Bon Jovi

Così come accadde con Bounce. Guarda caso i due album migliori sono stati quelli accolti peggio dal pubblico.
Alla fine ha sempre avuto ragione John... Per avere successo, oggi, servono dischi come HAND ecc

 

Ormai è diventato un progetto solista.. di un cantautore impegnato quasi sessantenne che ha ben poco da spartire coi Bon Jovi che piacciono a me.
Qualche leggero rimando a Keep The Faith, sì, ma siamo sempre lontani anni luce dall'ispirazione che avevano all'epoca.

 

In tempo per la scelta del nuovo presidente degli Stati Uniti, ho ricevuto il nuovo e atteso album del protagonista di questo topic. Ho potuto finora ascoltarlo sulle 4-5 volte e posso quindi esprimere "i miei 2 cents".

Concedetemi innanzitutto però la sorpresa nello sfogliare il libretto e scoprire la presenza di foto dei membri della live band quali Shanks e il tipo delle percussioni. Il tutto suggellato addirittura dai loro nomi per quanto concerne la formazione (e però la dimenticanza di Phil X per i ringraziamenti, WTF? ) Cioè, a ufficializzare McDonald c'ha messo oltre vent'anni mentre a "promuovere" quest'altri appena qualche mese, boh, per non parlare dell'effettiva funzione di Everett.....
Passiamo alle singole canzoni però:

01. "Limitless". Peggiore modo di cominciare l'album non poteva esistere, pop da bassa classifica che mi ricorda un pezzo di Diddy/Dirty Money nelle parti simil-rappate.

02. "Do What You Can". Si volta per fortuna immediatamente pagina con questo pezzo di tutt'altro genere. Country con la C maiuscola, per me. Sempre piaciuto sto pezzo sin dal primissimo ascolto.

03. "American Reckoning" altro pezzo "soft" ma da pollice su.

04. "Beautiful Drug" - garage rock di bassa lega e in ritardo di almeno vent'anni.

05. "Story of Love" - una delle più belle canzoni dell'intero album, e che testo!!!

06. "Let It Rain" - pezzo springstiniano e finalmente un pò più hard, era ora.

07. "Lower the Flag" - credo che questa sia un altra canzone "politica", come la terza. Purtroppo coi testi ancora non mi ci sono messo per bene, nel complesso però un ennesima promozione.

08. "Blood in the Water" - La "Santa Fe" del nuovo corso (e ho detto tutto)

09. "Brothers in Arms" - Canzone che sembra uscita da New Jersey / Keep the Faith, ci voleva proprio!

10. "Unbroken" - l'album si poteva tranquillamente chiudere in maniera migliore, ma va bene uguale.

Globalmente, grazie anche alla tracklist molto ridotta, uno dei migliori lavori degli ultimi vent'anni. Sorprendente in tutto e per tutto. Bravo Jon. Un album che cresce con gli ascolti in maniera esponenziale, ostico e "scontato" all'inizio, si rivela poi la cosa più vicina al capolavoro della seconda parte di carriera di questa band.

 

Mi hai incuriosito con alcune affermazioni, quindi sono andato ad ascoltare alcuni pezzi.
Niente, non ce la faccio proprio. Sono sempre li davanti alle casse che attendo un cambiamento di tonalità, un sussulto, una qualche melodia un pò diversa, ma nulla.
Mi fa piacere che a livello di testi sia diventato veramente maturo, ma per me non basta.
Quella che mi attirava di più grazie alla tua descrizione era Blood In The Water, che profuma si di Santa Fe (per me capolavoro assoluto), ma che manco si avvicina a questa.
La costruzione può essere simile, l'intento era quello magari, ma non la vede manco da 1 km.
Peccato, perchè se alcuni di questi brani li avesse scritti a metà anni 90 sarei qui con la bava alla bocca probabilmente.

 

Però aspetta, se anch'io avessi scritto le mie impressioni dopo un solo ascolto avrei usato le tue stesse parole.

Per i primi 3 ascolti netti quest'album m'ha fatto cagare, solo dopo è cominciato a crescere, col quinto ascolto che è stato praticamente "decisivo".

Blood in The Water trent'anni fa sarebbe stata sul serio Santa Fe, ma il paragone regge il giusto, andrebbe contestualizzata oggi, visto il cambio sia di genere che di voce.

 

Certo capisco il tuo ragionamento, deve però tornarmi la voglia di ascoltare questi pezzi, cosa non così probabile per quanto ho detto sopra

 

Secondo me devi ascoltare questo disco togliendoti dalla testa quello che erano i Bon Jovi prima del 2000 e pensare a quello che fa Jon da ormai 20 anni.
2020, a mio parere, è il miglior disco che ha fatto nel nuovo corso(considerando l’età e le condizioni vocali).
Non è un disco pieno di roba fatta solo per andare in tour. Non è il solito disco in cui azzecca un singolo da mandare in radio ed il resto è un accozzaglia di suoni senza senso(vedi HAND).
È il disco di un uomo di 60 anni che si è stancato di fare il solito compitino e si è messo a scrivere di attualità(ovviamente le canzoni più commerciali da mandare in radio non possono mancare). Infatti è il primo lavoro in cui, a parte i brani da mandare in radio, ha scritto tutto da solo(senza Child, Falcon e Shanks).
Dovresti provare ad ascoltare brani come American, Unbroken, Story of Love, Lower The flag con il testo davanti... Così, forse, potrebbero risultarti più interessanti.
Comunque Jon stessa ha detto “Non mi interessa scrivere Bad Name a 60 anni, mi sentirei ridicolo. Questo è quello che voglio fare adesso. Se vi va bene salite a bordo altrimenti ascoltate altro. Va bene lo stesso, amen”.
Del resto un disco del genere lo ha fatto fregandosene delle vendite. Non sta andando benissimo e tanti fan lo stanno criticando perché non suona come gli altri. Ahimè c’è gente che avrebbe preferito ascoltare roba come This House o a Because we can

 

Quoto, e aggiungo che, per quanto mi riguarda, non ho letto manco mezza recensione negativa a riguardo.

 

Capisco infatti quello che dice Jon ed ha senso.
Però io su certi tipi di canzoni vorrei qualcosa in più, soprattutto a livello vocale.
Lower The Flag l'avevo ascoltato grazie al tuo link, ed ho pensato la stessa cosa.
A chi piacciono, diciamo cosi, le "storie raccontate", questo disco piacerà molto.
Io non dico che mi fanno schifo questi brani, ma che dubito riascolterei altre volte.

 

Però devi capire una cosa, questi sono brani che crescono con gli ascolti, quindi se proprio bisogna "giudicarli" bisogna farlo dopo averli ascoltati in fila, sullo stereo e/o con le cuffie all'orecchio (personalmente quest'ultimo è il metodo che ho preferito) per almeno un paio di volte, se non di più.

 

Eh, io ero abituato a loro pezzi che entravano subito in testa, per questo faccio fatica e sono restio e muovermi con l'ascolto.
Ma lo farò dai, mi avete (quasi) convinto, potrebbe meritare altri ascolti

 

Brothers in Arms e Beautiful drug dovrebbero piacerti subito. Il primo pare uscito da KTF/NJ, il secondo è il tipico brano catchy da Bon jovi post 2000
Comunque è difficile aspettarsi qualcosa di più a livello vocale, ormai non ce la fa più e si impegna pure

 

Qualcuna c’è... Ma credo non l’abbiano neanche ascoltato. Le critiche fatte da questi “recensori” sono semplicemente assurde.

 

Mandami i link in pvt, per favore.

 

Dura provocazione di Donald Trump contro Jon Bon Jovi: “Ogni volta che mi vede mi bacia il cu*o”

Jon col nuovo disco ha attirato pure l’attenzione di Trump