Blind Guardian

Tralasciando l'ultimo, che mi ha deluso tantissimo, i meno recenti non sono brutti ma sono troppo pensati e troppo carichi. Avrei preferito dischi un po' meno ragionati e più 'de core'

 

Mah, nel power metal, a maggior ragione nel power metal con parecchie orchestrazioni, credo sia essenzialmente impossibile fare dischi "de core"...

Poi oddio, bisogna vedere cosa intendi per composizioni poco ragionate, a me per esempio quando uno dice "musica spontanea" mi vengono in mente punk e grunge e sento un attimino la nausea che bussa...

 

Boh, a me piacciono gli ultimi due, al contrario di A twist in the Myth che fu con Visions of Eden e A Matter of Life and Death una delusione assurda (peraltro uscirono tutti nel giro di meno di un mese).
Invece sto rispolverando la prima fase dei Blind... ma solo io penso che Quest for Tanelorn sia un pezzo splendido e sottovaluto?

 

Non necessariamente: prendi l'Heavy Metal anni '80: Judas Priest, Iron Maiden, Omen, Manilla Road, primi Manowar, ecc.
Alla fin fine era musica diretta, lineare, spontanea. Non c'erano mille sovraincisioni, orchestrazioni, cambi di tempo,ecc.
La tecnica non era magari da 10 in pagella, ma allo stesso tempo era OTTIMA musica.

Non dico che sia necessario suonare così, però sono allo stesso tempo degli esempi di come si possa suonare bene senza per forza di cose essere prolissi, complessi, articolati.

Io dal canto mio credo che si possa essere diretti e spontanei anche nel power metal.

Prendi Land of the Free dei Gamma Ray...

 

Tanto per farti un esempio di immediata comprensione:
Somewhere far beyond='de core', spontaneo, giusto equilibrio tra ricercatezza della proposta e 'grezzosità'
A night at the Opera (e successivi)=iper ragionati, troppo livellati, suoni eccessivamente pompati e puliti... quasi più un'operazione di alta chirurgia che un disco.
Se pensi che in un'intervista rilasciata poco dopo At the Edge of Time Hansi ammise che gran parte dell'ultimo anno e qualcosa lo avevano passato a sistemare meticolosamente suoni e produzione del disco, beh, dovresti avere ben presente cosa intendo io quando dico che gli ultimi sono 'troppo ragionati'

 

E' vero, ma (almeno per me) tra A Night e il successivo c'è un abisso.... alla fine quello che conta veramente è l'ispirazione

 

Dipende dai punti di vista. A me probabilmente diverte di più un convegno di 4 ore sulla legge di stabilità che A night at the opera. Che mattone!!!

 

Idem con patate, anzi io gli preferisco A Twist in the Myth

 

Appunto, è una questione di gusti e soprattutto di "mood" del momento in cui si ascolta.

 

Appunto, è una questione di gusti e soprattutto di "mood" del momento in cui si ascolta.

 

Si parla del post-Nightfall? Dico la mia:

"A Twist..."trovo sia nettamente il peggior album dei bardi, con nessun pezzo davvero magnifico, presenti invece in tutti gli altri lavori; da sufficienza e nulla più, di "di riassestamento" dopo che l'apice (stilistico, non qualitativo) era stato raggiunto col precedente "A night...".
"At The Edge Of Time" quello "complessivamente" venuto meglio, quasi tutti pezzi di alto livello, pur non "aggiungendo" quasi nulla alla loro discografia, il risultato è ottimo.
L'ultimo condivide un pò il problema di "A Night...", ossia brani capolavoro assieme ad altri così così, e l'ascoltabilità dall'inizio alla fine è quindi un pò compromessa. Ad esempio una roba del genere sarebbe stata qualcosa di clamoroso....

the ninth wave
twilight of the gods
prophecies
at the edge of time
distant memories
the holy grail
the throne
doom

 

'Mazza, praticamente A Twist in the Myth piace solo a me

 

Imaginations from the Other Side è tutto bello, per me il loro capolavoro. del resto fregaunca perchè a me tutte ste robe sui bardi e gli specchi e le magie oh, meh

 

mah, per me è proprio da Somewhere far beyond che hanno cominciato a fare pezzi pesantemente ragionati. Proprio la titletrack, pur essendo una canzone molto veloce, è tutto tranne che lineare e spontanea. Hanno solo cambiato i mezzi che hanno avuto a disposizione. Adesso è da un tot che si sono fissati con le orchestrazioni e altri artifici del genere, quindi li usano

A twist in the myth a parte un paio di pezzi è orripilante. Più passa il tempo e meno mi piace.