Opeth

Però lui ha poca conoscenza sia del death metal che del prog metal, quindi poco adatto a parlare in maniera approfondita e competente di un caposaldo del genere. Va benissimo la sensazione a pelle, la first action da parte di uno che comunque ne capisce di musica, ma non lo metterei alla pari di una recensione da esperto.

 

ma se non è un esperto (e mi pare di capire nemmeno un appassionato) del genere perché la fa? gliel'hanno commissionata su Patreon, ha finito gli album dei suoi generi di riferimento o vuole semplicemente fare discutere (già qui ci sta riuscendo)?

 

acchiappaclick

 

Anche a me Blackwater Park per quanto riguarda il vecchio ciclo degli Opeth è il lavoro che mi piace meno , però di certo non gli do 5,9

 

Qualche mese addietro avevo visto un po' di suoi video, classifiche, tournament. Come intrattenitore ci sa fare molto, sui gusti siamo molto lontani e spesso si fa troppo guidare dai preconcetti, pregiudizi e prese di posizioni tipiche di quelli che dice di aborrire.
Lui parte dal presupposto, anche troppo da saccente, che la migliore musica è quella degli anni 90 in ambito grunge (ma guai a dire Nirvana) e alternative e ciò che di buono esiste attualmente lo conosce solo lui e se non ti piace sei te che sei un incompetente in musica. Ovviamente pensando e dicendo ciò taglia tutto fuori ciò che è nato ed è stato il meraviglioso metal esplosivo di quegli anni dove sono nati generi e profili di una qualità che lui manco si sogna.
Diciamo che come stile, modi di fare è il Virgin Radio dei commentatori, però con la spocchia di quelli che crede di saperne di più e con il focus su band meno popolari della Virgin Radio stessa. Quando da rocker duro e puro si scaglia contro la musica pop usa e getta da one hit sembra pure tenero ed ingenuo, come il classico metallaro che odia i Metallica dopo il Black album dicendo che si sono venduti.
Appena posso sento cosa dice sull'album, più che il voto sono interessanti le motivazioni.

 

Il format é bello, lui ha una buona dialettica (anche se a volte regala cafonate senza senso) e di industria discografica ne sa. Resta tuttavia un generalista, di metal conosce a menadito quello che ascoltava nell'89 su molte cose ha incredibili pregiudizi. Del tipo che a un certo punto sminuisce Holy Wars dei Megadeth perché a suo dire ha un testo superficiale...lo ha scritto un eroinomane americano di trent'anni scarsi, ma cosa pretendeva, Leonard Cohen? Con tutto il ben di dio che c'è in quel pezzo, proprio sul testo si va a soffermare...anche se penso che certe uscite le abbia per attirare l'attenzione.
Le dirette con Ruggeri e Baccini però sono state molto interessanti.

 

Silvestrin è molto bravo e preparato e ha una grandissima passione per la musica questo non o metto in dubbio. seguo spesso il suo canale che ritengo validissimo e abbiamo opinioni molto simili su tante cose... ma qui ha toppato. Dire che steven wilson non è un buon produttore in base all'ascolto del solo in absentia (che poi non ho capito quale sia il problema nella produzione di quell'album) mi sembra piuttosto ridicolo dato che viene contiuamente chiamato dai giganti del progressive per remixare i loro capolavori (thick as a brick , close to the edge mica roba da poco). Inoltre dire che togliere blackwater park dalla storia della musica non avrebbe avuto nessun'effetto perché non ha influenzato nessuno al difuori del suo piccolo genere è la seconda cazzata enorme. Ma poi si vede che non è roba che lui ascolta , non è minimamente il suo genere... è come se io mi mettessi a recensire dischi blues. Concordo sul fatto che blackwater park sa essere freddo, a tratti glaciale, ma anche enormemente caldo ed emozionante e questo a lui non è minimamente arrivato. Sul voto finale stendiamo un velo pietoso

 

Vabbé, ma si vede chiaramente dopo trenta secondi che questo tipo è uno Scaruffi wannabe con tutti i pregiudizi tipici di questa categoria di persone, mi avrebbe stupito se ne avesse parlato bene.

 

Ritorno sul tema visto che ho ascoltato ora la recensione. Senza ribadire concetti già sollevati sottolineo che la recensione in se mi è piaciuta come struttura, però non come conclusioni. Nel senso: dare un giudizio a bocce ferme su un album a distanza di anni ha un senso, però a patto di conoscere bene ciò che è venuto dopo. Ovvio che questo disco non ha influenzato ciò che ama Silvestrin o Dua Lupa, ovvero non significa che non ha influenzato nessuno solo perché non ne è a conoscenza.
Fermo restando che non è uno dei loro album che preferisco ha, invece, nei punti di forza ciò che lui invece ritenga dei punti di debolezza. Ma è anche scontato, altrimenti non mi sarebbero piaciuti gli Opeth. A lui non piacciono e lo fa notare.
Cosa che non concepisco, che mi fa inorridire e che mi fa scadere di molto la recensione è il fatto di introdurre ogni canzone dopo il titolo indicando il minutaggio. Elemento che, per me, è sempre secondario nell approcciarmi a un album.
Leggendo i commenti trovo che molti commentatori siano confusi e ricadano nella stupida frase “se devo sentirmi del death allora sento anzi…”, “se devo sentire del prog allora sento anzi…”, “se devo sentire della musica di classe allora sento anzi…”, segno che Silvestrin e la sua fan base hanno lo stesso imprinting (logicamente): sentono l obbligo di fare paragoni, talvolta, fuori luogo, per sottolineare più la loro competenza piuttosto che fare un paragone utile alla causa. Non so e non me ne intendo, ma paragonare questo album ai Tool o agli Splipknot trovo che sia inutile.
Nota positiva: la citazione al Riccardone.
Voto recensione 5.9.

 

16,50 per una singola recensione anche no...quello vuol dire essere innamorati del personaggio.
Sosterrei il canale per le dirette ma sulle rece prende delle cantonate colossali.
A tratti gli Opeth saranno anche freddi e dispersivi ma se prendo un Morningrise...dai, di che parliamo

 

E che viene pure usato da molti per testare impianti.

 

Cioè per una recensione personalizzata uno paga 16,50 €? Mah.... nemmeno per un artista che adoro gli pagherei una cosa del genere!!