TM Cinema (Part II)

Ecco un pò di cinema impegnato

 

Wow, un altro progetto pregno di novità e originalità.

 

Sembra la preview di GTA VI

 

Joker ha vinto il Leone d'Oro

 

Chissà come mai lui tiene le mani proprio davanti alla patta :look:

 

Timidone!

 

Qualcuno lo ha visto questo?

Già il fatto che il chitarrista lavori in un mattatoio di renne e gli venga l'ispirazione per un riff quando
il posteriore di una renna rimane incastrato nel tritacarne...
ma ci sono diverse belle battute e trovate...

Peccato sia in filandese con sottotitoli...

Scusate se già postato, sarei curioso di sapere se esiste o se sia prevista
una versione doppiata in inglese o italiano (googlando non trovo nulla...)

 

Abbastanza deluso da C'era Una Volta a Hollywood
Sono un grande fan dello zio Quentin, come chiunque mi conosce sa bene, ma sinceramente sto film (che sarei comunque andato a vedere a scatola chiusa) secondo me è poco più che un'esibizione di film, serie tv, canzoni e macchine anni '60.
Dice, eh ma Tarantino lo ha sempre fatto! Vero, ma negli altri film diciamo che c'è sempre una storia che porta avanti il tutto, a volte banale, a volte più intrecciata, ma c'è quasi sempre, cosa che qui manca, perché in 2 ore e 40 io personalmente non ho trovato un filo conduttore preciso.
C'è solo un altro caso nel cinema di Tarantino dove sta cosa vien fuori, ed è Death Proof, che si basa su praticamente 2 mini episodi inframezzati dalle nerdate Tarantiniane che con la storia non hanno nulla a che fare. Solo che Death Proof durava un'ora e mezza, questo 2 e 40. Poi ovvio, le cose belle ci sono e si vede che c'è tanta passione dietro, ma secondo me per apprezzare Once Upon A Time in Hollywood, o si è nerd come Quentin, oppure lo si prende per quello che è: sfoggio di conoscenza cinematografica fine a sé stessa, pur con attori incredibili (e sì, l'ho visto doppiato e ne vale la pena anche così) e la solita grande regia, ma emozioni davvero pochine.
Pure il finale l'ho accolto con molte riserve, ma magari ne parlerò in spoiler più avanti, per ora dico che mi sa che la critica italiana, l'unica che aveva espresso dubbi su questo nuovo lavoro di Tarantino, forse c'aveva visto giusto.

 

100% d'accordo.
Film strano perché mi sono piaciuti la ricostruzione storica di quel mondo, la colonna sonora, molti degli "episodi" che lo compongono, la regia, la prova degli attori (sostanzialmente Pitt e DiCaprio, ottimi, il primo pure meglio del secondo. Poi sì, Margot Robbie sposami e tanti cuoricini per gli sguardi di Margaret Qualley, ma il film è praticamente Brad&Leo). Ma ho sentito anche io la mancanza in due ore e quaranta di un qualcosa che legasse tutte le parti dandomi un senso di compiutezza.
Dovrei riguardarlo (ma non mi invoglia a farlo sostanzialmente ) ma ora come ora più di 6.5 (o 7 considerando le cose positive) non me la sentirei di dargli. Mi manca Death Proof alla visione, ma di certo non metterei questo film sopra a tutti gli altri film di tarantino visti

 

Comunque:



PD

 

Sì però Margot Robbie non fa una minchia ma veramente una minchia per tutto il film

 

Sì purtroppo si vede pochino. In realtà qualsiasi altro che non sia Di Caprio o Pitt si vede pochino.

Inviato dal mio LG-H870 utilizzando Tapatalk

 

A me e' piaciuto,e non sono un suo grande fan,uno di quelli fissati insomma..però capisco possa non piacere.

 

Io Once upon a time in Hollywood da appassionato di Tarantino e di Cinema, l'ho apprezzato parecchio, l'ho trovato una divertentissima (ho riso davvero di gusto parecchie volte) favola sul cinema e un attore di serie B in declino e del suo fedele stuntman ma soprattutto amico (un Brad Pitt memorabile) e la loro vicenda personale che si incrocia con la drammatica vicenda di Sharon Tate e del fatto di cronaca che tutti conosciamo. E secondo me lo ha fatto in maniera diversa dal solito e si è soffermato di più sul lato "tenero" e "romantico" del ricordare una Hollywood in cui c'erano ancora i "divi". Secondo me con una seconda visione si apprezza di più. La sequenza dove il personaggio di Pitt visita il ranch della Manson Family è girato in maniera superba.
Forse l'unica cosa che divide e dividerà il pubblico è il finale, o lo si ama o lo si odia ma secondo me è in linea con il titolo del film e la sua natura di favola.

 

In spoiler 2 parole proprio sul finale, dove lo confronto anche con quello di film precedenti:

Spoiler

Il punto è che siamo al 4^film consecutivo di Quentin che ha lo stesso finale nella rappresentazione: caciarone, esagerato, parodistisco e che sbeffeggia i personaggi negativi di turno.
Ci sta, eh, ma dopo 4 film la cosa diventa troppo prevedibile e questo già si avvertiva un po' con The Hateful Eight, che però aveva una storia basata tutta sulla tensione all'interno di quella locanda e non poteva che finire in quel modo.
Allo stesso modo Django Unchained e Inglourious Basterds arrivano al massacro finale dopo una vicenda che a quel finale ti ci porta per mano e proprio nel film sui nazisti sta cosa è fatta proprio bene, perché è l'epilogo dove confluiscono le storia separate di Shoshanna e Aldo Raine.

In Once Upon a Time, oltre al fatto che il finale diventa completamente demenziale, e la cosa ci può anche stare, a questa fase ci si arriva senza un vero percorso, dopo una storia che non è che abbia raccontato chissà cosa, perché i 2 protagonisti caratterialmente quelli sono e quelli rimangono per tutto il film e la faccenda della Family è messa lì un po' a forza, secondo me.

Concordo comunque che l'unico punto di contatto nel film col finale, ovvero la visita al ranch di Cliff, è in assoluto la parte migliore della pellicola, con una tensione che monta sempre di più, fino al "niente di fatto", che però lascia comunque soddisfatti della visione...inoltre è anche forse l'unico momento in cui Tarantino la smette di masturbarsi sulle citazioni e ti fa vedere qualcosa su cui puoi costruire una storia e far provare qualcosa agli spettatori (poi nella tv passa comunque qualcosa di quel periodo, che è una citazione ovviamente, ma non è invasiva).

Quindi sì, finale che ha un senso, ma che è ormai diventato un meccanismo troppo prevedibile e che avrebbe bisogno di una rinfrescata.