Haken

Mmm scelta infelice, ma anche coraggiosa.

Non vedo l'ora di sentirlo, Vector lo ascolto ancora almeno una volta al mese.

 

Impossibile sorvolare sulla concomitanza con la triste vicenda che stiamo vivendo Potrebbe sembrare che vogliano cavalcare l'onda, ma in un certo senso anticipavano il "contagio" già nel 2018, con quel criptico invito sul libretto di Vector. Vabbè, vediamo, magari il virus sarà più buono (come dice Burioni).
Intanto eravamo rimasti a Vector, disco che invece con il tempo ho rivisto al ribasso. Sia chiaro, lavoro importante, duro, spietato per i loro standard, con una sua idea e coerenza di fondo, ma che avrei voluto diverso.
In questi due anni, quando ho riascoltato i dischi a marchio Haken, Vector è sempre finito in fondo, sorpassato dai favolosi quattro dischi precedenti e dallo splendido ep. Quale è il suo problema? Nessuno in particolare, a parte la netta sensazione che fosse incompleto (e infatti questo Virus dovrebbe rappresentarne il prosieguo), più che altro una scelta stilistica che limita l'incredibile bagaglio tecnico/compositivo ad un 40%, Tutte le sfumature è la varietà che hannio reso capolavori inarrivabili dischi come The Mountain e Affinity, sono state purtroppo messe da parte a favore di sound pestone e ultratecnico, tra Periphery e i Dream Theater di Train of Thought. Ripeto, non proprio la mia cup of tea, o meglio, da loro avrei voluto qualcosa di diverso e molto più vario.
Ora questo Virus.
Doppio problema: se il tutto risale alla sessione di registrazione di Vector, potremmo aspettarci le stesse coordinate stilistiche, ma riprodotte dopo due anni, mi sa di immobilismo, per una band che ha sempre variato la propria proposta.
Oppure aspettarci qualcosa sullo stle di Deliverance/Damnation degli Opeth?
Dalla breve preview del brano Prostethic, che ascolteremo per intero domani, il sound sembra quello di Vector.
Insomma, ascoltiamo.

 

Madò che figata...il thrash metal che incontra Devin Townsend.
Mazzata molto forte, ma che suoni meravigliosi quelli di tastiera? Tejeda da questo punto di vista non ne sbaglia una.

 

Io godo come un macaco tra le strade della Thailandia in tempi di Covid19.

 

Non mi aspettavo tanta violenza da loro, specialmente in un'anteprima. Non mi dispiace, ma a questo punto sono curioso di sapere se tutto l'album è così oppure se presenta più varietà, perché il rischio di autolesionismo è molto alto.

Non ci sento molto Devin onestamente, mi sembra più influenzato dai DT di Train of Thought (bene) e delle ultime produzioni (meno bene). Ma l'ultimo riff è Gojira allo stato puro. E concordo sui suoni di tastiera!

 

Mah, se è stato concepito e registrato insieme a Vector (l'ho chiesto su facebook, vediamo se rispondono), non è da escludere che sia un disco altrettanto pesante, senza aspettarsi questo attacco thrash per 51 minuti, ma comunque un sound su certe coordinate dure.
La speranza è che abbia molta più varietà rispetto al disco precedente che, come detto sopra, castrava parte delle tante influenze e sfaccettature della loro musica.
Il nuovo brano è davvero bello, ma concordo che non potrei reggere un altro disco così.
Speriamo

 

Pezzo molto figo per quello che mi riguarda. Sento diversi echi di Devin Townsend. Come al solito ottimo lavoro di Tejeda e tanti spunti interessanti nella pesantezza generale del pezzo. Nonostante Vector stia anche secondo me in basso nella mia classifica di dischi degli Haken (ma per me sono tutti fantastici, quindi anche stando in basso lo considero ottimo), continuo ad ascoltarlo spesso. E' vero che è meno vario degli altri, ma ha comunque dei bellissimi momenti che staccano dalla pesantezza generale del disco (la parte centrale di puzzle box, quella di veil + l'assolo, host).

In ogni caso si sapeva che questo disco sarebbe stata una sorta di vector 2. Mi aspetto che con il successivo proveranno di nuovo a fare qualcosa di diverso. La fase the mountain \ affinity \ restoration resta la mia preferita al momento

 

Cazzo è vero.

 

Concordo, quel trittico lì rappresenta l'apice compositivo. Non che i due precedenti non siano ottimi, ma risentono ancora pesentemente delle influenze Dream Theater, mentre dopo la band comincia a sperimentare ed andare oltre.
Questa la presentazione di Ross del nuovo disco:

"'Virus’ is the culmination of a musical thought experiment which started with the ‘Vector’ writing sessions in 2017 and holds intriguing potential for the band’s future, as vocalist Ross Jennings explains, “whilst ‘Virus’ can absolutely be enjoyed as a stand-alone work, it is thematically and
conceptually linked with ‘Vector’, so our intention is to perform both albums back to back for a special performance someday”."

Inutile fasciarsi la testa prima di averlo ascoltato, ma le premesse portano tutto ad un vector 2, che per molti vorrà dire tanta roba, ma non per me.

 

Ragazzi, è una bomba a mano. Io godo. Spero che a giugno mi sia possibile andare a vederli live al Comendatio Music Fest, anche se la vedo dura.

 

Beh diciamo, parlare di virus in generale è un argomento che offre grandi spunti metaforici ma un po' leggermente fuori luogo ora. Per il resto tutto ottimo, per me Vector non è mai stato un problema sul piano stilistico non solo era giusto cambiare ma si deve andare avanti, esplorare nuove strade rispetto al passato, poi i cambiamenti possono funzionare bene o meno bene l'importante è provarci ed evitare la stagnazione e di ripetersi troppo. Non vedo comunque nessun stravolgimento, gli Haken da sempre mischiano varie cose ed i singoli album sono incentrati su determinati stili (non so, il rimando agli anni 80 per Affinity, i '70 ed in particolare certo prog "eclettico" per The mountain, il technical prog per Vector) e sempre mantenendo un loro marchio preciso che riconosci come loro musica.

 

Credo che la decisione di chiamare Virus il "secondo capitolo" di Vector fosse precedente allo scoppiare della pandemia. Lo conferma il cantante qui:

 

Infatti, se ne parlava già nei ringraziamenti di Vector. A quel punto cambiare il titolo avrebbe stravolto le intenzioni iniziali.

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Magari però si poteva cambiare il titolo in corsa. A memoria i DT cambiarono il titolo Ground Zero (The Great Debate) e la copertina del live Scenes From New York, sarebbero stati tacciati di cattivo gusto se non lo avessero fatto e ci sarebbero state polemiche a non finire.
Forse qualcosa si sarebbe potuto fare.