La vostra discoteca

Troll (?)

 

Come mai?

 

Ra Phariah

 

Assolutamente si, ma tra quelli che conosco io, quello è sicuramente il più di nicchia, ed è veramente tanta ma tanta roba

 

Acquisti n. 94/95

Yuri Gagarin - "Yuri Gagarin"

Yuri Gagarin - "At The Center Of All Infinity"

 

Peccato.

Percorsi opposti, i nostri.
Io negli ultimi due anni ho riscoperto il piacere di fruire musica mollando quasi del tutto Spotify (il "tutto e subito" aveva iniziato ad annoiarmi in maniera indicibile*) e portando pazienza con l'ascolto dei CD acquistati.
Cercarli in giro per il web continua a divertirmi, soprattutto quando mi intestardisco con la ricerca di qualche album in super offerta, però adesso ne accumulo meno e non mi faccio prendere dall'acquisto compulsivo.
Non utilizzo Spotify da 7-8 mesi, ora che ci rifletto.


* Che poi un po' di roba che ho in CD non si trova affatto, su Spotify.

 

Guarda, la decisione che ho preso è frutto di vari ripensamenti negli ultimi mesi, soprattutto da come usufruisco ed ascolto musica da anni: in pratica quasi tutto in digitale, o tramite smartphone sul lavoro o lettori mp3 o computer a casa. Alla fine in questi anni ho comprato decine e decine di cd che nello stereo ho ascoltato poco o niente, e sono lì in bella mostra sul mobile.
Oltretutto non ho figli, ed i miei nipoti neanche sanno cosa sia il metal o l'hard rock, e mi sono chiesto che fine faranno i migliaia di album, vinili e cd che possiedo.
Alla fine ho bisogno di comprare nuovi cd per ascoltare musica? No. Alla fine i miei dischi andranno a qualche mio parente? No.
Quindi ho preso questa decisione.
Tra l'altro ho provato a vedere se alcuni album recenti di gruppi semisconosciuti che mi piacciono ci sono su Spotify ed effettivamente li trovo. Ovvio che se non ci sono li' li recupererò in altro modo (anche tramite Bandcamp sempre in digitale), ma penso che non comprerò più niente di fisico.
Già ultimamente facevo selezione (così rispondo anche a @Vittorio), ma sono sempre tanti i dischi che comprerei ogni anno, avendo Spotify me li potrò godere sul computer, su smartphone, su Smart TV ed entro il prossimo anno su un lettore (Denon o Marantz) che potrò collegare anche con internet.

 

Aggiungo che la reperibilità è diventata sempre meno conveniente, con la Brexit e l'imponibilità oltre franchigia.
Io mi mantengo fermo ancora nel mio proposito, tagliare molto, se non moltissimo e limitare gli acquisti alle uscite principali dell'anno in corso o al massimo di quello precedente.

 

Mi sembra una scelta ponderata e sensata, tanto più che risparmi soldi e puoi investirli altrove.
Tuttavia... non posso parlare a nome degli altri, ma per quanto mi riguarda non riesco a concepire l'idea dell'ascolto costantemente disgiunto dall'acquisto. Ogni tanto sì, capita; e prima di acquistare un CD ascolto puntualmente qualche brano sul tubo, o i sampler. Ma c'è sempre qualche album, vecchio o nuovo, che vorrei comprare/recuperare e più quel disco mi appassiona, più forte diventa la voglia di averlo nella mia collezione. Diventa quasi un obbligo morale dettato dall'entusiasmo. Se non ce l'ho in formato fisico, non mi soddisfa per nulla l'idea di poterlo ascoltare in streaming. Anzi, mi mette tristezza perché so che - più o meno da sempre - un album è qualcosa in più delle canzoni che contiene.
Ascoltare un album e possedere un album sono concetti diversi e penso che laddove il primo esprima il modo in cui si è impiegato il proprio tempo, il secondo invece aggiunga una parola, che assieme alle altre forma e amplia una storia personale. Parecchi di noi ricordano perfettamente dove e quando hanno preso molti dei propri CD o vinili, e può succedere che quel momento venga associato a un periodo (oppure a una persona) particolare della propria vita. Di sicuro succede anche a te, quando guardi la tua collezione.
Ecco, è a questo genere di meccanismi che mi risulta difficile rinunciare.
P.S.
Va da sé che ognuno, dei propri soldi, fa quello che vuole. Qui se ne parla a cuor leggero.

 

Io sono arrivato al punto che se trovo un disco nuovo, che mi piace e prende molto, e poi scopro che è irreperibile (se non a prezzi assurdi) mi sale lo sconforto e faccio più fatica ad ascoltarlo, perché l'idea che non avrò mai una copia mia mi deprime...

 

Ma io quoto ogni singola parola che hai scritto, un disco, vinile o cd che sia e' sempre stato un qualcosa più che un mero ascolto (ho scoperto gruppi solo perché citati nei ringraziamenti scritti all'interno di un album ad esempio), e da questo punto di vista vorrei ancora comprare un supporto fisico.
Il tutto cozza però con il mio stile di vita, che mi coinciderebbe pochissimo tempo libero per ascoltare un cd in stereo (addirittura la macchina nuova comprata lo scorso anno neanche ha il lettore cd) e un buon 70% degli ascolti è sul lavoro o in macchina.
Quindi o ascolto una decina di dischi all'anno (assolutamente impossibile) oppure faccio il salto sul digitale.
Purtroppo, a malincuore ripeto, ho optato per la seconda