Accept

Aggungo:

Blood of the Nations
Hung, Drawn and Quartered
Locked and Loaded
The Quick and the Dead
Rollin' Thunder
Against the World

E Symphony in Pain e No Ones Master ci potrebbero rientrare tranquillamente, anche se prima di sbilanciarmi gli dò un altro paio di ascolti.

 

Io ci aggiungerei anche tutto o quasi Blind Rage.

 

Ecco l'album intero appena uscito

 

Blind Rage contiene un anthem dopo l'altro!


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Vero

 

Ascoltato, riascoltato e archiviato l'ultimo album. Globalmente un gradino superiore a "The Rise of Chaos", ma comunque anni luce lontano dai primi 2-3 (che per l'occasione ho anche riascoltato):
- "Blood of the Nations" rimane praticamente un classico moderno, invecchiato alla grandissima, trasuda metallo da ogni nota e non ha praticamente pezzi filler (al limite giusto la canzone conclusiva, ma sarebbe come trovare il pelo nell'uovo)

- "Stalingrad" è praticamente la sua continuazione e per certi versi anche migliore (alcune canzoni sono semplicemente superiori, grazie al fatto che il gruppo è più coeso). Fanno però capolino, i primi "filler".

- "Blind Rage", questo disco ha, al netto della peggior opener di un loro album, le migliori canzoni cantate da Tornillo. Come il precedente però, i filler sono presenti, anzi, in aumento.

- "The Rise of Chaos" albumaccio dopo il cambio di alcuni componenti tra i quali nuovo chitarrista e batterista (non che Herman Frank o Scharzwmann fossero indispensabili per il songwriting, ma tant'è). I riff di Wolf sanno di stantio, stanco e ripetitivo con la band che dà il meglio sui pezzi più hard e meno heavy (Koolaid, Analog Man).

- "Too Mean to Die" altro cambio di formazione, Baltes, stavolta più decisivo per il songwriting. Disco che però rimane sulla falsariga del precedente, i pezzi hard rock sono meglio di quelli heavy, i riff di Wolf sono leggermente migliori (vedasi la ottima Symphony of Pain) mentre in alcuni frangenti mi ha ricordato addirittura la chitarra di Hetfield dell'ultimo periodo... Nota a margine, non puoi intitolare una canzone "How Do We Sleep", è ridicolo, sopratutto in virtù del fatto che il pezzo ha non poche potenzialità.

 

Comunque queste sonorità alla "Metallica" da parte di Wolf le avevo già un po'annusate su Stampede. Proprio la title-track ha i tipici stop and go di James periodo 89.

 

Il nonnetto è sempre in forma:

 

Gli Accept hanno mollato la Nuclear Blast per firmare con la Napalm Records.

 

Chissà se è come si evolverà la band, mi pare che l'ultimo disco abbia lasciato tutti un po' freddini. Resta una certa curiosità di vedere la band con le tre asce.

 

io l'ho ascoltato solo in questi ultimi gg, tre volte, francamente mi sembra piuttosto modesto nel complesso ... anzi azzarderei a dire che non mi è piaciuto un granchè, ad esclusione però di the best is yet to come che invece mi è piaciuta, via via sempre di + ed ad oggi continuo ad ascoltarla...

 

Primo concerto in UE in quasi 3 anni:

 

L'ho visto oggi. Magari su disco non hanno più niente da dire, ma dal vivo sono ancora una bomba

 

Metto qui visto che si tratta di unicamente pezzi degli Accept:

1. Starlight
2. Living for Tonite
3. Midnight Mover
4. Breaker
5. London Leatherboys
6. Princess of the Dawn
7. Restless and Wild / Son of a Bitch
8. Up to the Limit
9. Screaming for a Love-Bite
10. Up to the Limit
11. Metal Heart
12. Fast as a Shark
13. Balls to the Wall

Un Udo che a settant'anni e quattro mesi di età è una roccia mentre ho fatto fatica a riconoscere Andrey Smirnov, con questi capelli corti mi sembrava Rudolf Schenker.

 

Minchia, canta ancora alla grande.Complimenti.