Libri

mi consigliati liberi sulle saghe nordiche e magari dove si parla degli eventi del Ragnarok e della storia di Asgaard etc ? :wink:

 

Si, non leggere questa roba

A parte le cavolate....vi propongo una sfidona..."I Fratelli Karamazov" contro "Delitto e Castigo". Mi sto torturando con questa domanda insulsa da qualche mese...come impianto sicuramente i Fratellini sono più forti di Raskolnikov..."il grande inquisitore" è una gemma assoluta che brilla radiosa, l'intreccio è una tela fitta e perfetta come se fosse opera di Aracne stessa, la costruzione fa impressione soltanto ad annusarla appena...
...ma "Delitto e Castigo" è un massacro di emozioni ed intimismo da lasciarti smutandato.

Per voi chi vince?

Chi è troppo intelligente per rispondere ad una domanda cosi inutile...(visto che è obbiettamente stupido fare un paragone tra il Colosseo ed il Partenone...e questo paragone si paragona al paragone che ho scritto prima con un paragone diretto) può benissimo evitare di rispondere...e cimentarsi in un'altra domanda.

Quante volte ho scritto "Paragone"?

 

Caro Fratello,

io amo Fedor Dostoevskj, ho letto delitto e Castigo e sto attualmente leggendo i Fratelli Karamazov. Quindi posso parlare solo riguardo al primo.

I fattori che mi hanno colpito del suddetto libro sono vari.

Innanzitutto l' analisi della società russa di fine ottocento, la povertà che regna a Pietroburgo.
E' proprio in questo stato di povertà che si muove Raskolnikov. E' proprio la povertà, in un misto potente con la SOLITUDINE, che fanno compiere al protagonista le sue varie azioni.

Innanzitutto l' omicidio della madre e della figlia, solo per un sacchettino di denaro, mostra quanto sia disperata la sua situazione.

Inoltre bisogna tenere conto della "Pazzia" che colpisce il protagonista dopo l' omicidio. Il suo profondo malessere fisico e mentale, il suo stato confusionale, la sua aggressività, il suo frequente cambio d' umore e di decisioni, il modo in cui cerca di non cadere nei tranelli del questore, etc.......
Certamente un bel ritratto per un assassino!

Altra cosa importantissima è il suo rapporto con Lizaveta, la donna che dopo l' omicidio, è una costante del romanzo. Soprattutto il suo rapporto con Raskol: sarà lei infatti, che guiderà Raskol al pentimento e castigo in Siberia, di sua SPONTANEA volontà!!

Certamente, il Dio di Dostoevskj, a prima vista, sembrerebbe un Dio che non ha pietà di nessuno, che non risparmia nessuno. Fin quando non si arriva alla fine del romanzo e ci si rende conto che una via per il perdono c'è sempre ed è appunto non solo il pentimento, ma proprio il castigo!!


Mi piacerebbe approfondire proprio l' immagine di Dio nei romanzi di Dostoevskj!! Dato che tutto gira attorno a questo punto!!

 

Anche a me mancano i Karamazov, una lacuna che non mi decido mai a colmare... ma come hai ammesso la domanda sarebbe comunque troppo assurda perché si possa dare davvero una risposta, è come chiedere se è meglio Sad Wings of Destiny o Defenders of the Faith

Dal canto suo, Delitto e Castigo mi lasciò veramente senza fiato, e fu tutto merito di Raskolnikov. La sua sfrontata insicurezza, il suo cinico idealismo, la sua lucida follia: più che un equilibrio tra tensioni opposte, è il suo continuo ricadere da un estremo all'altro che lo rende un personaggio tanto vivo, profondo. Memorabile la teoria secondo la quale gli uomini straordinari stanno al di sopra di quella stessa legge che per gli uomini ordinari è vincolante, che è poi il filo conduttore degli eventi. Solo di questa, ci sarebbe da parlare per ore.

Un altro personaggio che ha lasciato un segno indelebile nella mia memoria è il diabolico Svidrigajlov. Un bastardo figlio di puttana che ha fatto della depravazione la propria filosofia di vita. Ma ecco che, poco prima di porre emblematicamente fine alla propria esistenza, compirà inensati atti di benevolenza del tutto fini a se stessi, quasi a sciogliere i colori del bene e del male in una mistura confusa e priva di significato...

Non condivido la morale ultima di Dostoevskij, e sono rimasto un po' così leggendo il finale, ma come ritrattista di personaggi non posso che inchinarmi di fronte a cotanto genio.

Cazz, m'è venuta voglia di leggere i Karamazov...

P.S.
O.T.: sto tentando disperatamente di trovare una giustificazione logica all'indovinello del Dott. Somma e del Dott. Prodotto. La soluzione non è difficile da trovare, è il ragionamento che è tremendo da formulare! Ci sto perdendo il sonno, ma... ma... sono sempre la solita sega negli indovinelli

 

Qualcuno di voi ha letto qualche altro libro di Dostoevskjy??

In questo momento mi sta appassionando la letteratura russa, specialmente quella di fine ottocento!

 

C'e` un thread stickato in Nordheim scritto dagli esperti con i consigli che cerchi

http://www.truemetal.it/forum/showthread.php?t=3852

 

Per chi è appassionato di storia e di archeologia consiglio a tutti i libri di Valerio massimo Manfredi che è anche l'attuale conduttore di Stargate su La7, è autori di avvincenti romanzi storici infarciti di riferimenti archeologici e storici, in breve tempo ho divorato quasi tutta la sua collezione : L'ultima Legione, Il faraone delle Sabbie, Alexandros, Palladion, Chimaira e La torre della solitudine...

 

Ci pensavo da tempo, ci farò un pensierino!

 

Sto leggendo il secondo libro della trilogia di Bartimeus:
L'occhio del Golem...
commenti a riguardo alla fine della lettura!!!:-P

 

per adesso sto leggendo Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, nn mi piace per niente, privo di trama, insomma pesante... Mi consigliate un buon fantasy? magari non una saga composta da 1000 libri perchè nn ho molto tempo! grassie in anticipo

 

doppio...

 

Moorcock - Corum (tanto per cambiare un po' rispetto ad Elric che tutti consigliano )

sono romanzi abbastanza brevi, autoconclusivi, ma se ti prende ce ne sono 20000 su di lui e tutte le altre incarnazioni del Campione Eterno, sia fantasy che non

Se poi vuoi, c'e` anche Von Beck, che non e` proprio fantasy (il primo libro e` ambientato nella germania del 17esimo secolo, se non ricordo male, il secondo all'epoca della rivoluzione francese), ma non credo nemmeno che si possa considerare romanzo storico (non sono sicura che il mondo sia proprio lo stesso nostro ) - io li ho nella raccolta che comprende quelli e credo un terzo, non so cosa ci sia in giro in italia...

Adesso invece sto (ri)leggendo Il re in giallo di Chambers, raccolta di racconti che piu` o meno parlano di un'opera teatrale la cui lettura porta alla follia, horror fine 800 abbastanza tipico, mi risulta, ma bello e delirante quanto basta

 

Argh, doppio pensierino, mi avete convinto, oggi ne compro uno!
Da dove comincio? :-D