Tristania

Vi assicuro che quello è il suo stile, più movimentato, rock. Lo era quando cantava nei concertini così come lo è oggi. Lo so, totalmente differente da Vibeke ma, evidentemente volevano questo.

Però si continua a aprlare di estetica e sinceramente dovrebbe importare meno della musica: dysphoria, hai ascoltato l'album?

 

mah, in sede live l'estetica (che è strettamente legata all'atmosfera) credo che sia importante. molto meno ovviamente nel booklet. aldilà che molti la considerino una scaricatrice di porto, c'è da dire che una delle peculiarità di vibeke era il carisma che sprizzava da pochissimi gesti. quindi per questo dico che il paragone, per chi lo vuole ancora fare, è impietoso. ma visto che non è neanche giusto fare un tale paragone si tira avanti senza problemi.

non è questo l'aspetto piu' importante. anche se, parte della fortuna dei tristania è derivata anche da questa presenza scenica. cosa che mary non è tenuta a fare, ripeto. non le si chiede questo. pero' in beyond the veil se non altro almeno cantare, invece che saltare qua e là facendo gestacci del "puppamelo" verso il pubblico. andiamo, la classe dei tristania non puo' essere diventata questa.

 

sì concordo. sia sull'accoglienza che su rubicon. da quello che mi dicono piacevole sorpresa.

 

in realtà ho accennato all'estetica molto di sfuggita, soffermandomi sul discorso presenza scenica (finendo per concordare con Ador).


Rubicon, no, non l'ho ancora ascoltato... ma a sto punto mi sento moralmente quasi obbligata ad ascoltarlo...

 

ma anche no...

 

Esatto. Per questo voglio che l'album venga ascoltato e si mettano un attimo da parte le valutazioni estetiche.

Tra l'altro aggiungiamo che una DEA come Anneke dal vivo è sempre stata strana, con movenze quasi imbarazzanti, però sempre DEA rimane(va).

 

l'elemento razzistico, almeno per me, non c'entra nulla... l'avrei criticata ugualmente se fosse stata modenese quanto me (anzi, anche un po' di più, conoscendomi).


la stangona islandese efebica avrebbe prodotto un uguale effetto "esotico"... ed ugualmente l'avrei criticata, se avesse avuto le stesse movenze e la stessa presenza scenica della Demurtas.


perché, come giustamente riportato da Ador... "c'è da dire che una delle peculiarità di vibeke era il carisma che sprizzava da pochissimi gesti". E per questo continuo ad adorarla, quasi 4 anni dopo il suo ritiro dai palcoscenici.

 

dipende... pour-parler utopico: un'Angela Gossow nei Tristania per esempio m'avrebbe fatta morire dalla curiosità

 

Secondo me ci sono troppi clichè, tipo che per essere una cantante gothic deve utilizzare solo toni acuti, avere la gonna di pizzo e sembrare dolce, spaurita, e sofferente. Ma dove sta scritto? La donna non può avere una voce più grave e decisa?

Posso capire che dispiaccia perdere ciò che aveva sempre contraddistinto il proprio gruppo preferito, che si preferisca quell'immaginario, ma finito lì. Mariangela ha la sua personalità e il suo percorso, sarebbe stata criticata altrettanto se fosse cambiata completamente. Penso anche che si, bisogna sapersi adattare alle più svariate condizioni per il bene comune, durante la propria vita, mentre si lavora e non; ma comunque il gruppo ha scelto lei.
Non a caso.... Avete notato come i brani di Illumination rendano molto di più con la sua voce? Nel disco le parti cantate da Vibeke secondo me sono molto sottotono, non sono efficaci.
Mary ha una voce senz'altro potente, capace di tenere bene suoni gravi e contemporaneamente in maniera dolce. E' spettacolare e come ho già detto, sa emozionare.


Visto che qualcuno ha tirato fuori il dubbio, voglio aggiungere che anche in Sardegna conosciamo il Romanticismo, la neve, i boschi, abbiamo misteri e leggende, le case delle fate(o streghe), maschere non proprio rassicuranti, le giostre medievali, culti antichi, castelli, cattedrali e cimiteri monumentali. Per la fiera dello stereotipo.
Ovviamente non è la sardità a rendere meno adatti.

Il mio parere sul disco:
Lo trovo molto carino, piacevole, un pò più rock in certe canzoni ma in un immaginario solito. E' un disco ben fatto.

 

quello che dici nella prima parte è ovvio. ma se una band da sempre è stata contraddistinta da un certo tipo di immagine, vorrai pure che i fan restino all'inizio un tantino disorientati. e tutto questo non significa ne' che la prima, ne' che la seconda proposta siano quelle piu' congeniali alla proposta musicale tout court.

ogni band con personalità ha un'atmosfera e una proposta visiva propria. cambiarla per volontà o per necessità ha i suoi pro e i suoi contro.
ma quando di base la musica è sempre di qualità, solo il tempo per abituarsi al cambiamento mette d'accordo tutti.

ps:
mi pare di aver letto qua sopra che per qualcuno i the gathering sono morti dopo anneke. non credo che sia vero. anzi, trovo the west pole la migliore sopresa dell'anno scorso, in relazione alle mie aspettative. l'idea di ritornare a un certo tipo di proposta musicale, affiancando a silje una bovio in grandissima forma, ha fatto capire che la grandissima classe della band di oss riesce a trasformare oro tutto quello che tocca. sono stati perfetti anche nella scelta della sostituta.
(per capirsi reputo the west pole superiore a home).

 

Ayò! Quoto tutto.
Ora verranno a dirci che non siamo credibili perchè "dalla Sardegna veniamo".

 

Hai letto male, ne io ne Vittorio abbiamo scritto contro gli attuali The Gathering. Anzi, sono sempre più convinto che Anneke abbia voluto fare un passo verso l'indipendenza quando non era in grado di farlo. I Gathering hanno perso molti fans, ma solo quelli superficiali che vedevano solo il fascino di Anneke, mentre quest'ultima ha perso una band grandiosa che non ha smesso di scrivere ottima musica. The West Pole lo trovo più che buono, di passaggio verso chissà cosa, un pò (per tornare IT) come Rubicon dei Tristania.