Behemoth

Non preoccuparti, non me l'ero presa, volevo solo chiarire perchè mi dispiacerebbe esser preso per fanatico!
Poi c'è una cosa su cui ti do in parte ragione: Satanica e Thelema 6, anche se tecnicamente e come songwriting erano molto meno "maturi", e nel complesso avevano meno "tiro", avevano comunque una certo fascino, una certa apertura, voglia di uscire dagli schemi (penso al binomio "the alchemist dream"-"chant for eschaton"), forse perchè la proposta musicale dei Behemoth allora era ancora "in divenire", quindi non si preoccupavano più di tanto di essere "omogenei". Adesso mi pare si stiano consolidando come sound in una direzione ben precisa (e non c'è niente di male, quando la qualità raggiunta è questa). Forse però i miei sono solo discorsi nostalgici senza capo nè coda dettati dall'affetto per quei vecchi dischi!

 

Si,infatti quel disco è molto più bilanciato da questo punto di vista...poi hanno cominciato a strafare.In molti casi invece "tecnica e produzione" determinano un'irrigidimento della proposta...e questo mi sembra l'esempio perfetto.
Thrash il mio era solo un'appunto divertente per "sdrammatizzare".
Il muro di suoni non lo disprezzo ma,con tappeti di blast beats quasi bombastici e super-puliti come in The Apostasy,mi aggrada molto meno

Pier@ interessante il tuo punto di vista...potrebbe essere

 

no.
non sono minimamente d'accordo. i dischi plastificati sono altri, non the apostasy.

 

cioè, stessimo parlando di..cacchio ne so..stabbing the drama, potrei dire: sì, a me piace, ma è bombastico, è plastificato, è tarro, è bla bla bla.
ma se discutiamo di un disco del genere rimango veramente allibito.

 

Su questo non sono tanto d'accordo...in The Apostasy mi sembra che tecnica e produzione siano messe al servizio delle canzoni, che di qualità per me ne hanno da vendere.
Poi, sul fatto che il disco ti suona un po' "plastico", son punti di vista ma a me non ha mai dato quest'impressione.

Ti concedo che il complesso può risultare un po' freddino, all'inizio era sembrato anche a me...poi con gli ascolti mi ha coinvolto sempre di più!

Ancora una cosa sul discorso tecnica, e qua chiedo all'esperto Stefano cosa ne pensa! Ma oggi come oggi si può concepire un death brutale di qualità che non sia supportato da tecnica più che adeguata? Mi pare che il genere stesso, per poter esprimere le caratteristiche che lo contraddistinguono e le sue potenzialità, lo richieda.

 

si deve distinguere:

brutal alla psycroptic, disavowed, origin, diyng fetus ecc... la tecnica è indispensabile, ma non sufficiente.
brutal alla brodequin/devourment (per indicare il mondo underground): la tecnica "non è indispensabile". è più questione di sensibilità, specie questi ultimi. ovvio che se puoi suonare meglio, puoi fare una musica più completa.

ma non è sempre così. shawn degli insidious decrepancy è un ottimo chitarrista, ma suona troppo arzigogolato e perde impatto.

 

Penso di dover concordare...io però, forse perchè son venuto su a suon di "Pierced from within" non riesco a prescindere da un certo livello di tecnica...è un limite mio!

 

secondo me state inquadrando i behemoth come una technical death metal band..per me invece rimarranno sempre un po grezzi..cazzo che macello all'evo che han fatto

 

No beh credo che una techical death band ha come obbiettivo il suonare musica pesante e farlo con una tecnica tale da incentrare tutto il contesto proprio su quest'ultima qualità. I Behemoth suonano musica d'impatto, pesante e diretta, e credo che sia solo questo l'obbiettivo prefissato da Nergal e soci...che poi scrivano e suonino pezzi di qualità tecnica eccelsa il motivo è uno solo: sono dei musicisti con i controcazzi e ogni anno migliorano la loro bravora esponenzialmente, e trovano soddisfazione nel comporre una canzone solo usando ogni volta il massimo delle loro capacità.

 

bravo max-power. una volta tanto (fuori dal bar sport) ti devo dare ragione!

 

bello l'avatar steo
io voglio una t-shirt però :P

 

Da diverse settimane ascolto The apostasy quindi posso farne un commento definitivo..è sicuramente un ottimo album con alcune canzoni spettacolari, ineccepibile dal punto di visto compositivo che tenta di aggiungere qualcosa al sound del gruppo però trovo che sia inferiore a "demigod".
Non basta un inserimento di uno strumento a fiato o un coro per dire che c'è stata un'evoluzione..siamo sulla stessa scia di Demigod ma questo "The apostasy" mi sembra più freddo, meno potente e anche meno ispirato.
Mi ha fatto l'impressione opposta rispetto a molti altri vostri commenti..sulla distanza non è cresciuto molto mentre Demigod invece si.
In definitiva trovo che "the apostasy" sia un indiscutibilmente un album sopra la media ma fin troppo studiato al dettaglio e questo a volte non gli fa esprimere tutte le sue potenzialità..mentre Demigod era più genuino e diretto e per questo l'ho apprezzato di più.

 

Non sono i cori o gli strumenti a fiato che determinano l'evoluzione infatti, ma la raggiunta piena maturità nel condensare in canzoni di 3-4 minuti una quantità incredibile di contenuti e soluzioni, con un riffing molto vario ma mai "pesante", senza perdere (anzi forse guadagnandoci) nemmeno un'oncia di violenza e potenza sonora. Cori e fiati sono solo un'ulteriore ricchezza, ma alla fin fine niente più che un gradevole orpello.
Detto questo, liberissimo di ritenere Demigod superiore, io stesso non me la sentirei di fare una "classifica" troppo rigida, al riguardo.
Spero solo che non entriamo in un circolo vizioso, con questa discussione (se non l'abbiamo già fatto!):grin:

 

si pier, l'abbiamo già ampiamente fatto

 

Uhm...già da un po' lo sospettavo!