The Gathering

Oggi per la prima volta ho ascoltato il live semi-acustico Sleepy buildings..che dire sinceramente non mi aspettavo risultasse così ben fatto!
Uno show veramente ottimo costruito appositamente attorno ad Anneke..strumenti più silenti e in disparte..e totale spazio alla voce di Anneke..che sfodera una prova magistrale..una voce così dolce, suadente, malinconica, ipnotica...davvero da brivido. Sono veramente schiavo di canzoni come travel e saturnine!
mi domando sempre di più come riusciranno a sostituirla degnamente.

 

"Sleepy Buildings" è uno degli album piu belli che io abbia mai ascoltato.

 

A proposito...Il loro sito è stato aggiornato ma loro dicono di non sapere ancora quale direzione prenderà la loro musica

 

Non c'è fretta. E' una decisione decisamente difficile ed hanno, sino ad ora, ricevuto quasi 200 provini. Intanto le pre-vendite del nuovo DVD sono andate a gonfie vele.

Ho ascoltato l'album di Anneke ed è carino, nulla di speciale. Si sente la mancanza di un songwriting maturo e raffinato come quello dei Gathering.

Spero non succeda lo stesso con i Gathering e quella che sarà la nuova cantante.

 

Allora il lavoro degli Agua De Annique non è granche?

 

Son solo al secondo (però 4 brani già si conoscevano) ascolto, però manca la scintilla giusta. Per quanto possa stimare tutto ciò che ha fatto Anneke, non mi va di promuovere il suo album. Brani carini/belli ce ne sono, ma non si va oltre.

 

Beh, magari col tempo...

 

ecco appunto...il problema e' proprio quello...

era rimasta solo la sua voce...gli ultimi album erano sciapi...vuoti...a parte Souvenirs che si salvava ancora...

l'ultimo Home...era freddissimo...

e l'acustico...non ha arrangiamenti...c'e' solo la voce...

non la sostituiranno mai...e soprattutto non ne troveranno un'altra...

spero solo che si sciolgano...e non sfornino tonnellate di prodotti di basso valore...solamente per sfruttare il nome...

non ho ancora ascoltato il solista di lei...

ma provvedero' al piu' presto...sono curioso...

 

Sfruttare il nome? Forse dimentichi che Anneke non ha fondato i Gathering e i Gathering non erano solo Anneke. Prova ad ascoltare il solista e dimmi se senti la mancanza di qualcosa, poi ne riparliamo.

Gli ultimi album erano sciapi, Home, poi? Poi prima ci sta Souvenirs.
Sleepy non ha arrangiamenti?
Che album hai ascoltato se è stato tutto riarrangiato? E' semi-acustico è logico che spicca maggiormente la voce, ma non notare le finezze in pezzi dal passato gothic come Mirror Waters o Like Fountains, mi fa pensare.

Sicuramente trovare una sostituta sarà difficile, ma non impossibile. Oltre la fatto che già ai tempi di Almost a dance furono dati per morti e poi sapete cosa sucesse. Io, prima di darli per morti, aspetterei l'uscita di un nuovo album, poi si giudica. Ma è scocciante leggere post del genere quando i veri compositori erano altri e non Anneke (che rimane una grande).

 

certo...che non era un vero compositore...

e quindi?

io di solito la penso come te...

ma in questo caso....no...

la sua voce era il fulcro della band...purtroppo...oserei dire..perche' di norma mi sta' sui maroni sta' cosa che il cantante e' la base del suono di una band...

io adoro HOW TO MEASURE A PLANET ad esempio...proprio perche' le idee sono basilari...e la voce le arricchisce solamente..

ma con gli ultimi lavori(eccettuato appunto forse SOUVENIRS...) il songwriting e' diventato piu' banale.... e cosi' gli arrangiamenti..

per quanto riguarda l'acustico....gli arrangiamenti sono basiei...sembra un unplugged....l'eletronica era un punto forza delle atmosfere degli ultimi lavori della band....ed e' ovvio che in sleepy non ci sia....

comunque...detto questo..ad averne di bands cosi'..

gli auguro di trovare una sostituta degna..

 

Completamente in disaccordo sugli attributi che Dimensionidol attribuisce a "Sleepy Buildings"...Questa è la mia recensione scritta qualche mese fa, sueprfluo dire che sono ancora dello stesso parere:


"Molti fan stanno ancora aspettando un nuovo "Mandylion", un ritorno al doom atmosferico di un tempo, per mostrare a tutte le band che dal loro masterpiece traggono tutt'oggi ispirazione, l'estrema superiorità dei maestri.
Ma questo rimane e rimarrà un semplice desiderio di ascoltatori nostalgici; la parola d'ordine nella discografia dei The Gathering (indubbiamente una delle più grandi realtà musicali al giorno d'oggi in circolazione ed attiva da quasi vent'anni) è sempre stata evoluzione, tant'è che oggi non possiamo più in alcun modo etichettare la proposta del quintetto olandese, tanti sono i territori che essa va a solcare. Quante sono le band che vantano un approccio compositivo che trascende qualsiasi restrizione imposto dalle necessità di una classificazione? Purtroppo, al giorno d'oggi ne restano veramente poche. Loro sono autori di un'arte per palati fini, è chiaro, ma sanno tuttavia soddisfare chiunque: dai patiti del progressive ai fan del rock psichedelico, dagli amanti del gothic a coloro che adorano Radiohead e Muse; ma sono sicuro che anche gli appassionati del jazz, dell'elettronica e del pop più sofisticato troveranno pane per i propri denti nelle loro ultime pubblicazioni. Ci vuole coraggio per portare avanti questa linea di pensiero, quest'attitudine così open-minded, e la bella Anneke Van Giersbergen e la sua band hanno dimostrato di averne in quantità illimitate, rilasciando negli ultimi anni numerosi album, capolavori su capolavori, ognuno sempre diverso dal precedente.

Nel 2004 si decide d'immortalare la dimensione live di un tour sospeso tra l'intimità di un concerto acustico e la psichedelia apportata dall'uso quasi minimale di componenti elettroniche, con il fantastico "Sleepy buildings - A semi acoustic evening" (forse il più bel disco all'interno della mia collezione). Registrato durante le due date tenute nel 2003 al Lux Theatre di Nijmegen, in Olanda, l'album contiene più di un'ora di raffinate rivisitazioni di brani estrapolati qua e là da tutta la discografia della band (non sono stati esclusi nemmeno i primi due album "Always" e "Almost a dance", nei quali Anneke non era ancora presente), ad esclusione di "Souvenirs", pubblicato soltanto un anno prima dalla Psychonaut Records. Dietro a questa scelta penalizzante troviamo la casa discografica di un tempo, la Century Media (con questo disco la band olandese chiuderà definitivamente i rapporti con la label, sempre più propensa ad intromissioni musicali e comportamenti da major). In ogni caso, nulla può inficiare la qualità assoluta di questo prodotto, testimone di una dimensione sonora talmente congeniale a questi musicisti da elevarli allo status di divinità della musica contemporanea.

Il magnifico excursus sonoro del disco ha inizio con "Locked away", tutta sorretta dalla chitarra acustica (per l'occasione impugnata dalla stessa Anneke) e resa quasi inquietante dai rintocchi di pianoforte nel finale. Tra gli episodi meglio riusciti mi permetto di citare il secondo ed il terzo brano, ovvero "Amity" e "Saturnine", incantevoli e cariche di un pathos maggiore rispetto a quello che le animava in "If_Then_Else" (grazie al minimalismo che le riveste tutto si fa più diretto, toccante, intenso). "The mirror waters", sospesa tra jazz, rock psichedelico ed ethereal gothic, sembra estrapolata da uno dei loro ultimi album, ed invece appartiene ad un glorioso e lontano passato. I suoni si fanno spaziali e futuristici con "Red is a slow colour", e poi un semplicissimo ma gioioso giro di piano ci introduce in quello che è l'inedito che dà il titolo all'album, tutto costruito sulle briose note dei tasti d'avorio e sull'ennesima superba performance di Anneke. La chitarra elettrica irrompe in "Travel", lunga composizione nella quale echeggiano i Pink Floyd, estrapolata dal controverso "How to measure a planet", per lasciare poi spazio alla malinconia di "Shrink" e di "In motion part II", rispettivamente prese da "Nighttime birds" e "Mandylion". Segue una nuova versione della vecchia "Stonegarden", nella quale si sente limpidamente un approccio compositivo ancora legato agli standard metallici, ma minuziosamente rivisitati in chiave acustica e minimal.
"My electricity" è delicata ed avvolge le membra, le corde dell'anima vibrano, gli occhi lacrimano. Ma ecco arrivare "Eleanor", una delle canzoni più famose ed apprezzate dai fan, la quale è forse l'unica a perdere mordente rispetto all'originale (questa versione è più pacata e meno evocativa, ma è da segnalare un superbo arrangiamento pianistico, non presente in quella incisa per "Mandylion"). "Marooned", un brano stavolta sorretto da basso e batteria, molto minimali ma dall'impatto di indubbia efficacia, ci sospende nuovamente tra ambientazioni liquide e reminiscenze prog. A chiudere in bellezza ci pensa "Like fountains", momento gotico per eccellenza del platter. La sua commuovente rassegnazione e quel disarmante velo di tristezza che la riveste rimarranno impressi per sempre, come un marchio indelebile, nella memoria dell'ascoltatore.

Ognuna delle quindici canzoni in scaletta esalta gli effusivi arrangiamenti di tastiera, la delicatezza del pianoforte, l'eufonia della chitarra acustica, il calore avvolgente della sezione ritmica, nonché la stupenda voce di Anneke, ineccepibile a livello tecnico, autrice di variazioni da brivido e di momenti intimistici dove tutto diventa rarefatto ed impalpabile, di attimi d'intensità che con garbo pervadono il cuore, commuovono l'anima. Un brivido costante, una sincerità emotiva che li distingue da semplici musicisti ed artisti dell'ultima ora. E l'ammirevole e perpetuo silenzio del pubblico durante l'esibizione non è che la più disarmante dimostrazione di quanto i The Gathering siano in grado di immobilizzare il corpo dell'ascoltatore, per mettere in moto i motori dell'anima, libera di viaggiare protesa verso l'infinito. Keats affermava convinto: "A thing of beauty is a joy forever". Beh, se avesse ascoltato questo capolavoro, avrebbe sicuramente avuto un motivo in più per crederlo."

 

CHe gli ultimi album siano inferiori ai loro capolavori questo è certo però non sono assolutamente banali..io trovo home valido, tanto quanto souvenirs..è questione di ascolti..certo i livelli inarrivabili di dischi come Mandilyon e How to measure a planet? sono impossibili da ripetere però se non altro va dato il merito a questo gruppo di aver sempre osato e di non essersi mai adagiato sugli allori..hanno mantenuto una costante e raffinata ricerca sonora e una personalità ben rara nei gruppi odierni...sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno ora senza LA Voce per eccellenza.

Sleepy buildings credo sia normale possa suonare come un unplugged dato che è proprio semiacustico..per cui l'elettronica è mooolto diminuita..lascia spazio al lavoro delle chitarre acustiche e del piano in gran parte..poi al resto ci pensa la voce di Anneke..non è certo un male se è lei la protagonista..d'altronde basta sentire il disco per capire cosa significa avere una cantante del genere!

 

penso che i TG siano tutt'altro che finiti. Certo Anneke è unica, ma non era solo lei l'anima della band.

il cd degli Ada è carino, ma diamole tempo per sfornare qualcosa di veramente all'altezza del suo talento.

certo, sostituirla sarà difficile, ma i TG sono sempre andati contro i clichè, penso troveranno un nuovo stile totalmente differente - e i loro veri fans ne sono abituati e ben contenti.

secondo me, forse l'unica che può veramente sostituire Anneke è Kari Rueslatten, ma credo che questa sia fantascienza purtroppo...

 

Ma la scelta non può basarsi solo sulle uscite future...perchè il problema che si ripropone in casi come questi è più che altro la dimensione Live del gruppo.

Non potranno certo suonare solo pezzi dei nuovi album dal vivo..dovranno trovare una cantante in grade di interpretare anche i pezzi che cantava Anneke...non dico un clone ma comunque una cantante che riesca a non stravolgerli rendendoli quasi irriconoscibili come sta già succedendo in qualche altro gruppo con cantanti femminili.

 

Non so, se il gruppo ragiona in questo modo, credo rimanga schiavo del suo passato e dei suoi fans. Proprio questo è un aspetto che ha reso unici, o quasi, i Gathering: fregarsene altamente. Infatti non vogliono un clone di Anneke e nessuna voce da opera. Vogliono trovare nuove strade e chissà non gli riesca di stupirci ancora.

Ti faccio un esempio: pensa al periodo del dopo Almost a dance. Chiunque gli avrebbe consigliato di cercare una voce growl e una femminile da contraporgli (e questo stavano facendo), poi scoprono Anneke e puntano tutto su di lei. Immaginati il casino che si sarebbe scatenato sui vari forum "per me son finiti", "solo una voce femminile è impossibile", "I Gathering son morti" etc. etc.
Un pò come sul thread dei Tristania.
Invece loro continuarono per la loro strada e la storia è conosciuta.

Qundi mi e vi chiedo: è meglio rimanre ancorati al passato per non scontentare i fans ed essere sicuri di piacere? Oppure puntare su qualcosa di nuovo che sproni il gruppo a trovare nuove soluzioni e magari riesca a dare qualche sberla ai fans?

Io scelgo la seconda!

p.s. logicamente non è una certezza che le cose vadano sempre bene.