismo). Gente come gli Ulcerate, che sanno mettere una tecnica di prima classe totalmente al servizio della musica, è rara. La stragrande maggioranza del rock si dibatte ancora nella contrapposizione puerile tecnica/"urgenza espressiva", segno che la maturità artistica non è stata raggiunta. Gli Ulcerate hanno un armamentario da paura, sanno usarlo e sanno perché usarlo. Questa è musica vera.
    Forse CTG potrebbe essere un "album di transizione". Sarebbe un bene che in futuro approfondissero la propria vena melodica e la propria ricerca compositiva. Potrebbero scalare vette ulteriori. Messo com'è, CTG (corredato peraltro di titolo e copertina non proprio brillanti) sembra un po' un episodio minore fra il precedente - perfettamente concluso nella sua brutalità appena potenziata dalla melodia - e questo, ipotetico, capolavoro futuro.
    Oppure potrebbe essere che gli Ulcerate abbiano già toccato l'apice. Ma non ci lamenteremmo comunque. I difetti di questo disco sono tutti relativi: preso in sé è una bomba che difficilmente altre band potrebbero permettersi. Uno stile tutto loro, alieno ai "sapori", alle linee direttrici che più o meno la maggior parte dei gruppi death eredita dai classici. Ormai gli Ulcerate sono fuori anche dal calderone "dissonant". Sono gli Ulcerate e basta. Grandissimi.

    EDIT:
    Ecco, ho riascoltato Stare Into Death And Stand Still, ed effettivamente ha qualcosa di superiore. È un flusso brutale, ottundente, quasi ipnotico di riff che si distinguono appena. Il riff non è importante in sé, come pure nei precedenti, è il flusso che ti travolge, ti distrugge. Al contempo, quel po' di melodia gli dona una sorta di atmosfera fatalista, una drammaticità rassegnata, non si limita ad aggredirti, ha una voce che dice "arrenditi, per te è finita"; ma con calma quasi compassata, non è una minaccia, è una constatazione di fatto. Poi punta di più su mid-tempo semplicemente eccelsi, una macchina schiacciasassi.
    Questo nuovo è meno organico, è più vicino al death comunemente inteso, i riff iniziano ad emergere sull'insieme, perciò suonano un pelo acerbi. C'è più "adrenalina" (ed io preferisco l'atmosfera). Forse il titolo cafone potrebbe essere un indizio del fatto che hanno fatto volutamente il loro disco "ignorante" (e ci sono riusciti, nel senso che nella sua brutalità è eccelso, anche se ignorante davvero non si può proprio dire. Ignorante rispetto ai loro standard).
    Tutto ciò mi fa propendere per la tesi "album di transizione", posto che sapranno migliorarsi sul fronte melodico-compositivo. Ma forse la profondità tragica di SIDSS potrebbe non tornare. Aveva del miracoloso.
     
    #228
    Ultima modifica: 9 Giugno 2024
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  4. damagedone

    damagedone
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    19 Giugno 2024

    CUTTING THE THROAT OF GOD

    Tanti passi avanti; finalmente le composizioni trovano un senso di compiutezza, ogni passaggio suona necessario e propedeutico mentre SIDABS, pur con le sue indubbie qualità, viveva più di sussulti circoscritti in un oceano di melassa dissonante. La differenza è evidente soprattutto nei momenti veloci che oltre ad essere più frequenti hanno una identità ben precisa ed emergono dal resto senza però suonare disorganici. Further Opening The Wounds e Transfiguring In And Out Of Worlds veramente da applausi, mai un calo di tensione nonostante i minutaggi sempre impegnativi.
    Produzione: suoni più aperti e meno compressi rispetto a Stare ma manca un po' di pavimento, la cassa in particolare non vibra come dovrebbe e il rullante suona sabbioso (nonostante a occuparsi del mix sia stato come sempre Merat)
     

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