Agalloch

Non posso attivare l'audio. Mi spiegate cos'è quella statua del cervo e che c'entra con gli Agalloch?

 

Sarebbe la statua che c'è nella copertina di The Mantle.

Madonna, mi sale il nervoso a vedere certe scene. Per quanto legittime siano le proteste non posso tollerare il vandalismo. Nei confronti di una statua di un cervo poi?

 

Io aspetto il momento in cui andranno a picconare i ritratti dei presidenti sul monte Rushmore (l'autore era membro del Ku Klux Klan).

 

Proteste negli Usa: dopo le statue, nel mirino finisce anche il Monte Rushmore

 

Li ho chiamati praticamente.

 

Ma no dai, devo ancora finire di pagarlo!

 

Alberi spogli, temperature sotto zero, nevicate abbondanti, vento gelido da nord-est e Pale Folklore nello stereo.

Quanto mi manca questa band

 

L'ultima band che mi ha stregato, 12 anni fa.

 

Dai, li stai ascoltando, quindi non ti mancano.
Il bello della musica è proprio questo.
A me non mancano nel senso di vederli dal vivo, per come sono andate le cose e stavano andando negli ultimi tempi credo fermamente sia meglio non vederli mai più insieme.
Ne han fatti di album stupendi, di capolavori, e quelli non ci mancano

Pochi giorni fa dopo molto tempo, mesi, qualche anno, ho riascoltato da principio a fine The White e ho rivissuto anni di vita e sensazioni che solo quel disco e loro han saputo farmi conoscere.

Non mi mancano, sono sempre presenti.

 

Sì le sensazioni sono sempre le stesse, ogni volta che il suono di un loro disco riempie l'aria.

Tuttavia rimane il rammarico non poterli vedere più live, anche se come giustamente dici è meglio così, ma soprattutto di non poter più ascoltare delle loro produzioni. Per quanto John stia continuando la collaborazione con Mathias Grassow, non è certo la stessa cosa.

PS. alcuni giorni fa sono passato in autostrada a Lonato del Garda, dove in lontananza si vede ancora il capannone dove li vedemmo la prima volta nel 2009

 

“allora esistono davvero”.

Ripensando a tutto, trovo già miracolosa una carriera, da band, con tanti Album e mini del loro livello, dal capolavoro al bellissimo (a parte il trascurabilissimo the Grey, non per nulla progetto quasi solista del bassista).
Un po’ come mi stupisco come facciano i Moonsorrow a non aver ancora fatto un disco brutto o anche solo discreto.
Infatti stanno rallentando molto la produzione, giusto e naturale così.

Han fatto percorso netto, han chiuso in bellezza (Plateau of the ages ancora assoluta), sono spariti.

John regala ancora momenti suoi e riverberi della sua anima a chi li sente, il resto è ricordo e tesoro.

 

Fresco di pubblicazione

 

Sottoscrivo. Band emotiva, non avrebbe avuto senso una lenta agonia o un manierismo poco sentito.
Sottoscrivo anche il pensiero sui Moonsorrow.