Saxon

Siamo in due. Battle cry piace un freco anche a me. Non sai la gioia quando ho visto che l'avevano scelta fra le loro canzoni da omaggiare di un rifacimento nel loro Unplugged and strong up.

 

Io mi ricordo un'intervista dei cynic dove dicevano che decisero di sciogliersi sopratutto dopo un tour di spalla ai cannibalismo, dove furono accolti malissimo, stesso per i pestilence che presero non poche critiche per spheres dalla critica e fan, detto questo sempre da giornalai ho sentito definire Nostradamus dei judas su una recensione cartacea meglio di quanti hanno fatto i queensryche con operation mindcrime e non solo meglio di quanto hanno fatto i Pink Floyd con dark Side of the Moon, giusto per ricordare una volta in più, che recensori chiamati non a ragione giornalisti, sono niente più e niente meno che degli ascoltatori come noi e per quanto possano sforzarsi di cercare di essere più obbiettivi possibili saranno sempre e comunque condizionati dal loro gusto

 

Mi spiace contraddirti, ma la risposta è sì. Lo può fare ed è in grado di farlo perchè è il suo mestiere. Perchè è un professionista, al di là del fatto che le cantonate le può prendere anche lui, che dedica tempo ad approfondire la conoscenza della materia, in questo caso un genere musicale, e a contestualizzarne i contenuti. E soprattutto perchè il suo non è un approccio da fan di questo o quello, ma è più "freddo", distaccato e "scientifico" di quello che potremmo avere noi, semplici ascoltatori e utenti di un forum.
Non ha la verità in tasca, questo è certo; e infatti si può essere o meno d'accordo con quello che scrive. Ma il suo parere avrà comunque un peso specifico superiore in virtù di quello che ho scritto prima.
In altri termini, il giornalista è in grado di scindere l'oggettività dei criteri di valutazione di un disco da quella che è la soggettività dei "gusti", dietro la quale ci trinceriamo noi ogni volta che scriviamo qui.

 

Boh, io di Focus, Spheres e Human ho sempre sentito e letto lodi - giustamente - sperticate. All'estero non so cosa succedesse, ma qui in Italia di quei dischi si è sempre parlato solo in termini totalmente positivi.

 

Ripeto per me se lui uscisse dicendo che and Justice è il meglio per me è un suo parere personale ed in quello di oggettivo non c'è niente,su un colore non si possono avere dubbi il nero è nero qui si entra nel campo invece nel campo delle opinioni, poi se tantissime persone reputano un album splendido o merda ci si avvicina ad un certO senso ad un dato oggettivo, ma non lo è comunque in assoluto

 

Se si limitasse a scrivere così, certo. Ma stiamo parlando di giornalisti seri, lo do per scontato. Un giornalista musicale serio mi sa anche motivare in modo razionale e distaccato i giudizi che esprime.
Poi io posso anche non essere d'accordo con lui, e considerare Kill 'em all il top del top della produzione dei Metallica, anche se so benissimo che non è così. E posso addirittura permettermi il lusso di non motivare quello che scrivo, perchè "sono gusti". Ma infatti noi non siamo giornalisti, e nemmeno possiamo considerarci tali.

 

Tra l'altro ti faccio notare che anche la percezione dei colori è differente da soggetto a soggetto: quello che per te è nero per me potrebbe essere antracite, o addirittura marrone o blu molto scuro. Chi stabilisce chi di noi ha ragione? La morale è che se ci mettiamo d'impegno tutto può diventare opinabile.

 

Poi scusatemi siete forti, più volte ho sentito lamentarvi di recensioni, ma se voi attribuite un ruolo così cardine, dovreste accettare il parere più autorevole del vostro, dicendo a me piace e tanto sto disco, ma ha sicuramente ragione il recensore

 

Sì, è un tema sul quale i critici musicali di tutto il mondo si accapigliano da anni perdendoci il sonno...
Hai uno strano modo di intendere il concetto di “critica musicale” e i suoi obiettivi, il che spiega alcune cose. Oltre al fatto che dei post altrui leggi “le prime righe” mentre gli altri si sforzano di interpretare quello che scrivi tu.
Per chi ha voglia di superare il terzo rigo di questo commento aggiungo quanto segue: un giornalista/critico serio non si perde dietro questioni di lana caprina ma tende (o dovrebbe tendere) a un solo scopo: esaltare il bello e osteggiare il brutto. L'infallibilità non appartiene a questo mondo, per cui il critico o giornalista o recensore affidabile non è quello che non sbaglia mai bensì quello che la maggior parte delle volte riesce a cogliere nel segno. Alla fine esprime un parere come tutti e il punto è proprio questo: l'autorevolezza e la validità del parere variano a seconda di chi lo esprime e del modo in cui viene espresso, tant'è che c'è pure recensore e recensore (cosa che qualcuno non ha afferrato).
M'imbatto ogni giorno in gente straconvinta di saper fare di tutto e di più, in ambito culturale, la maggior parte delle volte senza nemmeno avere alcuna esperienza alle spalle o dimestichezza col settore d'interesse. In verità c'è chi è bravo, chi è meno bravo e chi non è bravo per nulla. Non basta avere un paio d'orecchi per essere considerati i nuovi Lester Bangs, così come non basta possedere un paio di occhi per essere considerati la nuova Fernanda Pivano.

 

eh no e qui casca l'asino(è un modo di dire eh)l'attendibilità a quello che scrive dipende sempre da te,tu dirai che un recensore è bravissimo,perchè ha quasi sempre colto nel centro,essendo quasi praticamente in linea coi tuoi gusti,in caso contrario se sbaglia parecchio,per te quello non sarà un buon critico musicale,magari dirai è bravo a scrivere,ma secondo te non sarà un bravo critico musicale,quindi si torna al punto primo,alla fine è un ascoltatore come un altro,magari con una buonissima cultura musicale,ma che nel recensire,dare un voto,vuoi o non vuoi sarà influenzato dai propri gusti

 

A me ad esempio piaceva molto Vincenzo Ferrara, "Enzo" su Truemetal. Ed è proprio una sua recensione qui(proprio Innocence dei Saxon) che mi ha fatto avvicinare a quegli album che sentivo denigrare dai più, e che invece anche io apprezzavo. So che diversi anni fa aprì un sito "Hard n Heavy" personale e molto interessante. Probabilmente non scrive più qui da un decennio. Qualcuno ne sa qualcosa?

 

Ma anche la sua stessa "Title track" volendo.. Anzi, con quel suo incedere "marziale/epico" (detto in gergo metallico "buldozzer" ) rimandava proprio a una certa CRUSADER! Peccato che "paradossalmente" sia l'album che conteneva quest'ULTIMA che "Rock the Naton" vennero per tutto il resto letteralmente SPRECATI a vantaggio di pezzi "scanzonati" per non dire assolutamente "banali"

 

Nei dischi dei Saxon praticamente sempre la titletrack è la canzone più bella e rappresentativa

 

E' vero, le due citate da "Rock the Nations" sono molto molto belle

 

Pensa che CRUSADER (l'album) nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuto essere un vero e proprio "Concept" sulle crociate. (del resto anche la sua MAESTOSA cover avrebbe dato ad intenderlo! ) Ma purtroppo in quel momento lì la loro label indipendente storica (la Carrere) stava fallendo, e la EMI appena subentratagli già scalpitava perché cambiassero appt "indirizzo musicale". Ragion per cui dovettero inserire per la maggior parte quelle "canzonette banali" di cui parlavo sopra tipo la "Alee ohooo" da stadio..