Coronavirus

Ma tanto se i numeri continuano in questa direzione si potrà avere la stessa libertà e andare dove si vuole con o senza vaccino.

 

Come l'estate scorsa.
Intanto in alcune province PRC stanno richiudendo dati i nuovi focolai.

 

Si ma l'estate scorsa non c'erano i vaccini, e ciò vuol dire che a meno di brutte sorprese anche l'autunno dovrebbe andare bene.

 

Ora non esageriamo.
Complottista è chi nega l'esistenza di un virus, nega l'esistenza di un problema sanitario mondiale, nega l'esistenza dell'efficacia dei tamponi, nega l'utilizzo dei vaccini. Insomma, complottista è chi nega la scienza, la cronaca, la poitica e il lavoro altrui. Non chi è dubbioso su molti aspetti, vuoi per mancanza di conoscenza (e che magari si informa su fonti sbagliate), vuoi per una totale mancanza comunicativa/relazionale/equilibrata da parte dei politici, scienziati, lavoratori. Tutto, da tempo, è in pasto alla comunicazione, prima si parlava di rotocalchi, ora di social, figurati se il dramma mondiale del covid non entrava in questo vortice, Eriksen, femminicidi e chi più ne ha più ne metta.
Sono 2 anni ormai che ognuno sente il bisogno/dovere/diritto di esprimere il suo parare. Benissimo. Ma se si sparano cazzate è anche giusto sentirselo dire e chinare il capo.

Questa settimana abbiamo avuto 2 ricoveri in più: un vaccinato astrazeneca, ma che l'ha presa secca ugualmente, un paziente positivo, ma che entra per altri motivi. Nella terapia intensiva no covid questa settimana abbiamo avuto 3 emorragie cerebrali, di cui una post vaccino.
Con questi numeri si possono trarre conclusioni? No.

Altro esempio: dal 3 marzo 2020 all'8 marzo 2020 da 0 pazienti covid siamo passati a 14 pazienti covid. Dal 9 marzo al 14 marzo siamo passati da 14 a 36. Avete un mente la sensazione di Truman Show dove da una strada deserta in un attimo sembra di trovarsi in un mercato indiano? Uguale. E ti chiedi: ma questi qui dove erano prima? Tutti insieme? E' arrivato un pullman? Quasi il 90%, a occhio, provenivano da casa, non dalla medicina covid.
Seconda ondata: dal 23 ottobre a 28 ottobre a 0 pazienti covid siamo passati a 8, dal 29 ottobre al 2 novembre da 8 a 18. Anche qui, tutti in una volta. Sembrava un giochino, come se tutti ancora una volta si fossero messi d'accordo.
E gli altri pazienti? Spostati al volo, perché, nonostante la gente lo dica, i pazienti intensivi ci sono sempre stati. Nella prima ondata, per fortuna erano quasi tutti positivi per cui li mettevi insieme alla polmonite da covid, nella seconda ondata la sovrapposizione è stata minima.
Con questi numeri si possono trarre conclusioni? No.

Io spesso faccio l'esempio di una boutique di parrucchieri e vedo che l'esempio è di facile comprensione a tutti. L'associazione è nata ad aprile scorso perché un conoscente, parrucchiere, continuava a sostenere che tutto fosse una montatura e che fossero i poteri forti cinesi a gestire l'andazzo (lui aderisce a quella corrente che pensa che i politici italiani abbiano venduto l'economia nazionale ai cinesi: metti in ginocchio la piccola e media economia, gli imprenditori con l'acqua alla gola sono costretti a svendere e gli acquirenti sono i cinesi).
L'esempio è questo: io sono il proprietario di un negozio dove taglio capelli con tranquillità, da anni, ai miei clienti, ogni tanto acquisto clienti in più (specie d'estate) e lo spazio che mi sono creato con sacrifici è adeguatamente dimensionato: ho 3 linee di taglio con 3 dipendenti, 2 molto esperti e 1 a contratto a tempo determinato. In caso di assenza per ferie, malattia, permesso, vado io a tagliare i capelli in una linea. Ordini, fornitori, ferie, orari, appuntamenti, smaltimento rifiuti, formazione sono tutti ben programmati e raramente ci sono degli inconvenienti.
Una mattina fuori dal locale ci sono 20 persone oltre alle clienti con prenotazione. Cosa dovete fare? Quanto tempo ci vuole? Se mi date tempo organizzo e vi faccio tutte. Qualcuna se ne va stizzita, ma la maggior parte il pomeriggio ritorna perché tutti i parrucchieri della zona sono nella stessa situazione, fila per farsi i capelli.
Al che mi viene in mente un cosa: buttiamo giù quella parete in cartongesso e possiamo aprire altre 3 linee di taglio. Ho una vecchia sedia in magazzino, intanto utilizzo quella, poi la ordino (mi dicono che arriva tra 3 giorni, perché hanno gli ordini impazziti), per lo specchio ne prendo quelli che ho a casa, a qualche cliente chiedo di portarselo da casa, ma non ho spazio dove appenderli.
Velocizziamo il taglio. Invece che 40 minuti a cliente, scendiamo a 20? Proviamo. Niente, con 4 linee di taglio (la quarta, quella nel magazzino non riesce a scendere sotto i 30 minuti). A lavorare siamo io e le 3 mie dipendenti. Ne servono altre 3 perché non resistiamo a questi ritmi. Poi quando saranno pronte le altre 2 linee servirà gente. Anche perchè adesso lavoriamo anche la notte, la domenica e il lunedì (che per i parrucchieri è sacro).
Dopo una settimana sono riuscito a mettere su 8 linee di taglio, io e le 3 mie dipendenti + 3 neo assunte, che non hanno mai tagliato. La notte cerco di insegnare e il giorno lavorano. Ma chiedono sempre aiuto, devo sempre lasciare la mia linea di taglio per aiutarle, spiegare, risolvere problemi.
Ohi ohi, mancano le forbici, la schiuma, il gel, lo shampoo. Ordino. Arrivano la prossima settimana. Cerchiamo di razionalizzare.
Nel frattempo le clienti storiche si lamentano, sono trattate come una catena di montaggio. Se ne vanno, alcune non ritornano più, altre ritornano perché gli altri parrucchieri sono messi peggio di me.
Questo raccontino divertente è quello che è successo fino a fine marzo. Per renderla più realistica si può aggiungere che essendo sotto carnevale avevamo tutti deciso di lavorare vestiti da palombari.

 

Oggi registrati meno di 1.000 casi.
é la prima volta dl 1° settembre 2020.

 

Il 14 giugno 2020 avevamo 401 casi, a fronte di 35.000 tamponi e 27 morti.
Oggi, 14 giugno 2021, abbiamo 907 casi, a fronte di 79.500 tamponi e 36 morti.
Più o meno i dati sono coerenti con quelli dello scorso anno.
Se si mantiene questo parallelismo non dobbiamo aspettare l'autunno per testare l'efficacia dei vaccini, perchè lo scorso anno già dopo ferragosto ci fu un'importante impennata, con tanto di chiusure di locali e discoteche.
Bisognerebbe capire come è l'andazzo in quei paesi che lo scorso anno, di questi tempi, erano ancora nella cacca e come si trovano adesso con la campagna vaccinale.
E' ancora presto per cantare vittoria, ma è altrettanto inutile percuotersi gli zebedei.

 

Smentito dalla famiglia, la ragazza era sana:

«Camilla non aveva malattie ereditarie». I genitori della 18enne negano la patologia autoimmune: «Nostra figlia era sana» - Open

Certi giornali dovrebbe vergognarsi a strumentalizzare la morte di una ragazza in questo modo inventandosi malattie. Per me dovrebbero chiudere solo per questo motivo.

Non si sa ancora, il mix di vaccini è stato fatto su un numero limitato di soggetti (poche centinaia di persone) e non ci sono abbastanza dati e studi solidi, in più nel foglio del consenso che si firma prima di vaccinarsi (che sia Astrazeneca o Pfizer) c'è scritto bello chiaro che non è possibile mischiare i vaccini e che bisogna fare il richiamo con lo stesso vaccino.
E' incredibile e estremamente azzardato ORA questo cambio di strategia e fatemi dire trovo scellerata l'idea di attuare una sperimentazione di massa (perché quello sarebbe il mix di vaccini essendo i trial preliminari ancora in corso).
Di tutela della salute qui non ci vedo nulla.

 

Scellerata o meno è purtroppo quello che questi pazzi stanno attuando. (Tra l'altro ho letto che oggi l'EMA ha nuovamente "approvato" AstraMerda per tutte le fasce d'età......)

Ancora più scellerato è però quello che hanno "approvato" settimana scorsa, ovvero Pfizer per i minorenni. Ma i vaccini mRna non erano stati pensati e ideati solo per la popolazione adulta!?
E il bello è che ci sono pure genitori/bambini che sono contenti.

 

Io sono ignorante in materia e da 44enne ho fatto un atto di fede vaccinandomi proprio ieri con Pfizer.
Ho sempre pensato che i vaccini influenzali dovessero essere utilizzati dai 60 anni in su o per le persone che soffrono di malattie invalidanti.
Capisco il senso di doverci vaccinare quasi tutti a causa del covid19, ma se avessi un figlio 15enne, non mi sentirei di farlo vaccinare.
Un minorenne, nella fase di pieno sviluppo, è troppo una incognita su quello che può succedere.
I miei due nipoti, entrambi minorenni e teoricamente vaccinabili, non lo faranno a stretto giro, mia sorella ha rimandato tutto a settembre/ottobre per prendere una decisione (che comunque potrebbe essere di non fare nulla al momento).

 

Pare che la povera Camilla abbia cominciato nei giorni successivi al vaccino a prendere la pillola anticoncezionale, che aumenta il rischio di trombosi di alcune volte. Non ho il link sotto mano.

 

Che poi non ha assolutamente senso che queste persone si vaccinino prima degli over 25/30. Se questo ultimo gruppo si vaccina, basta e avanza.

 

Sono gli "altri" che si devono vaccinare, non il minore.

 

Dovrebbero esistere protocolli e studi sull'argomento, non si decide di vaccinare nessuno dalla mattina alla sera.
E' anche vero che però la situazione richiede interventi prontì.
Ci rimettiamo nelle mani della scienza e di chi ne capisce e seguiamo le indicazioni.