Haken

Io continuo ad ascoltare Vektor con molto gusto.

Penso li rivedrò a Verona.

 

Mi ha stupito la data di Firenze al Teatro del maggio: credo sia la prima volta che un'istituzione culturale cittadina fiorentina così prestigiosa apra al prog metal.

 

Il 26 luglio esce il disco solista di Rochard Henshall, The Cocoon

Henshall explains, “Working on this album has been an extremely exhilarating and liberating experience that has allowed me to explore a whole range of new exciting ideas with my writing. The album has pushed me as a composer and musician and has given me the opportunity to delve deeper than ever into my love for electronic, jazz and metal music. The music on ‘The Cocoon’ feels like the perfect reflection of my tastes, influences and experiences in music and life in general”.

The multi-layered, richly textured and often heart wrenching album, represents four years of creative input from Henshall and draws inspiration from artists such as Bon Iver, Meshuggah, Squarepusher and Tigran Hamasyan, which has resulted in, arguably, his most ambitious and eclectic work to date.

Completing the lineup for the release are Conner Green (Haken) on bass and Matthew Lynch (Cynic and Nova Collective) on drums. “Conner and Matt never cease to astound me with what they can achieve on their instruments. They both have a fresh, unique approach to playing, which has really breathed new life into the music on ‘The Cocoon’. They really outdid themselves on this record”.

The album also features a stellar cast of guests including Jordan Rudess, Marco Sfogli, David Maxim Micic, Jazz saxophonist Adam Carrillo and Bent Knee’s Ben Levin, Jessica Kion and Chris Baum

 

Tra qualche giorno gli Haken suoneranno a Firenze, alla Cavea del Teatro del Maggio, un palco situato proprio sul tetto del teatro più importante della città, oltretutto a due passi dal Visarno, dove hanno suonato i Dream Theater a metà giugno.
La vista è splendida ma, ahimé, temo si dovrà stare seduti. Ad aprire lo show, oltre a un gruppo locale a mio parere perdibile, ci saranno gli Art Against Agony, che non conoscevo assolutamente. Sono un collettivo artistico tedesco abbastanza misterioso, sto ascoltando qualcosa da Bandcamp e mi sembrano interessanti, seppur un po' dispersivi e pretenziosi in alcuni momenti. Hanno avuto anche una collaborazione con il chitarrista degli Haken, a questo punto sono curioso di vederli live.

 

Grazie per le dritte! Se tutto va bene dovrei esserci anche io, sono molto curioso perché dal vivo non li ho ancora visti! Adesso do un ascolto questi Art Against Agony

 

Molto facile arrivarci con i mezzi pubblici; c'è la fermata della tramvia praticamente davanti.

 

Solo due parole per il concerto di sabato scorso. Ho visto una band preparata e in forma, nonostante le poche presenze di pubblico. Splendida la setlist, non potevo proprio sperare di meglio. Suggestiva anche la location, speriamo in futuro vengano organizzati più eventi di questo tipo.

 

Visti a Roma.Prestazione impeccabile dal punto di vista tecnico ma la scaletta non mi ha soddisfatto completamente perchè non c'è proprio verso mi piaccia l'ultimo disco.
I pezzi, infatti, che più mi hanno intrigato sono stati quelli da Affinity, in particolare The Architect come encore.
Per il resto mi sembrava di stare ad un concerto dei Dream Theater, da cui parevano essersi staccati prima dell'uscita di Vektor.
Insomma un 6,5 alla serata.

 

Ero presente, concertazzo da 8 in pagella. Forse la migliore esibizione che abbia visto della band (e siamo al quarto o quinto show, non ricordo più). La gente era poca sì, sulle 200-250 unità, ma la venue è enorme è ha accentuato la penuria di pubblico, comunque molto coinvolto. Ottimi anche gli Art Against Agony.

 

Visti ieri anche io. Setlist con 4 pezzi diversi rispetto alla prima volta quest'anno e di nuovo performance strepitosa. Questi ragazzi non meritano di suonare di fronte a 100-200 persone (anche se molto calorose devo dire)

 

Primo estratto dal disco di solista di Richard Henshall, di imminente uscita:

Guests: Ross Jennings e Jordan Rudess

Che dire, Richard si conferma un autore di rara ispirazione. Nel brano vi sono un po' tutte le sue influenze e chiari sono i richiami agli Haken e Nova Collective.

 

Chitarrista veramente fenomenale secondo me.

 

Ma anche grande autore.

 

Sì sì, parlavo sia di tecnica esecutiva che di capacità compositiva.