Iced Earth

il fatto caro Mordred è che Barlow li ha piantati per farsi poliziotto e non ha nemmeno devoluto alla Comunità dei Parrucchini poco Abbienti le sue chiome.
Ormai c'è Owens e s'è persa la vena thrash che a livello tematico recava oscurità e profondità; elementi che la voce di Barlow ben esprimeva.

Questa di ora è una nuova era; va giudicata per come è. Schaffer compone, è sempre lui. Quel che voglio dire è che pensando al passato"barlow" inquiniamo la nostra capacità di giudizio e non ci godiamo quanto di buono "puo" (a seconda dei gusti individuali) esserci ora.

Mid tempos. Me lo ripetevo oggi con l'ennesimo ascolto: cacchio ma più pezzi elaborati no?
in fondo però la musica degli iced ha spesso giocato su canzoni incentrate sulla ben nosta struttura poco complessa. Burnt offerings ne è l'emblema bilanciato: due canzoni immense e magiche a racchiudere pezzi brevi e falcianti.
Nulla di nuovo.

Troppi intermezzi?
sì
lo credo anch'io.
Anche considerando le necessità narrative si poteva condenzare il tutto. Anche l'intro precedente a clouding o ad order of the rose è dubbia.

 

io nn li trovo eccessivi...di solito mi annoiano gli intermezzi,ma qui sono ben posizionati e mi risultano facilmente digeribili...poi,manco a dirlo,ti quoto sul discorso dei 2 gruppi diversi,quello di barlow e quello di owens...

 

mah non lo so.. la mia prima impressione fù positiva. Il disco però non stà crescendo con gli ascolti.
Scorre tutto che è un piacere ma non trovo killer-track.. niente che mi faccia dire "mo risento sto pezzo" oppure "come la vorrei sentire live questa" .
Dò qualche altro ascolto sperando di cambià idea, in caso contrario finisce sullo scaffalo purtroppo.

 

Il tuo caro Fleba è un discorso condivisibile, ma resta il fatto che se uno apprezzava la musica degli IE per quel fascino oscuro e profondo che la voce di Barlow sapeva trasmettere ed ora si ascolta gli ultimi due lavori, si ritrova ad ascoltare una tipologia di band diversa, orfana di quel fascino che prima tanto catturava.

 

Ho ascoltato il nuovo album un certo numero di volte...e devo dire che con gli ascolti cresce decisamente...i pezzi non sono di immediata assimilazione (cosa che caratterizzava invece molti pezzi dei "vecchi" IE), ma con gli ascolti si entra nell'ottica sonora (cazzo che orribile abbinamento di parole! ) e si può apprezzare la bontà del disco in questione.
Consiglio almeno una decina di ascolti ed evitando di ricadere in fuorvianti paragoni con il (pur gigantesco) passato della band.
Un voto intorno al 78-80 ci sta tranquillamente.

 

Dopo svariati ascolti posso affermare che questo cd e' appena dignitoso.
Ci trovo 1 grande canzone, sethian massacre, 2 buonissime, ten thousand e framing, 1 buona, the domino decree; 20 minuti palpabili su 70.
Il problema di questo cd non sta tanto nella voce, anche se non mi fa impazzire, ma nella ripetitivita' dei riffs e di soluzioni che sebbene rendano inconfondibile il loro suono, necessiterebbe di un pizzico di velocita' in piu' e di qualche cambio di tempo per rendere meno prevedibili questi troppi mid-tempos.Voto:68/100

 

Mumble...mi date da pensare...

Majestic: discorso comprensibilissimo e legittimo; a me gli IE piacevano per tutto quel che potevano offrire nell'era Barlow e certo quella matrice thrash-obscure era tutt'altro che irrilevante. Ripeto, manca dannatamente anche a me.

Barlow ci molla a tutti. Schaffer rifonda idealmente il gruppo sotto il vessillo sonoro di Owens.
Curiosità.
Esce Glorious Burden: delusione. Non riesco ad ascoltarli.

Annunciano il prosieguo della famosa saga iniziata nel 98. Mi mancano come gruppo e voglio dargli una seconda occasione.

Come faccio a conciliare due anime sotto lo stesso gruppo?

Mi dico: ormai se vuoi ancora realisticamente sentir parlare di questo gruppo devi dimenticarti Barlow e l'era precedente.
E' il piccolo bivio di ciascuno. Io ho ceduto accettando l'assenza di ciò che per te -giustamente- è imprescindibile o che comunque, inevitabilmente, ti dava quel quid di apprezzamento nei confronti degli IE.

JOBLESS: non posso darti torto. La similarità dei riffs c'è. PEr questo anche vorrei dire a Schaffer: hai presente domino decree zietto bello? ecco fatti qualche birra in più con Owens per la part2.
Il mio 80 è giustificato dal fatto persone per cui riesco ad "ascoltarli nuovamente"; fattore apprezzabile per un gruppo che non volevo abbandonare.
Mi accontento?, sì, anche se non all'infinito ecco.

DANAERYS: non è orrido ma sinestetico dai:p non concordo però sul fatto che il disco sia di difficiloe assimilazione...non trovo alterata la compessità compositiva degli IE...

 

complesso no,ma anche per me ha necessitato di più ascolti (rispetto alla media per il gruppo)per farsi apprezzare...

 

mah secondo me è pure più semplice di assimilazione.
I primi ie non erano semplicissimi c'erano cambi di tempo e atmosfere particolari.. non era prog ma qualche ascolto ci voleva.
Questo qui invece entra in mente subito.

Per il prox album. Ascolta i consigli del nostro fenicio nazionale buon schaffer e fatte qualche birra in più con tim.. in particolare.. fagli scrivere le sue linee vocali!

 

ecco è questo che intendevo...meno immediato, non più complesso...

 

Eh ragazzi, che devo dirvi, peace. Scudo contro scudo non ne caviamo nulla. Sono in sintonia con World; disco che dopo qualche ascolto risulta immediato. Al''inizio ho avuto anch'io questa impressione di "mediata immediatezza"; ma è sensazione che è presto scemata.
Dante'S Inferno, A question of heaven, Burnt offerings..la prima trilogia..quelle sì hanno sortito un velo di complessità maggiore.

Fenicio o non fenicio, convenitene "entonces", Owens abbia più peso creativo. Mi scopro partigiano di Domino Decree°_°

 

Mi associo combatteremo l'oppressore insieme
direi che domino è proprio il pezzo migliore del disco

 

dopotutto anche The Clouding dai; anche se sulla distanza, pur confermando il mio voto ribadisco la necessaria distanza dai lavori del passato; precisando ancora che non si tratta di un problema di voce ma di cretività compositiva.

E' certa questa conclusione: voglio più Owens nella composizione delle canzoni; voglio meno Schaffer nella scrittura della musica. E' ora di aprirsi e far gruppo o almeno coppia; lo capirà mai? e se non come farglielo capire?

 

Umm secondote si offende se gli mandiamo mail in massa chiedendogli di non rompere e di far comporre pure qualcun altro?

 

Finalmente ne sono entrato in possesso e il paragone va immediatamente a ''Keeper of the seven keys the legacy''...Shaffer uscito dall'evidente periodo confusionale di Horror Show e di Glorious Burden ha ripreso la retta Iced-Way of life,il problema sta nel fatto che c'e' un seguito non ancora degno del predecessore!Il disco non e' male ma come giustamente gia' detto da tanti manca ancora di quel piglio svitacollo che ha fatto grandi i nostri beniamini.
Ripper si sta ambientando (speriamo) ma la strada e' ancora un po' in salita,non ci resta che attendere i nuovi lavori per vedere se la crescita continua oppure masterpieces come Night of oppure Dark Saga rimarranno gli ultimi lampi di una vecchia band che se ben ruggisce non sa piu' graffiare come una volta....