Fates Warning

Dalle anteprime non mi ha convinto come l'ottimo theories (figurarsi l'eccellente winter ethereal di arch/matheos). Mi riservo di ascoltarlo tutto con calma, ma temo in un passo indietro rispetto al precedente, che alla fine accontentava sia gli amanti dell'ultima fase che quelli della fase di mezzo (tipo me).
La cosa che mi è più indigesta sono certi riff e arrangiamenti modernisti, ma è un gusto mio personale, ed è lo stesso motivo per cui non amavo l'ultima fase pre-theories.
Che poi sia suonato e composto con due palle così non ci piove, sono sempre loro.

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Io purtroppo sto ancora aspettando la mia copia presa mesi fa.

Detto questo:

-dovrebbe uscire un libro sui Fates Warning. Non so se venga mai pubblicato in Italia, ma cmq
-questo potrebbe essere l'ultimo disco targato Fates Warning (e il titolo e The Last Song posta in chiusura qualche indizio lo mandano)

(Ray a 29:30) ma è una mera ipotesi, nulla di certo.

Per me nel caso non una bella notizia, tuttavia qualcosa già c'era nell'aria. Il fatto che ormai Matheos abbia ufficialmente diviso la band in due, che sia sempre attratto da progetti altri ecc. Tuttavia se fosse vera una notizia neanche nuova e direi definitiva: Jim alla fine preferisce rilasciare musica in cui crede davvero anziché roba che deve buttare fuori solo per timbrare il cartellino. Con i Fates ha già attraversato una crisi dove pensava di aver detto tutto quello che doveva e non sapeva bene come proseguire (post-Disconnected-FWX), poi il "riabbraccio" del passato (l'EP di John Arch), gli diedero nuova linfa e spinta per ricominciare.
Qui, nel caso tutto questo sia vero, cioè che veramente stia pensando di smettere con nuovi album targati FW, penso che quando ritrovi la giusta ispirazione e voglia per un nuovo album con Ray&co. lo faccia senza troppe chiacchiere.

Comunque, dal nuovo album a maggior ragione mi aspetto un disco migliore degli ultimi due e che possa fungere da degna - ipotetica ed eventuale - "chiusura" per i FW.

 

Disco che sa di addio, oltre che nei titoli anche nel tipo di contenuto, che sembra racchiudere un po' tutti gli aspetti e l'evoluzione della loro carriera.
Bel disco, ma sarebbe potuto essere perfetto con qualche brano di meno, da questo punto di vista Jim Matheos si è fatto prendere un po' la mano.
The longest shadow of the day vale da sola l'acquisto.

 

Cazzarola ma che brutta notizia, proprio adesso che mi è appena arrivato il CD. Però in effetti le parole di Ray Alder non lasciano molto spazio alla speranza

 

Io ho solo un ascolto alle spalle, ma conto di dare un giudizio completo entro la prossima settimana.

 

io sono a metà del primo ascolto, alcune cose mi gasano parecchio altre no.
Per fare un paragone l'ultimo Arch/Matheos mi era piaciuto tutto sin da subito.
Ascolti approfonditi nei prossimi giorni.

 

Così di primo acchito direi siano Liar e Glass Houses, la prima mi pare davvero la peggiore del disco. Che siamo sempre sul carino ma mi pare proprio quella più buttata così, a primi ascolti. Perché si parla di impressioni. Now Comes the Rain direi cresciuta, Scars si inserisce molto bene all'interno del disco.

Cmq alcune notizie per chi diciamo lo sta ascoltando in streaming (consiglio di leggere i testi che fa entrare meglio nel mood):
tutte le canzoni sono di Matheos (musica, ovvio) e Alder testi tranne Begin Again e Glass Houses dove alla scrittura ha collaborato anche Jarzombek e The Last Song dove il testo (bellissimo aggiungo) è anche di Matheos (non stupisce) e The Longest Shadow of the Day che è tutta di Matheos (neanche questo stupisce).
Assoli sono di Matheos e Mike Abdow (che purtroppo resterà sempre uno al di fuori ufficialmente dei FW ed è un peccato perché veramente degno sostituto di Aresti), questo alla 2, 5 e 12 traccia. Gavin Harrison suona la batteria alla 9 e tale George Hideous (c'era anche in Tethered, non so se esista o sia lo pseudonimo da bassista di Jim) il basso alla 9 e all'ultima.

 

Curioso, a me Liar piace parecchio, Glass cosi cosi.
Se ci riesco provo ad ascoltarlo un'altra volta di seguito, i testi in un altro momento, prima devo apprezzare globalmente come le vocals si intrecciano con la musica.

 

Più che altro direi che si intuiva che era qualcosa di grosso, ma è così complesso da richiedere una mole enorme di ascolti e di vera dedizione per comprenderlo appieno. Ma direi un po' anche per molti classici dei FW, almeno per me è suppergiù sempre o quasi stato così. Anche album che sono sì di primo acchito facili, come Parallels richiedono sempre un po' di tempo.

Beh parliamo di prime impressioni, sono ai primi ascolti e finora neanche uno in cuffia o dedicato all'approfondimento di singole canzoni. Se mi dovessi attenere ai primissimi ascolti per dire il singolo Now comes the rain mi aveva comunicato poco e nulla. Per adesso, nell'insieme per me è la peggiore poi boh vedremo.

 

Beh in effetti ascolto dopo ascolto cresce a dismisura e c'è sempre da cogliere qualche sfumatura nuova, d'altronde sappiamo bene di che pasta è fatto Jim.

Si certo, anche io sono al primo ascolto, dopo essermi massacrato le orecchie con i Vektor e i Kreator
Comunque ci vorranno giorni per apprezzarlo, di ascolti ripetuti, il che significa che metterò in coda ascolti programmati da giorni, maledetti Fates

 

Questa è una costante con Arch, ma anche con le opere più tecniche con Alder e per quelle più semplici e dirette, diciamo che "il demone" si cela nei dettagli (cioè gli arrangiamenti maniacali; più approfondisci l'ascolto più si colgono aspetti che ti fanno apprezzare meglio l'album e che a prima vista non apparivano appieno).

In generale poi ritengo che nell'arte le opere che richiedono di più dal lettore/ascoltatore/spettatore sono anche quelle più durature (ci sono eccezioni ovvio).

 

Una cosa c'è da dire, un album dei Fates non lo ascolti solo una volta ho perso il conto di quante volte ho messo nel lettore disconnected, tanto per fare un esempio. Quel disco per me rimane inarrivabile.
Comunque c'è da dire che sto ultimo lavoro ha una produzione e una scelta di suoni della madonna.

 

Idem

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Ancora presto per dirlo, ma mi sembra il solito discone. Ci metterò un bel pò a metabolizzarlo, perchè non ho tempo di mettermi con calma ad ascoltarlo in questi giorni, e finisco per sentirlo mentre faccio altro. Chissà se sarà realmente l'ultimo disco... secondo me hanno ancora da dire in studio, e per me sicuramente più della media dei "dinosauri". Spero almeno di avere la possibilità di vederli nuovamente in tour (a detta di Ray si, ma quando non facevano dischi facevano anche pochissime date).

A 57 anni Jim è ancora abbastanza giovane da comporre musica per parecchio. Cosa ci aspetta? Uno dei problemi del continuare con Arch è che lui è impegnato nelle sue attività extra-musicali. Un ritorno degli Osi? Kevin Moore si è dato alla psichiatria e sembra stia cercando di fare qualcosa di nuovo con i Chroma Key.