Blind Guardian

Futuristico mi fa pensare a cose tipo The Ninth Wave, potrebbe essere interessante un approfondimento di questo aspetto

 

queste sono belle notizie...non è che rientra pure Thomen?

 

Il tocco di Thomen era unico, è vero. Ed era una parte importantissima del suono dei Blind Guardian. Eggià, mi manca parecchio..

 

Solo il fatto che ritornino mi rende felice.

 

A me non sembra abbia detto che tornano allo speed metal...ma anzi che sarà molto complesso, con tanta roba dentro (tra cui momenti speed). Interessante

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La differenza tra Thomen ed Ehmke è che il primo era ed è un batterista, l'altro era ed è un batterista metal.

Stesso discorso per Jukka e Ingo e i rispettivi successori (magari Kusch un po' meno).

 

Oddio, Jukka non è che sia mai stato chissà che, eh...

 

Anzi...

 

Ma tecnicamente nemmeno Thomen eh, Ehmke è molto meglio da quel punto di vista, però in quanto a gusto sono molto meglio dei successori.

Ingo univa i due aspetti.

 

Beh, però Thomen è sempre stato riconoscibile al primo colpo, mentre Jukka...hem...diciamo che la personalità non ha mai saputo dove fosse (anche perchè nei Nightwish non è che serva un gran batterista, infatti anche Kai Hahto con loro suona con il freno a mano tiratissimo).

 

Mi stavo riascoltando gli ultimi 3 album (non contando quello orchestrale, per quello ci vorrà tempo), tanto per vedere se riuscivo anche solo parzialmente a cambiare le mie valutazioni negative.
A Twist in The Myth e At The Edge of Time rimangono per me indigesti come lo furono all'epoca della loro uscita, non so bene se è un qualcosa nel songwriting o nella produzione (o entrambe) ma diffiiclmente mi viene voglia di ripremere il tasto play alla fine.
Discorso diverso per Beyond The Red Mirror, alle mie orecchie pare più centrato e a fuoco sotto tutti gli aspetti, con l'unica connotazione negativa che uno vuole il concept completo deve prendere per forza la versione Earbook (sorry, questo lo faccio solo per Lucassen).
Quindi, tirando le somme, devo dire che tutto ciò è servito allo scopo, avevo questo tarlo che mi rodeva, mi dispiace sempre non dare la giusta attenzione ai miei artisti preferiti.

 

Io con il passare degli anni ho cambiato gusti: all'uscita "At the Edge of Time" l'avevo letteralmente consumato, "A twist in the Myth" riuscivo comunque a salvarlo per alcune perle, e "Beyond the Red Mirror" l'apprezzavo abbastanza nel complesso, pur mancando appunto dei picchi.

Adesso fatico moltissimo a rimettere quei CD nel lettore, tutto quanto è venuto dopo "A night at the Opera" lo vivo come pesante, poco-invogliante all'ascolto, seppure spesso di qualità... insomma poco fruibile.

La famosa frase: "bel disco, ma lo ascolto poco" (ovvero, forse non è davvero così buono...).

 

Per me invece i pareri restano quelli: A Twist scarso, At the Edge buono, Beyond discreto