Porcupine Tree

molto felice di leggere la presenza di Andy Partridge degli XTC (altra band quasi completamente ignorata dalle nostre parti) per parte dei testi

 

Mi intriga, anche il concept.

 

avantieri ho ascoltato nuovamente The Harmony Codex, bellissimo. certi brani sono davvero incredibili. ho molte aspettative per questo. soprattutto mi piacerebbe molto tornare a vederlo dal vivo.

 

ieri sera a Roma

 

L'album è uscito. Tra sinusite e Spiritbox non so quando potrò ascoltarlo ma conto non troppo in là. L'intuito mi dice che comunque Harmony Codex forse resterà insuperato almeno per ora.

 

Recensione The Overview - truemetal.it

vi lascio la mia recensione del nuovo album di Steven Wilson per Truemetal

 

Steven Wilson in una recente intervista:

You have a couple of new Porcupine Tree songs in progress. What can you tell me about the new music and the future of the band?

It’s a bit too early to say, to be honest. Again, they’re different. I think a bit like my solo career, Porcupine Tree has reached a point where we don’t want to try to do anything except be ourselves. We don’t want to worry about what people expect of us—not that we ever did.

We’re enjoying the process. I love working with Gavin Harrison and Richard Barbieri. And the obvious thing for me now is that because the solo career is established, I’m much more able to be part of a democratic band in a way I wasn’t back in the day. I used to feel the need to control it more. Now, I don’t. In fact, I relish the idea of giving up control and perhaps not getting my own way all the time. I’m open to not necessarily doing things the way I would have done them myself.

I think Porcupine Tree going forward won’t be incredibly prolific. We may not tour again. But I think we’ll definitely make at least one more record. It could even be the next project, possibly. But that’s as much as I can say at the moment.

 

Insomma si parla del futuro dei Porcupine Tree e non del presente di Steven Wilson.
Allora, il nuovo disco..... formato vinilico come durata; due suite per far andare in sollucchero gli appassionati di progressive; in generale oro per i boomer, ma ma ma.... nel complesso non sfiora neanche i livelli dei vari Raven, Hand e Grace. Sicuramente valido, ma i picchi di carriera sono alle spalle.

 

Ascoltato una volta il nuovo The Overview e come mi aspettavo non mi ha lasciato nulla. Un disco poco ispirato, tutto puntato sul mestiere e sul confort che molti appassionati di prog cercano. Si ha proprio l'impressione che SW abbia detto tutto quello che doveva dire da diversi anni ormai. Il mio suo album solista preferito rimane Insurgentes, seguito da GFD (alcuni brani mi piacciono molto, quelli più jazzistici e tradizionalmente prog meno). Per lo stesso motivo non amo the Raven (che è fatto benissimo ma io non amo le operazioni nostalgia quindi non riesco a farmi piacere un disco recente che pare scritto 40 anni fa) e ancora meno HCE....quelli che seguono non li considero neanche. Un artista che ha segnato indelebilmente lo sviluppo del prog con i PT (In Absentia per me rimane il capolavoro del prog "moderno") ma che, come è normale che sia, non è ormai più rilevante a livello artistico. Lo è ancora dal punto di vista dei numeri ovviamente.

 

Album ambizioso ma troppo di mestiere: si ascolta ma non è certo all'altezza dei primi da solista. Il primo pezzo mi piace, il secondo è un vaniloquio davvero evitabile.

 

Mi aspettavo di più e fortunatamente avevo annullato il preordine. Gli darò un'altra possibilità più avanti ma come primo approccio è stato piuttosto deludente e non credo crescerà. Mi da l'idea di un'opera incompleta, che non decolla e una volta finito mi sono chiesto "tutto qui?". E non è colpa del minutaggio. Suoni come sempre ottimi.

 

io direi in linea con le aspettative. non ai livelli dei migliori, ma comunque buona musica. che valga la pena ascoltarla è tutto un altro discorso.

 

E' un disco che prende con scioltezza il suo 7/10 che, a seconda dei punti di vista, può essere un "va bene così" oppure un "ci si aspettava di più".