Alice Cooper

Non l'hanno mai avuta, secondo me, dal momento che prima risultava "non disponibile".

Nel frattempo mi faccio del male leggendo le recensioni e i track-by-track che stanno comparendo in Italia e all'estero. Voti alti (o altissimi) ovunque, per "Detroit stories". Non che io mi fidi del tutto, però fa piacere constatare il buon numero di elogi che sta raccogliendo.

Spero che in Italia faccia meglio di "Paranormal", che ha avuto il suo picco con un vergognoso 47° posto, laddove nel resto d'Europa è entrato spesso nella top-ten (in Germania, Austria, Belgio, Svezia e Finlandia). Solo in Francia ha fatto di peggio ma la Francia non fa testo, quando si parla di rock-metal.

 

in italia alice non ha mai avuto grosso successo di vendite. live invece le cose sono nettamente migliorate dal theatre of death tour sold out all'alcatraz. lo vidi la prima volta a roma in un circolo del tennis ed eravamo poche centinaia di persone (metà anni 90)

 

Io da quello che ho sentito credo che mi piacerà parecchio.


Ma quanto è figo ancora.

 

"Detroit stories" è qui davanti ai miei occhi, nella sua elegante confezione cartonata.
Sto leggendo i testi e i credits, non ho ancora ascoltato una nota.
Posso già dire di essermi commosso per le parole dedicate a Glen Buxton in "Hate you".

Stasera mi concedo il primo ascolto col mio fido impianto hi-fi. A fine giornata, rigorosamente in cuffia.

 

Ho finito di ascoltarlo adesso... Gran disco. Bravo Vincenzo!

 

L'ho ascoltato ieri mentre guidavo in macchina e in compagnia. Va ovviamente riascoltato con più attenzione, per ora posso dire che alcuni punti ci hanno colpito e interrotto la conversazione. Mi pare sull'allegro andante, privo di momenti cupi come il precedente (esclusa forse Don't Give Up, di cui uscì il video l'anno scorso sulla pandemia), ma era prevedibile dato il concept. Preamboli buoni, rimando il giudizio completo.

 

ascoltato un paio di volte. lo trovo bruttissimo, al limite dell'imbarazzante. a conti fatti salvo solo social debris. il mio brano preferito del precedente ep your mama won't like me non è presente. east side story preferisco la versione dell'ep.
ormai ho perso le speranze per una versione cd di breadcrumbs, mi butterò sulla versione giapponese. saèete dovete prenderla ad un prezzo decente. vista solo su ebay ma non mi fido molto.

 

Non sono il più indicato per un giudizio complessivo su un lavoro di Alice, visto che conosco la sua discografia a spizzichi e bocconi, ma a me questo disco piace.
Non è di certo un capolavoro, e ci sono tante cover, ma è un disco profondamente seventies, a volte anche sixties, ma si fa ascoltare che è un piacere, suonato e cantato bene.
Mi sa che passerò all'acquisto

 

L'ho riascoltato una manciata di volte in questi giorni. Il disco scorre bene, piacevole. Ovviamente è presto, però devo ammettere che Paranormal mi era entrato prima, tanto per dire.
Due appunti che mi sento di fare (che non sono difetti, ma semplici preferenze personali) sono i seguenti:
1. Personalmente non aprirei mai un disco con una cover. Anche se quella dei Velvet Underground è venuta una figata e ci sta, ma non mi piace la scelta di mettere una cover come opener.
2. Manca un pezzo lugubre e malato come il Maestro in questione sa fare e ha messo in quasi ogni disco! Hanging On By A Thread non è certo allegra, anche per il testo, ma non basta e non è quello che intendo. Del resto però il concept di questo disco è un altro, e probabilmente è stato fatto più come divertimento da parte di Alice.

 

I miei two cents su "Detroit stories":
Alice Cooper, “Detroit stories” (recensione)

 

Anche i miei:
Un album non bello. Ecco, per riassumerlo in maniera veloce e con poche parole. Parto dal presupposto che ho riascoltato per l'occasione anche Paranormal, che era un passo in avanti rispetto al precedente, (che comunque era un bellissimo disco). Lo zio era quindi reduce, per quanto mi riguarda, da due ottimi album, a dir poco. Con questo invece il tutto viene annullato e vengono fatti due se non tre passi indietro.

Con la terza traccia è andata molto meglio, anche se, anche qui, sembra di sentire qualcun'altro (i Beatles).

Secondo me Alice ha fatto quest'album per sé stesso, il che è ammirevole ovviamente, ma per quanto mi riguarda, non penso che gli darò mai un terzo ascolto. Il che comunque mi fa strano, visto i votoni che ha preso nelle varie webzine.

Altri pezzi da pollice su: "Social Debris", "Hanging on by a Thread - Don't Give Up" e "Shut Up and Rock".

Menzione speciale per la parte chiacchierata, visto che il resto della canzone fa cagare, di "I Hate You"; mi ricorda i PIL di Johnny Rotten.

 

Leggendo un po' di recensioni mi sono fatto la stessa idea del nuovo Moonspell: dischi atipico rispetto ai canoni, piace poco ai metallari e alla fan base, dunque potrebbe essere interessante.

 

Dopo un'altra manciata di ascolti non aggiungo molto altro a quanto già detto. Divertenti e gradevoli gli inediti Social Debris, 1000$ High Heel Shoes, Hail Mary, Independence Dave e Shut Up And Rock. Mi piace molto anche Hanging On By A Thread, che trovo molto sentita. La cover Our Love Will Change The World invece mi è entrata in testa solo al terzo ascolto, e adesso mi piace. Le prime due volte ero convinto che non c'entrasse proprio un bel niente e sembrava provenire da un altro disco! Parecchio bella anche questa versione di Go Man Go. Trascurabile invece questa di Detroit City 2021, così come un altro paio di pezzi. Per esempio ho voluto prestare particolare attenzione a Drunk And In Love, perché, non so il motivo, ma da quel pezzo mi aspettavo che mi sarebbe dovuta entrare, invece ancora non è successo.
Uno dei punti più alti del disco secondo me è proprio l'opener Rock & Roll, solo che si tratta di una cover.
In sostanza sono d'accordo con Dwight (bellissima recensione tra l'altro) quando dice che quest'album può essere maggiormente apprezzato da chi ha familiarità con Blues/Beat/Rhythm & Blues, ecc., e può essere trascurabile per gli altri. Io penso (ma questa è una sensazione mia) che da Constrictor in avanti, quindi dal 1986, la fanbase media di Alice sia composta prevalentemente da metallari e amanti del Rock più duro, me compreso, e che quindi amano soprattutto la parte della discografia orientata in quella direzione. E che poi in un secondo momento hanno scoperto e adorato i capolavori della prima metà degli anni 70. A differenza magari di chi, più anziano, lo ha conosciuto dall'inizio. Per questo motivo il grosso del suo pubblico di oggi vuole e si aspetta da lui uno stile più prettamente Metal.
Tirando le somme direi che per quanto gradevole, certamente ben oltre la sufficienza, non ci trovo personalmente molto di memorabile. E sono d'accordo con Carnival, i due precedenti stanno almeno due gradini sopra. Anzi, io ci metto anche Along Came A Spider, quindi i tre precedenti!
Bisogna comunque tenere conto che gli intenti dichiarati fin dall'inizio per questo album erano appunto quelli di fare un omaggio. Se la guardiamo in quest'ottica e non solo come un semplice nuovo album, si tratta di un lavoro molto ben fatto!

 

Thanx.
Tu dovrai scriverne un paio, quest'anno, giusto? Intendo in un altro topic.

 

Quest'anno la veggo buia (cit.)! Stando alle ultime dichiarazioni non c'è intenzione da parte dell'interessato di far uscire i dischi prima della possibilità di fare concerti senza restrizioni!