Fidanzati/e sfogatevi!

io ho bisogno di tempo per fidarmi. e lo faccio presente. se l'altra persona non me lo vuole concedere, tanti saluti. non è la persona per me.

allo stesso modo questo mondo tende sempre a giustificare la falsità, mentre la sincerità degli altri viene sistematicamente sfruttata per il proprio tornaconto.

questo mondo è già anche troppo difficile per conto suo (lavoro, stress, figli, soldi, imprevisti, richiesta ubiquità) e avere al proprio fianco una persona che invece proteggerci, rilassarci, aiutarci, ci crea ulteriori problemi con le sue paranoie è la peggior soluzione sentimentale che si possa scegliere.

piuttosto vado di dildo in lattice e tanti saluti.......

 

Su questo discorso mi tocca essere d'accordo, e mi riferisco a segnali lanciati sia prima, che durante che dopo il rapporto...

 

si appunto, e poi se mirco non si rimette l'elmo non non ha neanche senso stare qui a discutere

 

Si ma c'è lo stesso fraintendimento alla base, la fiducia sei TU che decidi di concederla, non sei stato ipnotizzato da una sirena o un'arpia. Se l'altra persona si comporta scorrettamente sicuramente è da biasimare, però bisogna essere anche capaci di fare autocritica e di domandarsi PERCHE' si sono presi abbagli (nel più favorevole dei casi).
Inoltre sincerità è una parola grossa...sei sicuro che a volte la tanto sbandierata sincerità non sia altro che un paravento per proteggere sè stessi e giustificare i propri errori scaricandolo sull'altro ? (io sono stato sincero, l'altro ha tradito la mia fiducia, quindi è solo colpa sua).
Essere veramente sinceri è qualcosa di molto difficile, perchè spesso le persone si ingannano da sole e non sanno neanche loro veramente cosa siano o cosa vogliano: per essere autenticamente sinceri, ancora una volta, bisogna infilarsi nel tunnel oscuro della propria interiorità e della propria anima e mettersi in discussione.
Quindi dal partner non bisogna aspettarsi un "ruolo" (sia esso il protettore, il fustigatore o quello che preferite) ma una relazione, quindi la capacità di conoscere l'altro e conoscere più a fondo sè stessi, cercare un semplice ruolo e fermarsi lì rende il rapporto monco. Il ruolo può essere un trampolino di lancio, ma non il punto di arrivo.

 

Finalmente, dopo salti mortali e peripezie varie, la prima delle tre (il tarzanello per intenderci) s'è ufficialmente persa d'animo.

Quindi, adesso, non mi rimane che occuparmi delle altre 2. Yeah.

 

Già certo, facile parlarne con solipsismi filosofici. La realtà è "leggermente" diversa.

 

Grande!
E noi maschietti con Federica (o ci buttiamo sul profit)

 

Sì che lo è!

 

Fino a quando poi compiranno 30-35 anni e saranno talmente disperate da attaccarsi al primo tram utile per non marcire come vecchie zitelle.

 

30 35 anni?

esagerato............

 

Ecco quello che intendo io ma scritto in un modo più aggrazziato

Questo post mi ricorda uno dei motivi per cui siamo Amici

 

Se ritieni che la realtà sia puro chaos indescrivibile allora l'unica cosa che coerentemente dovresti poter dire è pronunciarti agnostico, mettere recinti d'acciaio seppur in nome del presunto "empirismo" è pur sempre un approccio teorico (la realtà non è data dall'esterno ma sempre vissuta) e quindi ti contraddici.

 

Quando dissi che le donne hanno il coltello dalla parte del manico, non l'ho detto intendendo una cosa negativa, non necessariamente, almeno.

Siamo d'accordo tutti, credo che nel mondo del lavoro, ancora oggi le donne siano discriminate e svantaggiate.
In modo magari molto sottile, a volte impercettibile, ma lo sono.
Ho fatto anche un esame dove si studiava questo aspetto del mondo del lavoro: le donne sono svantaggiate, per esempio, perchè vengono promosse molto meno dei pari livello di sesso maschile, hanno infinite possibilità di carriera in meno. E questo non corrisponde alle loro capacità, che spesso sono almeno uguali a quelle di noi uomini.
I motivi sono tanti: i pregiudizi, una possibile gravidanza (che ad un cinico datore di lavoro spaventa e ai suoi occhi corrisponde solo ad un costo e ad un impedimenteo per la sua impresa) su tutti.

Nell'amore, invece, e forse è giusto così visto che riequilibriamo un po' la situazione...è l'opposto, almeno per me: è la donna che ha il vantaggio, che "guida il gioco", che ha le redini...

-E' l'uomo che deve fare il primo passo, dichiararsi, invitare ad uscire la donna...salvo eccezioni, ma di solito...ancora adesso, è così

-E' l'uomo che deve stare molto attento a come parla, per non ferire o creare turbamenti, a mio avviso...anche perchè noi uomini siamo molto più nervosi ed istintivi, più pronti all'ira...lo ammetto!

-E' l'uomo, per esempio che deve invitare a cena la donna, prenotare il ristorante, andarla a prenderla, riportarla a casa...almeno, di solito...

-E' l'uomo che deve chiedere alla donna di sposarla...

Questi sono alcuni esempi banali, potrei farne altri o forse spiegarmi meglio, era solo per argomentare di più la mia posizione che non voleva essere offensiva!

Infatti, non dico che sia giusto o sbagliato, di solito però è così...anche se le eccezioni non mancano...

 

tutte le cose che hai scritto ormai si vedono solo nei film stile amore 14...

la realtà è ben diversa: quando stai con una persona il primo anno ti sembra tutto bello e meraviglioso anche perché c'è molto attaccamento fisico e poca consapevolezza sentimentale, quando quest'ultima prende il "sopravvento" sulla fisicità si iniziano ad appianare le cose...

l'importante non è chi prenota il ristorante o chi fa la proposta di matrimonio, l'importante è l'accettazione reciproca dei pregi e difetti, quei difetti che devi amare quanto ami i pregi.
l'importante è avere la stessa linea da seguire e avere affinità anche a livello di feeling sentimentale.
ho conosciuto persone che per quanto potessero amarsi sinceramente e realmente avevano una visione talmente diversa dei sentimenti da creare una situazione impossibile da vivere.

 

Ah beh! mi inchino davanti alla tua sapienza, allora...

Comunque erano solo esempi, se non lo avevi capito.