Tastiera (varie)

per la classica tieni conto che su quella cifra non trovi tastiere a 88 o 76/73 tasti, tipicamente 61 o meno.

la x50 per musica classica è un po' un azzardo, i suoni di piano sono abbastanza mediocri, e la meccanica della tastiera è una delle peggiori mai viste. mentre sicuramente puo' essere valida per le parti di synth (anche se non proprio friendly da programmare). di contro la MM6 non permette praticamente nessun tipo di editing sulle patch.

con 600 euro darei un occhio anche al Juno-d limited edition con un buon campione di piano (anche se i tasti sono un po' piu' corti di quelli standard) oppure dai un'occhio ad alcune macchine usate come yamaha Mo6 o motif prima serie o ES, roland juno g. lato korg potresti alzare il budget e prendere una M50 oppure puntare a una Tr i cui prezzi sono in discesa (anche se i suoni non sono eccezionali, molto meglio la M50). altrimenti puntare a qualcosa come un sonic cell o un microX o kurzweill K2000R da affiancare a una master

 

Guarda, io studio musica classica ogni giorno, e ormai ho capito che se vuoi studiare musica classica, poche teghe, ti devi prendere un pianoforte. Punto.
Al limite limite limite, una soluzione potrebbe essere un digital piano che simuli almeno il suono del piano (perchè la sensibilità del tasto è impossibile da riprodurre fedelmente), però se vuoi passare da Mozart, ai COB, ai Dream Theater, un digital piano non ti serve proprio a niente.
Per poter avere il massimo della versatilità, ti servirebbe una Workstation, ma qui il prezzo si impenna, e con 600 euro non ti prendi niente di buono e nuovo.
L'unica sarebbe andare su un buon usato, o della Korg o della Yamaha (i modelli sono quelli che ha giustamente indicato progInside); mi viene in mente ad esempio una possibile korg Triton Le, o una TR, oppure le prime Motif. Tieni da conto una cosa; nella riproduzione fedeli dei suoni acustici DI NORMA (e quindi non è una legge, ma una tendenza) la Yamaha batte nettamente la Korg, ma probabilmente quest'ultima la spunta di più su quelli "sintetizzati".

 

infatti, ma anche rimanendo nell'ambito tastiere digital purpose ho solo fatto notare che la x50 è il peggio che esista per la classica (ma non solo) avendo un action orribile, sulla stessa cifra ci sono rompler con una risposta nettamente migliore. tra korg e yamaha la differenza ormai è molto meno evidente sulle nuove uscite, su prodotti piu' vecchi in effetti per piani, guitars, brass yamaha è meglio, sugli archi preferisco korg da sempre.

 

Hai ragione! Ho semplicemente proposto la Korg X50 perchè è abbordabile economicamente: di fatto il prezzo oscilla tra i 600-700 euro, come aveva richiesto Ricky!

 

Grazie tante dell'interessamento,davvero!
Ieri ci ho messo le mani per la prima volta,e l'impressione è stata più che buona!
La musica la sapevo leggere fino a qualche anno fa,alle scuole medie,saranno passati circa 6 anni,e ricordo giusto giusto mi sol si re fa-fa la do mi(note sulle linee e sugli spazi).
La cosa che mi conforta è che ho trovato un libro Che si intitola "Corso rapido per suonare la tastiera anche senza conoscere la musica",scritto da due diplomati al conservatorio.Almeno sai tu ,o altri,dove trovare qualche spartito di pezzi quali ad esempio Take the time dei Dream theater o la titletrack di Awaking the centuries degli HAggard?
Quest'ultima ieri me la feci da me,ma solo della prima parte dell'assolo iniziale:se ne sapete qualcosa accetto consigli!

 

Mmm allora, se posso permettermi...
I libri del tipo "imparare a suonare in 10 semplici lezioni saltando anni di pratica" in media mi ispirano poca fiducia...sarà che mi sono fatto il mazzo per anni sul pianoforte prima di toccare una tastiera
Scherzi a parte, le cose che ti posso consigliare sono
1) prendere lezioni, almeno all'inizio...in questo modo avrai una impostazione tecnica di base (posizione della mano del polso e del corpo, fondamenti di solfeggio - ovvero come leggere la musica, le pause, gli accenti etc)
2) comprare qlk libro di tecnica base (scale, esercizi tecnici per i principianti) in questo modo ti alleni alla lettura e ti sciogli un po'
E' molto importante la tecnica di base perchè 1 ti dà una impostazione che se non la prendi all'inizio, correggerla col tempo è durissimo e 2 ti mette al riparo da problemi di tendiniti etc

Per quanto riguarda spartiti di pezzi etc, io personalmente uso GuitarPro..è un programma che ti permette di aprire dei file che contengono le partiture di molti strumenti, e parecchie volte ci trovi anche gli assoli e le parti di tastiera, non solo quelle di chitarra. Le partiture che trovi sono amatoriali ovviamente, per cui contengono errori, ma sono una buona base dalla quale partire...ovviamente poi la cosa migliore da fare è mettersi ad ascoltare il brano con attenzione (e qui l'esperienza che ti farai col tempo è fondamentale) ed integrare le partiture che troverai con quello che troverai ad orecchio e magari aggiungendo di tuo gusto
Cmq fossi in te me la prenderei un po' con calma per questo...partire da un livello quasi zero e cercare di fare direttamente i soli dei DT potrebbe rivelarsi estremamente difficile...

Dal canto mio vado a crogiolarmi un po' nel fatto che ho scoperto che riesco a fare i soli dei sonata arctica senza grandissimi problemi:P

 

QUOTO dalla A alla Z!
Tyler mi ha levato letteralmente le parole di bocca, stavo per scrivere esattamente le stesse identiche cose! Younmetal, segui per filo e per segno quello che ha scritto Tyler come se fosse la tua Bibbia!

[piccolo riassunto delle mie prime esperienze musicali, a scopo esemplificativo]

Pensa che io iniziai tanto tanto tempo fa a mettere per la prima volta le dita su una tastiera, da puro autodidatta (senza cioè neanche vedere video lessons, nè consultare manuali o metodi di apprendimento); un'esperienza bellissima, perchè posso ora dire che la musica l'ho scoperta da solo, e, senza neanche rifarmi a qualche mito, a qualche idolo, ho iniziato a suonare la tastiera solo perchè mi piaceva "quella strana macchinetta che faceva uscire misteriosamente suoni", insomma la consideravo al pari di un giocattolo! Dopo 2 anni, non so come ho fatto (date le condizioni sopraelencate), sono riuscito ad entrare al conservatorio, e sai cos'è successo? Ho dovuto riiniziare totalmente da zero, mi sono costruito la tecnica, ho modificato la posizione delle mani, e soprattutto la diteggiatura, che nel periodo da autodidatta puro era totalmente sballata!
Adesso, ormai al settimo anno in cui sono al conservatorio, posso dire che per iniziare un insegnante è fondamentale!

[fine del piccolo riassunto delle mie prime esperienze musicali, a scopo esemplificativo]

 

Complimenti! Io invece al conservatorio sono solo andato a fare gli esami (quarto e compimento inferiore), poi ho continuato a studiare ma senza dare esami per questioni di tempo, non ce la facevo a prepararli...e devo dire che per certi versi la cosa mi dispiace un po'...il punto è che all'epoca avevo pochissimo tempo e quel poco dovevo passarlo a studiare solo le cose per l'esame e stavo iniziando ad odiarlo...per cui la scelta era tra lasciare gli esami o smettere di suonare...e ho preferito la prima
Da allora ho fatto sia i programmi di base (prima di lasciare le lezioni causa cambio città per lavoro stavo facendo il concerto italiano...che tra l'altro mi piace davvero un casino) sia cose per il mio gusto personale (su tutte la rapsodia in blu...dio mio che sbattimento quel pezzo, ma cacchio se ne vale la pena!!!!)
Ora ho ripreso a studiare per conto mio armonizzazione del canto (dal Longo che mi aveva prestato il mio maestro) e per ora ci sto buttando l'anima per recuperare i concetti di base che mi mancano di teoria (ovvero i canoni per armonizzare un basso etc)


Piccolo OT ma non troppo...ho sentito che sarà Allevi a dirigere il concerto di Capodanno...mah...a voi piace?

 

No, Allevi dirigerà il concerto di Natale al Senato, anzi, è meglio dire "ha diretto", perchè è finito appena da mezzora!
Il concerto di capodanno, quello di Vienna, sarà diretto nientepopodimeno che da Daniel Baremboim, pianista e direttore d'orchestra che io ammiro moltissimo!

Per quanto riguarda Allevi, io lo ammiro per quanto riguarda la sua carriera; è molto molto molto difficile per un pianista raggiungere la fama che ha conquistato lui! Sotto il profilo strettamente musicale ho da ridire, infatti secondo me è un po' troppo sottovalutato, e comunque in generale non è che mi vada a genio la sua musica! Sì, è bella, carina, ma non di più.

 

Azz me lo sono perso allora
Figo Baremboim!!
Per quanto riguarda Allevi..mm..la sua carriera e quello che sta facendo per avvicinare molti giovani alla musica classica è ammirevole sicuramente, poi ho sentito un po' di sue interviste e mi fa molta simpatia devo dire..incarna molto l'idea di musicista che vive nel suo mondo fatto dalla sua musica
Sottovalutato non saprei..non credo di essere d'accordo in effetti..a parte poche cose lo trovo un pochino "ingenuo" nelle sue composizioni, specie l'ultimo disco, quello orchestrato...non so, parafrasando un mio amico "secondo me pecca di eccessiva simmetria armonica"...insomma lo ammiro per quello che sta facendo, ma come pianista e compositore preferisco ben altro...

 

tutto giusto e corretto .. ma scontato come è normalmente scontata l'arte musicale di pianisti/tastieristi provenienti dal mondo classico.
ti sei dimenticato l'ingrediente fondamentale, la curiosità: quel sano e puro spingersi oltre, quel voler sperimentare ed annotare come le tensioni cambiano i colori e le atmosfere in gioco .. quel voler metter del proprio in ciò che si sta suonando.

va benissimo iniziare a familiarizzare con la tecnica, fondamentale sia chiaro, ma attenzione ad avere ben chiare le proprie idee anche su che tipo di sbocco armonico si vorrà intraprendere.

l'ho sempre detto, e lo ripeterò ad-eternum credo: x me è inammissibile che un pianista/tastierista (che poi si traduce nel più generale, "un musicista") non sappia arrangiare una linea solista (anche tonale sia chiaro, non mi riferisco x forza al modale) o produrre dei movimenti a più voci che siano coerenti tra loro.

quindi, io consiglio di iniziare fin da subito a chiedersi "dove voglio portare la mia musica? fino a che livello intendo spingermi nella conoscenza dell'armonia? ..mi accontento del saper riprodurre alla meno peggio qualche sonatina bachiana, oppure cerco anche di capire come mai l'autore ha usato quelle note e quelle tensioni in quel punto?!"

 

giustissimo, e per certi versi hai ragione nel dire che la mia è la classica impostazione del pianista di formazione classica...ma non dimenticare che stiamo parlando a qualcuno che sta muovendo i primi passi...la curiosità l'ha ampiamente dimostrata nei suoi discorsi, ma iniziare a chiedersi ora i suoi perchè armonici, le sue idee musicali e quale sia il suo stile mi sa che lo farebbe solo avvilire (o almeno, io mi sarei sentito avvilito all'epoca)
Che poi voglia diventare il migliore esecutore al mondo di Bach o inventare un nuovo moog che si confaccia alle sue idee musicali è un altro discorso molto di là da venire..le idee te le fai maturando, credo. come anche il capire ciò che si suona. spesso ho sentito ragazzini suonare brani anche importanti come il gran valzer brillante di chopin correttamente, ma eseguirlo come si esegue una sonatina di clementi...ovvero senza la più pallida idea di cosa significasse quello che suonavano. Ci vuole il tempo di maturare, di capire e di vivere la musica. Sacrosanto, altrimenti non sei nè un pianista nè un musicista nè un esecutore...ma appunto, ci vuole il tempo per quello...
E poi l'uno non esclude l'altro...glenn gould è stato il più grande esecutore di bach, ma al tempo stesso è stato moooolto più di quello, no?

 

diciamo che una guida (leggi maestro) a 360° (il che normalmente si traduce in una figura ben lontana dai conservatori) è indispensabile per chi muove i suoi primi passi nello studio musicale.

negli anni passati a studiare pianoforte, questo l'ho imparato sulla mia pelle purtroppo: gli insegnanti classici van bene x acquisire la corretta tecnica esecutiva, ma null'altro di più!

so che non è certo semplice trovare figure del genere nella didattica, ma son altrettanto sicuro che nelle accademie esistano insegnanti "fuori dagli schemi" (es. su tutti, il maestro fabio di cocco) che sicuramente sanno tirar fuori dei musicisti ben lontani dai "burattini ben ammaestrati"!

 

quoto anche le virgole

 

assolutamente d'accordo...quoto in pieno