Nightwish

Rientro nel topic per dire che ho (ri-, ma del primo ascolto non ricordavo nulla quindi diciamo che è come la prima volta)sentito The Poet and the Pendulum nella versione di Wembley

Tecnicamente grandiosa

Floor rimane la miglior cantante che abbiano mai avuto per versatilità e padronanza dei singoli stili e switcha tra uno e l'altro con facilità impressionante

Ammetto che QUALCHE PARTE mi è MODERATAMENTE piaciuta (più che altro il finale, odioso però il ritornello)

Continuo a preferire quella di Anette


Ho anche sentito un po' di versioni recenti di Storytime e... dio mio

Bastava questo, secondo me. Holopainen lo vedo come un mastermind à la Steve Harris: non tirannico, ma con la testa più dura del marmo. Quindi se lui si impunta che quella linea va cantata così o che le chitarre elettriche non servono, è così e basta e non vuol sentire ragioni

 

Direi che il mondo è bello perché è vario. The Poet and the Pendulum con Floor live è forse la mia canzone dei NW preferita. Quando la ascolto con Annette in studio sbadiglio; quando la ascolto live con Annette mi imbarazzo per lei. Storytime la apprezzo molto sia live con Floor, che dà alla canzone una carica pazzesca, sia in studio con Annette, che la rende più pop ma più sognante.

 

Senz'altro è così, mi sa che non sei passato qua quando qualche anno fa si è scatenata la guerra su chi facesse meglio quale canzone

Ora non intendo riaprire la questione, riassumo la mia posizione dicendo che ad oggi la mia The Poet and the Pendulum preferita rimane quella di Gampel 2008 (in studio pallosissima, concordo) e che ritengo la voce di Floor del tutto inadatta e fuori luogo su Storytime, giusto per spiegarmi

 

Io invece ritorno sull'argomento nuovo album.

Mi pare che sia stato accolto in modo freddino dalla critica.

Personalmente non lo reputo brutto, ma peggio, inutile, qualcosa che passa subito nel dimenticatoio, un dischetto usa e getta senza vere perle che rimarranno nella discografia, senza vette e senza tonfi.
Quale di queste vorreste sentire dal vivo?
Quale mettereste in un best of?

Spiace, ma abbandonerò anche loro (che ascolto dal 1998...).

 

Secondo me il problema - che nel 2020 in realtà rischia di essere un problema relativo - è che è troppo lungo. C’è troppa roba.

 

Io invece penso che l'album abbia sofferto molto della mancanza del tour. EFMB mi aveva lasciato molto freddo, ma l'ho parzialmente rivalutato (nonostante tutte le riserve) dopo che molte canzoni mi hanno divertito o persino esaltato live (Elan, My Walden, Yours is an Empty Hope e soprattutto Greatest Show). Quest'album mi è piaciuto di più sia come suono che per personalità, però mi ha lasciato dei dubbi sulla memorabilità dei brani. Chissà che i live non mi facciano cambiare idea. Sono poi anche molto curioso di vedere che brani suoneranno live: do per scontate Music, Noise e probabilmente Harvest e How's The Heart. Non impossibile Endlessness. Curiosissimo di vedere se porteranno live pezzi dalla struttura poco tradizionale (Tribal e Procession) o quelli difficilissimi da cantare per Floor ( Shoemaker e Pan).

 

Io invece l'ho riascoltato ieri e continuo a ritenerlo buono. Parlo del primo disco. Dal vivo dovrebbero funzionare bene almeno Music, Noise, Harvest e How's the Heart. Ma questo è un disco che si gusta bene dall'inizio alla fine, non trovo come spesso capitava delle hit e poi cose anonime, è tutto ben studiato. Anche i testi aiutano in tal senso.

Beh, è un doppio album, tra l'altro con una durata accettabile (50 minuti il primo disco e 30 il secondo); concentrati su un disco alla volta, visto che sono così diversi l'uno dall'altro la cosa dovrebbe risultare semplice. Sempre se hai voglia di sentirti mezz'ora di strumentali sinfoniche (io finora non l'ho avuta ), in tal caso hai "solo" 9 canzoni, e nessuna di durata eccessiva.

 

Io mi riferivo alla ricezione critica, che deve valutare il prodotto nel suo complesso.

Il discorso “son due CD, ascoltali come se fossero due album” da questo punto di vista non ha senso (ma neanche dal mio punto di vista personale in realtà). Viene regolarmente tirato fuori ogni volta che esce un disco doppio (Hardwired e The Book of Souls negli ultimissimi anni, tra i nomi “grossi”).
È un album doppio perché un CD solo non contiene tutti i brani (o se li contiene è proprio al limite), ma l’album è uno solo e come tale va valutato.

Poi nel 2020 non frega nulla quasi a nessuno di ascoltarsi un album intero, si va di canzone singola, di qui la relatività del problema (infatti è andato abbastanza bene se consideriamo che non c’è stato alcun tour promozionale).

 

Quella la lascio ai recensori. Io come semplice ascoltatore mi posso permettere il lusso di ascoltarlo e valutarlo come preferisco, e il mio pensiero è che basti il disco 1 per essere soddisfatto di un album dei Nightwish

Dal mio punto di vista ha perfettamente senso invece, io i doppi album li ascolto sempre come se fossero due album, e la cosa ha sempre funzionato nel farmeli apprezzare. A parte per mattoni come gli ultimi Metallica e Iron Maiden ovviamente Inoltre i doppi album sono in genere pensati anche per un ascolto disco per disco, se badi alla struttura tracklist, e questo dei Nightwish non fa eccezione

Ed è un peccato, perchè ascoltando le singole canzoni si perde molto in album del genere, anche se siamo nel 2020.

 

Concordo in pieno. Ricordo anche un'intervista a Marko e Tuomas nella quale fecero ben capire che i due cd erano concepiti come nettamente separati. Addirittura Tuomas disse che se uno proprio vuole ascoltarseli tutto di un fiato, lui consiglia di prendersi una bella pausa in mezzo e andare a bersi un caffè o fumarsi una sigaretta
Concordo però che anche secondo me l'operazione non ha avuto un gran senso. Tanto valeva pubblicare il primo disco separato (magari con una suite finale aggiuntiva) e poi il secondo come progetto solista di Tuomas, magari ulteriormente arricchito. Detto questo io ho ascoltato solo qualche giorno fa il disco orchestrale ahahha segno secondo me che alla fine è l'ascoltatore che decide come concepire ed ascoltare un doppio cd.

 

le uniche due cose che continuano a crearmi interesse e confusione sono il fatto che harvest sembra una b-side delle seeger sessions di bruce springsteen e che shoemaker è identica al pezzo di isabel tavares su trova di danù dei tuatha de danann (non penso proprio a un plagio perché non credo che holopainen abbia idea di chi siano, credo piuttosto che siano melodie tradizionali visto che i tuatha de danann ne hanno sempre usate tantissime, ma non ne ho idea), per il resto ce ne voleva per fare una roba così banale e brutta, con la voce che hanno a disposizione la tristezza è realmente immensa, se non altro hietala non canta, ma questo non è che migliora poi le cose se il disco è sostanzialmente sterco, pure how's the heart che viene elogiata sarebbe passata come banalissima in qualsiasi altra loro raccolta di b-sides. conseguentemente l'unica cosa che mi viene da pensare, avendo a disposizione come già detto una cantante straordinaria del genere, è che non hanno (o holopainen non ha) più una così grande ispirazione perché ben poco si risolleva dal mediocre in tutto questo disco, credo che con una voce del genere si possa anche solo fare poco per avere un risultato enorme, mentre non si capisce che vogliono farle fare, continuo ad avere l'impressione del penultimo disco cioè che le facessero cantare canzoni non scritte per lei

 

Tour nuovamente spostato, nuove fate:

 

Completato Auri II, in cui a quanto pare ha dato un contributo anche Kai Hahto. Onestamente sono molto molto curioso, il primo disco è stato un po' ignorato ma secondo me è davvero molto buono, forse la cosa migliore creata da Tuomas dai tempi di Imaginaerum. Lo stavo riascoltando proprio in questi giorni e The Space Between, I Hope Your World Is Kind e Desert Flower sono stupende. Secondo me è questa la musica che Tuomas vuole produrre in questo momento, mi pare abbastanza palese. E' ormai lontanissimo dal metal e ancora di più dal power.

Che poi la voce di Johanna e le atmosfere di Auri ricordano vagamente i tempi di Annette. Questo mi ha fatto pensare che alla fin fine si potrebbe quasi dire che raramente le 3 cantanti dei NW si siano trovate nel disco giusto al momento giusto: Tarja era perfetta per i primi 3 album, ma per me da Century Child a Dark Passion Play compreso,Floor si sarebbe trovata perfettamente a suo agio, ben più delle due colleghe. Per Annette è stato cucito su misura Imaginaerum, ma se ora facesse ancora parte del gruppo secondo me Tuomas si sarebbe spinto ancor più verso le sonorità degli Auri anche nei NW.

 

A me invece Auri I aveva detto poco o nulla, se non i singoli.
Ben di altro livello avevo trovato il disco su Zio Paperone, ma entrambi sono lavori che per quanto mi riguarda non hanno longevità ampia, anzi.

 

Concordo.