Libri

beh sono 700 pagine..almeno un paio di giorni vi vogliono..

 

FEnoglio...E' La Letteratura del Dopoguerra sulla Guerra; la incarna con tutto il suo essere nerorealisticamente privata della carne e dei colori eppure incredibilmente viva e pulsante, capace del sudore dell'amore come di quello dell'ansia dello scontro.

LAURA; già come parli di te riquoto me stesso su di te l'autoironia è virtù, almeno in Fenicia. Se poi mi viene Engash ad avallare sono "inamovibile"

Nerd...ihihih...sei sei "nerd" come Galway in irlanda (così è stata definita altrove qui); beh, siamo a posto, è una città incantevole.

Statemi Sani; domani se riesco inizio "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Un libro che mi parlerà di sè e di una persona cui tengo credo "troppo" e quel troppo è scritto, sentito, pensato, -invano- eheh. Non sarà vana la lettura.

 

Sto Twilight è quello con la copertina dove c'è la mela rossa tenuta da due mani (che descrizione del cavolo)?

 

si,la copertina è questa:


Xaurora/sukkubus, l'ho letto circa due mesi fa "il discepolo" (ci ho messo una settimana altro che 3 ore! ) devo dire che mi ha piacevolmente sorpresa, mi immaginavo il solito "best seller esoterico" invece è proprio bello!

ho finito oggi "l'età dell'innocenza" di edith wharton, ambientato a new york nel 1870 a parla di un uomo ufficialmente finanzato e perfettamente integrato nella "società" che si innamora di una donna divorziata europea odiata da tutti per i suoi atteggiamenti troppo "liberi". adesso sto guardando il film che è fatto molto bene!

 

Grazie per la precisazione, mi è venuto da chiedertelo perchè una mia amica mi aveva accennato a sto libro, m nn ero sicuro che fosse quello!

 

Beh nn è che avessi intenzione di comprarlo, era solo una curiosità, st'amica mi era molto presa...
E cmnq basta comprare libri per i prossimi mesi (seeeeeee come no...)

 

pikkè?

 

venne presentato come l'antagonista di harry potter ma già dalla copertina mi fa pensare a biancaneve...per me è una sola anche se non l'ho letto!

 

Finito Survivor: dissacrante, avvincente, e feroce. Palahniuk come al solito si inventa una serie di personaggi e di situazioni al limite dell'assurdità (ma anche no, visti i tempi che corrono), e non si fa scrupoli nel criticare mass media, religione e consumismo. Cinismo come se piovesse

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