Dark Tranquillity

Darkest non ti facevo così tamarro , cmq mi sono immaginato la tua camicia e devo dire che hai avuto un'ottima idea!

Per quanto riguarda Fiction, giusto domenica sera me lo sono sparato in macchina e non mi ha stancato, l'ho ascoltato volentieri, ovviamente col passare del tempo, come tutti i dischi, è calato, ma non è stato affatto un calo vistoso.

 

bè ragazzi io vado contro corrente,per me in disco non ne calato e ne migliorato dopo assidi ascolti dedicati!
lo messo poco tempo fà!è rimasto in painta stabile come l'ultima volta!

 

Eh, e quando lo dicevo io mesi fa tutti a darmi del musone
L'ho rimesso su un paio di giorni fa, ma per me continua a non essercene...qualche bel pezzo, ma la carenza di idee da nell'occhio come un alluce gonfio (cit.)...un flop, il primo della carriera dei DT..ma doveva succedere prima o poi

 

bè definirlo questo un flop mi sembra un azzardo!
io dico character sia sto il flop!

 

io dico che al contrario flop veri e propri non ne hanno mai fatti...sarà perchè adoro character e fiction ma per me il flop ancora non c'è stato

 

Concordo.Neanche lontanamente secondo me hanno fatto un disco che si può considerare "flop"....bho,sarò io che li adoro troppo,ma Fiction lo reputo probabilmente il migliore degli ultimi anni...un discone quasi capolavoro.
Gruppo immenso.

 

Per me è sicuramente al top del 2007. All'inizio non mi aveva impressionato eccessivamente, avevo anch'io pensato ad un altro charachter, disco ottimo ( assolutamente non flop ) ma non memorabile. Invece ora come ora lo reputo un capolavoro, uno dei migliori melodeath di sempre.

 

come al solito la penso come te...infatti ogni volta che infilo fiction nel lettore ci sta per mesi

 

a distanza di tempo escon fuori le perle ,
quei pezzi che quando li risenti dici: -ma guarda che bel pezzo di canzone!! -
...e via col volume... a dar vita ad una macedonia di sensazioni a raffica!

The lesser faith , sicuramente la traccia emblematica di questo Fiction.

 

Bel post, davvero.
Forse il fatto è che probabilmente nel caso di "Fiction" scoccia solo ammettersi che le cose non stiano poi così diversamente da quanto hai intelligentemente fatto notare tu...

E facevi male caro mio, si vede che non ci siamo mai conosciuti di persona...

Eh, ma tu sei diverso da noi...

Secondo me non siamo di fronte ad un flop, quanto piuttosto ad un album che ad ogni ascolto perde di freschezza e di attrattività più di quanto accada solitamente con il CD medio...

E comunque, giusto per dire la mia sui flop, sarei anch'io dell'opinione che la discografia dei DT per il momento sia sprovvista di veri e propri capitomboli, anche se devo ammettere che dischi come "Haven" e "Damage Done" siano per il sottoscritto pericolosamente vicini ad una definizione del genere...

Uhm, posto che i gusti sono gusti, l'ultima frase mi sembra un pochino esagerata: vada per il termine capolavoro, può anche starci in base alle proprie preferenze e pretese musicali, però secondo me un disco per essere definito uno dei migliori lavori di sempre all'interno del suo genere dovrebbe presentare anche un certo grado di originalità e di innovatività, non una sorta di copia-incolla -per quanto ben riuscito...- di quanto proposto in 15 anni di onorata carriera. Insomma, in un olimpo che può vantare pietre miliari come "The Gallery", "Projector", "Lunar Strain", "The Jester Race", "Terminal Spirit Disease" e "Slaughter Of The Soul", giusto per fermarsi alla Svezia e non uscire -come invece si potrebbe- dai confini scandinavi (chi ha detto "Heartwork"? ), sinceramente questo onesto-e-nulla-più "Fiction" mi sembra a dir poco un palese intruso...

 

Grazie,troppo gentile.

Sai... forse l'unica pecca che può avere Fiction(ma faccio un discorso molto oggettivo che,assolutamente,non mi riguarda...)è che non si discosta molto dai precedenti(anche se,a mio avviso,ha le sue diversità...altrimenti non lo apprezzerei cosi tanto)e questo magari porta a un giudizio inferiore di quanto magari non sia realmente l'album.
Poi ricordo che anche io ci ho messo diversi ascolti per capirlo,sicuramente meno immediato nel complesso dei precedenti 2.
Poi vabè...alla fine...se non piace non piace e basta.:grin:

 

confermo anche per me c'è voluto tanto tempo per comprenderlo,una volta capito,l'album a me mi è parso come ho già detto in pèrecedenza stabile!
peccato!

 

A me personalmente è accaduto il contrario: Fiction l'ho "digerito" in tempi relativamente brevi, riesco a ricordarmi abbastanza in generale i pezzi (e anche alcuni testi), mentre con Character ho dei problemi: l'ho ascoltato parecchio, e ancora non l'ho assimilato completamente. Inoltre non riesco a ricordarmi i pezzi come avviene con l'ultimo lavoro, a parte il ritornello di "Lost to apathy" che si è stampato in testa e non esce più.

Tornando a Fiction, so ormai qual è la cosa che più mi manda furi di testa in questo album: minuto 2:32 (più o meno) di "Terminus", quando piazzano quel cambio dopo il ritornello, e Stanne canta "...so I flee from all that is me, to hide behind this pale and dead face...". Spettacolo.

 

Ehm, io proprio come Metal Lò invece c'ho messo poco a fare mio questo "Fiction" -soprattutto considerando il suo tempo d'assimilazione in rapporto a quello che in media richiede un qualsiasi album dei DT...
E sinceramente temo proprio che questo veloce svisceramento dei contenuti musicali del disco sia stato al contempo causa ed effetto della breve vita di quest'ultimo all'interno del mio stereo...

Uhm, guarda com'è strano il mondo, a mio parere quello è l'unico piccolissimo neo della canzone in questione....
Tuttavia, appena finito l'assolo posto in coda al cambio di cui stiamo parlando, è a dir poco magistrale il modo in cui Anders "Minipimer" Jivar parte con una rullata infinita per far ripartire il pezzo dalla strofa...

E poi c'è il momento clou... "This is a ghost -TESCHIO!- town"...

 

Sai compare, a conti fatti anche nel mio stereo è stato poco; ma ancora finirla qui non direbbe tutto. Nonostante l'iniziale ascolto massiccio ed ancora nonostante la convinzione del fatto che sia solo un buon album resta sempre la piacevolezza di mandar su qualche pezzo. Quasi che a considerare le canzoni sparte e casualmente ritrovate il giudizio migliori che a pensar l'album tutto. Strano modo di sentire un disco. Tant'è però.

Discorso valido per Terminus, come per la "mia" amata inside the particle storm. Come per Icipher.

L'effetto FICTION è questo, almeno per me. Qualcosa che nel suo insieme non va oltre la bontà della buona musica e che tradisce qualche aspettativa e d'altra parte la singolarità dei pezzi presi sparsamente. (fermo restando che misery's crow e the mundane and the magic sono pezzi che potevano, dovevano esprimere di più e risolversi meno prevedibilmente).