Soundgarden

Comunque black hole sun è un brano pazzesco.
Davvero siamo ai livelli di certe genialate dei Beatles (strawberry fields forever?)
Melodia e armonia originalissime,non certo il solito giro pop/rock/blues etc...
I soundgarden tra l'altro sperimentavano parecchio con accordature alternative e strane dissonanze (altro che poco tecnici,direi diversamente tecnici,geniali insomma)

 

Su Superunknown e su Down on the Upside secondo me hanno dato il meglio dal punto di vista creativo. Hanno smussato qualche spigolo rispetto agli esordi, ma senza scendere troppo nel "facile".

 

Impressionante, anche se forse cantando così in alto si è un po' rovinato la voce ma comunque raggiungeva vette quasi halfordiane

 

Toh i Nickelback agli esordi!

 

Ma solo per me invece questi acuti fan letteralmente cacare?

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Nella scena grunge anni '90 non c'erano musicisti di talento.... Ma prima di scrivere cose simili vi siete mai chiesti, ad esempio, per quale motivo un batterista come Matt Cameron (batterista dei Soundgarden e dei Temple of the Dog, da diversi anni anche nei Pearl Jam) sia stato invitato a partecipare al concerto in memoria di Buddy Rich? Le avete mai prese in mano due bacchette e avete analizzato il suo drumming su Badmotorfinger?

 

O tipo qui

 

Cornell è stato un pò un Robert Plant vitaminizzato, per impostazione e natura di voce non poteva avere gli acuti alla Gillan o alla Halford. Come il miticoscreamerdatuttilodato Plant tra l'altro. Nei primi anni più "metallari" ai Soundgarden si cimentava (abbastanza bene) con le note molto alte ma si sentiva che sforzava un pò. Ciò non toglie che obiettivamente sia stato un grandissimo cantante, potente, versatile e comunque dagli acuti migliori di tanti altre icone hard 'n' heavy. Se poi, ripeto, vogliamo parlare di screamer assoluti allora i nomi sono altri.

Ma il confronto era con i Nickelback non con i Priest di Sad Wings of Destiny

 

Mysterious Photo Used as Cover for Soundgarden's 'Superunknown' Finally Unveiled in Full

 

recensione pubblicata su Metal Shock, anno 1991.

 

Grande Textures! Quanti ricordi con quest'album dei Soundgarden. Non ho mai amato alcun gruppo di Seattle (ero un defender inconsapevole, prima ancora di iniziare ad ascoltare heavy metal) ma le recensioni che pubblichi mi fanno tornare ai tempi della mia adolescenza, e quindi la lacrimuccia virtuale scappa.

 

Quell'album è spettacolare. Il mio preferito della scena di Seattle. Trovo alcuni paragoni fatti dal recensore un po' fuori luogo. La descrizione delle singole tracce è decisamente più puntuale.

 

Neppure citate Slaves&Bulldozers e Jesus Christ Pose

 

Comunque è incredibile come i primi lavori dei Soundgarden risuonino veramente "Metal" ascoltati oggi.

 

Una lacrimuccia per Chris.