Game of Thrones

Non so dire, perchè appunto la serie non la guardo, ma in generale credo che se inizi a cambiare troppi cose rischi di sputtanare la trama originale e quindi il risultato finale ne risentirà.
La prima domanda che rivolgevo ai telespettatori era proprio questa...

 

In parte è vero, però hai anche un incentivo a leggere The Winds of Winter perché speri che Martin tiri fuori cose più intelligenti

 

Anticipazione (Spoiler)

Non ha senso che Arya, dopo aver trovato un rifugio relativamente sicuro, se ne vada in giro per Braavos senza spada dando molto nell'occhio e fermandosi ad ammirare il panorama.... la filosofia dello show e dei libri era che se un personaggio fa una cazzata ne paga le conseguenze (tranne nelle ultime stagioni se sei Ramsay bolton ma vabbè), ma stavolta se ne sono sbattuti. Senza contare che si è presa 3 coltellate in pancia, ha nuotato in un canale pieno di liquami e dopo un po' di tempo corre e salta perché una tipa le ha messo delle bende sulle ferite e le ha dato il latte di papavero? Io non sono un fissato del realismo, però appunto stona con lo spirito della serie per cui mediamente se uno deve morire, muore.

 

Anticipazione (Spoiler)

Vero. Stè robe delle coltellate erano infatti alla base della teoria di cui sopra, che comunque non avrei gradito, ma in effetti in una condizione "normale" la piccola Stark sarebbe morta. D'altra parte finora le morti dei personaggi principali sono sempre servite a qualcosa per far andare avanti la storia. Arya sarebbe morta "a gratis", diciamo così...la sua storyline sarebbe stata completamente inutile.

 

@Flea riguardo alla cosa di Stannis ho avuto una piccola rivelazione... intanto sono sicuro di aver letto che il capitolo che lo riguarda (narrato dalla prospettiva di Theon) del sesto libro da un punto di vista cronologico precede la lettera di Ramsay, quindi effettivamente non sappiamo come sia finita; e poi secondo me le possibilità sono due.

Anticipazione (Spoiler)

La prima è che le cose seguano un andamento tutto sommato simile alla serie - Stannis perde, Jon viene resuscitato presto e marcia contro Ramsay.
La seconda è che nella quinta abbiano solo voluto togliersi dalle scatole il povero Stannis, assegnando a Sansa e Jon il ruolo di girare il Nord per mettere insieme un esercito (anche se nei libri Stannis lo fa con più successo) e prendendo quindi il posto del Vero Re dei Sette Regni ( ) nella grande battaglia per il Nord, che a questo punto nel libro avrebbe un esito molto più incerto. La resurrezione di Jon in questo caso avverrebbe dopo o comunque avrebbe un'altra finalità. E' solamente una mia congettura, ma mi ha dato da pensare il parallelo tra quello che fa Stannis coi clan delle montagne e Deepwood Motte e le scene di Jon e Sansa.

 

06x08:
Mamma mia che sonno

 

Ecco, secondo me, no. Si tratta di media completamente diversi e trovo che le due opere debbano essere indipendenti, funzionare perfettamente da sole, essere giudicate a sé stanti. Ma questo non solo nel caso di Game Of Thrones... L'importante è che le vicende abbiano una coerenza interna all'opera stessa, non che siano coerenti con l'opera a cui si ispirano. Per me GoT deve reggere senza che i telespettatori debbano conoscere i libri per capirla, altrimenti è semplicemente una serie mal scritta. Ma potrei dire lo stesso per il rapporto tra i film DC e Marvel e i rispettivi fumetti, o The Walking Dead e rispettivo fumetto, o mille altri esempi. Penso sia normalissimo che un appassionato di cinema e/o serialità televisiva possa non interessarsi affatto alla letteratura o al fumetto. Io sono in primis un lettore di ASOIAF (basta leggere nick e data di iscrizione al forum ) e onestamente sono soddisfatto del distacco della serie dai libri, che così ha modo di sviluppare le diverse storyline con ritmi più adatti alla televisione. I "lettori di lunga data" non perdono nulla (continueranno a patire ed aspettare, e quando finalmente uscirà il libro, leggeranno storie sviluppate in modo diverso, senza grandi auto-spoiler derivanti dalla serie), i telespettatori ne guadagnano con una serie più movimentata e meno stagnante rispetto agli ultimi libri del buon Martin, che viaggiano a un ritmo poco adatto a quello televisivo

 

Concordo in pieno. Io ho letto i libri in tempi non sospetti e non ho la sensazione che la serie tv interferisca in qualche modo con il mio essere lettore. Allo stesso modo ad esempio vado a vedere i cinecomic al cinema pur non avendo mai letto un fumetto in vita mia, e questo non credo che cambi il mio modo di vedere il meta cinematografico.

Poi che detesti Martin per la sua lentezza nello scrivere non ci piove, ma questa è una cosa tra me e Martin, la serie tv non c'entra. E non credo nemmeno che il lavoro sulla serie abbia rallentato in modo grave il lavoro di scrittura. Anche i libri già usciti avevano avuto una gestazione infinita, e il buon Martin non ha mai lesinato sugli impegni collaterali, che fossero scrivere cose totalmente avulse alle storie dei sette regni o lavorare al suo cinema e simili.

 

Sulla puntata 8:

Anticipazione (Spoiler)

La parte di Arya era quella più prevedibile, mi ero anche immaginato il suo ritorno alla casa del bianco e del nero e in qualche modo una sua "promozione".
Edmure Tully si conferma il personaggio più insulso e senza spina dorsale dei sette regni, siano essi letterari o televisivi. Spero che il Pesce Nero non sia realmente morto, ma non ci credo. Jaime Lannister si conferma enorme figlio di puttana.
Ad Approdo del Re il piccolo leoncino riserva sempre qualche sorpresa. Non mi meraviglierebbe troppo che l'idea di cancellare i processi per singolar tenzone gli venga dalla cara mogliettina prima che dall'alto passero...
Mi domando invece quale sarà la strada di Sandor Clegane. Le parole di Beric fanno pensare al Nord, il Nord in qualche modo fa pensare a Lady Cuordipietra, ma non vorrei correre troppo.

 

Però nei fumetti della Marvel e in TWD (penso, su quest'ultimo non so proprio niente) i film e la serie TV stanno riprendendo cose già uscite in formato cartaceo, qui in GoT invece il formato cartaceo è stato superato e ora non si sa più cosa aspettarsi dai libri.. perché non sarei proprio così sicuro di non ritrovarmi spoiler nella serie TV, anzi penso che gli avvenimenti maggiori nella serie in un modo o nell'altro combaceranno anche nel libro (la parte di Jon, la parte di Dany, la parte di Tommen e del Credo ecc.), senza pensare al fatto che i personaggi che non compaiono nella serie probabilmente verranno relegati a ruoli di secondo piano anche nei prossimi libri (Aegon e la parte di Dorne, Victarion e al momento Lady Stoneheart). Questo, dal punto di vista del lettore di lunga data, può giustamente causare un bel giramento di castagne

 

Mmmmh si sono cose che ci possono stare ma fino a un certo punto...
Vero che i mezzi sono diversi e alcune variazioni sono per questo inevitabili.

Il problema che ho cercato di evidenziare è che si tratta di una serie a cui ha collaborato l'autore stesso della saga letteraria a cui da cui è tratta.
In parte quindi è anche farina del suo sacco; in parte me ne domando il senso.
Non stiamo insomma parlando di un qualcosa che trae semplicemente ispirazione da materiale già esistente, fatto e finito, come può essere che so, Il Signore degli Anelli.

Perciò il ragionamento lo condivido se facciamo riferimento a quest'altro genere di casistica: so che ci sono delle differenze però, posto che mi trovo di fronte a due opere comunque compiute, posso coglierle complessivamente e decidere se mi piace di più una versione o l'altra, o anche entrambe.
Ma non essendo questo il caso, il rischio vero (a mio parere) è quello che paventa anche LostMetaller, ossia dal momento che nè serie nè saga sono compiute e che la serie ha "superato" la saga, non si avrà più la certezza di se e come la prima influenzerà la seconda.
Da lettore, purtroppo non saprò mai se quello che andrò a leggere corrisponderà all'idea che aveva inizialmente in mente Martin o se qualcosa sarà stato "importato" dalla serie. Al di là di spoileraggi vari o meno in cui si può incappare, credo che questa possibilità della contaminazione sia pure peggio.

Dopo aver tenuto duro tanto tempo è un bel rospo da ingoiare. E' un po' come se i lettori fossero stati scaricati in favore dei telespettatori, dopo aver fatto da "trampolino di lancio". E io una sorta di complicità di questi ultimi - magari anche inconsapevolmente, ma la complicità non implica per forza la consapevolezza - continuo a vedercela.
Mi rendo comunque conto che non è un punto di vista necessariamente condivisibile.

Martin ha il sacrosanto diritto di fare quello che vuole, come tutti.

Se mai la questione è di onestà intellettuale.
Un conto è se ti dedichi ad altri progetti, alla famiglia, e via discorrendo. E' lui ad essere padrone del proprio tempo, ed è leggittimo.
Se però ti dedichi alla serie tv ispirata ai tuoi libri, e questi non vanno avanti, al punto che la serie stessa raggiunge e supera i libri stessi, forse dovresti porti la domanda: ma la mia opera principale qual è? I libri o la serie?
E' una domanda che non riguarda come impieghi lui il proprio tempo in generale, ma su oggetto specifico.

 

Questo non lo avresti saputo anche senza la serie, però. Il fatto che inizialmente era pianificata una trilogia e poi i libri sono diventati 5, ora 7 e chissà se poi davvero si ferma lì...alla fine l'idea iniziale è molto facile che si sia quantomeno evoluta nel tempo. Se in meglio o in peggio non ci sarà mai dato sapere.

Comunque tornando un attimo al discorso precedente, quando sostenevo che è giusto che un'opera esca quando è pronta, mi riferivo proprio ai romanzi, perché davvero non credo che la serie tolga tutto questo tempo a Martin...perlomeno non un tempo quantificabile in anni...la vera ragione per cui ci mette così tanto tempo non la sapremo mai, come non sapremo mai il perché son passati 10 anni dall'ultimo album dei Tool e 12 dall'ultimo Half-Life. Blocco dello scrittore? Eccessiva maniacalità per i dettagli? Ripensamenti vari? Boh...io tra tutto questo però mi sento di escludere il dedicarsi alla scrittura di un episodio a stagione di una serie tv, basato su una tua opera già uscita...non mi sembra proprio possibile.

D'altro canto la serie tv è invece pronta e pensata già da tempo, ed è giusto che esca senza per forza dover aspettare il libro, secondo me. La fanbase è solida, il successo enorme (e ripeto, non me lo spiego neanche in queste proporzioni), la qualità comunque medio/alta anche nelle ultime stagioni (al momento quella in corso è più sul "medio" che sull'"alto", per me). Fermarsi sarebbe fuori dal mondo, non lo farebbe nessuno.
Inoltre sono certo che quando è stata pianificata la serie, anche Martin stesso sapeva che prima o poi avrebbe scavalcato la sua saga e a quanto pare gli è stato bene. E se sta bene a lui che della saga è l'autore, direi che dovrebbe andar bene a tutti.

 

Sì, vabbè, in tutto questo, la Montagna che sfila cranio e colonna vertebrale al baciapile:



E fooorzaaa Laaaanisteeeeer, eeeee siamooo tantisssimmiiiii (semicit.).

 

Io non credo che la serie tv abbia inciso, se non in maniera molto marginale, con il protrarsi dei tempi di scrittura di Martin. Secondo me i problemi di scrittura di Martin nascono da diversi fattori: secondo la sua programmazione iniziale tra i primi libri e il gran finale doveva esserci un vero stacco temporale di diversi anni, in cui avremmo ritrovato alcuni personaggi ragazzini ormai cresciuti. Martin si è poi reso conto che la cosa non avrebbe funzionato e ha deciso di raccontare tutto il periodo di interregno che prima pensava di saltare e questo lo ha portato a dover progettare nuove trame che all'inizio non aveva pianificato se non a grandissime linee. Un altro fattore che non escluderei è un progressivo disamoramento dell'autore verso la sua opera, tradotto in termini più semplici, secondo me scrivere dei sette regni gli è venuto un po' a noia. Sono passati più di 20 anni da quando ha iniziato a lavorarci su e la cosa non mi sorprenderebbe. E infatti i tempi di pubblicazione dei libri si sono progressivamente dilatati, già da prima dell'inizio della serie televisiva.

Da appassionato dei libri mi sembra di essere l'unico che sta apprezzando anche il lavoro di sceneggiatura della serie televisiva. Certo, alcune cose le avrei scritte e realizzate in maniera differente, ma nel complesso a me la serie piace.