Iron Maiden

Ah beh sembra incredibile ma quell'album ha già quindici anni..... che ricordi!

 

Bene, bene... dopo 4-5 ascolti posso dare le mie prime impressioni.
Il nuovo disco dei Maiden divide, ho letto sia pareri negativi sia molto positivi. In generale la produzione è un po' ovattata e forse manca di potenza, è particolare come dove altre band inserirebbero chili di filtri, sovrapposizioni di cori e chitarre ultra-grasse, gli Iron siano asciutti e quasi grezzi. Questo all'inizio dà un senso di omogeneità-ripetitività diffusa, ma in realtà ascolto dopo ascolto si scoprono nuovi dettagli. Quindi forse questo suo essere poco "laccato" ha un effetto positivo in termini di longevità.
Le parti strumentali mi sono sembrate ottime, in particolare ci sono splendidi assoli e parti di chitarra, anche la batteria mi è sembrata più interessante del solito, così come il basso più "dosato". La voce di Bruce è spesso in difficoltà ed anche le linee vocali a volte sono un po' anonime mentre in latri punti molto epiche. Sui testi ancora non mi sbilancio, diciamo che i refrain sembrano più elaborati (anche se ripetuti troppe volte) delle ultime uscite e anche gli arpeggi infiniti sono stati limitati.

Si parte benissimo con If Eternity, pezzo emozionante e di gran livello, estremamente cupo e adatto a settare il mood del disco.
Speed of light non mi dispiace, bel riff, linee vocali strane ed un ritornello tirato su note molto alte ma non troppo ruffiano.
The Great Unknown non mi convince, ottime strofe ma il refrain mi sembra intricato ma poco incisivo.
The Red and the Black è il primo mammuth del disco, francamente le polemiche per gli Ohoh mi sembrano fuori luogo, appaiono solo su questo pezzo e sono decisamente apprezzabili (forse troppo ripetute), inoltre ci sono delle splendide parti di chitarra.
The river ecc è trascinante, finalmente un refrain su tonalità medie à la Different Worlds dove Bruce non deve sforzare troppo, credo che i Maiden dovrebbero puntare di più su queste soluzioni.
La title track chiude il disco mantenendosi su livelli alti, ma devo ancora assimilarla onestamente.

Il secondo disco parte forte con Death or Glory, altro pezzo molto diretto e piacevole.
Shadow ecc... beh quando attacca con "From the coast of gold" sfido chiunque a non gasarsi Scherzi a parte secondo me l'intro è la parte migliore del pezzo che poi scivola via un po' nell'anonimato.
Tears of a Clown è uno splendido mid-tempo, buon testo magari con qualche cliché di troppo, ottime melodie e un Bruce ispiratissimo.
The Man of Sorrow è una ballad o semi-ballad molto particolare, da molti criticata secondo me ingiustamente, in realtà la trovo originale e ben costruita, specialmente il refrain non ha niente di melenso come spesso accade nelle ballads malfatte.
Infine il peso massimo, pezzo più lungo e forse più atipico della storia dei Maiden. Intro molto intenso con belle parti di piano, poi tutto si sviluppa bene, ottimamente interpretato, forse manca qualche stacco più deciso tra strofe e ritornelli, invece tutto è costruito in modo molto graduale. Invece la parte strumentale è un po' stiracchiata, ma tant'è... Buon pezzo, buona chiusura, vedremo con i prossimi ascolti.

Buon album decisamente, io di influenze progressive ce ne sento eccome, molti pezzi sono costruiti con stacchi e rallentamenti e cambi di tempo e ricerca di un percorso che vada oltre la classica alternanza strofa-ritornello. A chi voleva l'heavy anni '80 è andata male, a chi lo giudica un pappone indigeribile per la sua lunghezza... beh secondo me non avete voglia di dedicargli tempo o semplicemente non è la vostra musica, cosa legittima. Credo però sia un disco di qualità, sorretto da voglia e un'ispirazione importante, sebbene non più debordante e selvaggia come 30 anni fa. Ancora una volta, evviva le band mature in grado di sfornare album maturi, e questo Libro non sarà un capolavoro ma accidenti se è bello! Mi ha avvicinato ai Maiden come nessun disco post 2000 ha fatto (non sono un fan storico, né un fan dell'heavy puro), sono molto sorpreso.

 

Già c'era pure il mitico "Gazza" Gascoigne, che tra l'altro sarebbe proprio amico dei Maiden.

Un grande talento che purtroppo si sta devastando letteralmente a causa dell'alcol.

Steve è un grandissimo tifoso del West Ham, ha pure un tatuaggio del suo logo, ma questo lo saprete probabilmente...

 

Grande Steve, anch io simpatizzo / tifo dagli hammers

 

Anche a me stanno molto simpatici, anche grazie a Steve!

 

dopo qualche ascolto da cd, confermo.....il miglior disco dei maiden da brave new wolrd......le canzoni son tutte piacevoli, con momenti strumentali davvero fighi.....i brani non risultano prolissi come a volte in passato, e i 2 cd scorrono che e' una bellezza....a trovare un difetto, la produzione non e' granche', per i miei gusti, non "pulitissima", ma cmq molto meglio di altri dischi piu' "plasticosi".....se devo trovare un vero punto debole, per me e' la prestazione di Bruce, in calo rispetto agli ultimi cd.....

 

..eh altroché!

Ma basterebbe guardare bene nella copertina (retro) di Somewhere in time per rendersi conto di ''quanto'' ne sia tifoso...:grin:

 

7-3

 

:grin::grin: ...il ''derby'' coi gunners!


Risultato rimasto a tutt'oggi (purtroppo per il nostro caro Steve) ...''fantascienza''. :grin:

 

grande recensione questa di mavrus. poi i filmati iniziali mi hanno fatto tornare con la mente al concerto del 2 dicembre 2006 :-) bei ricordi veramente. Cmq recensione molto appassionata e sentita come sempre da parte di mavrus

 

.... per non parlare del finale mentre va in giro con la chitarra doppiando l'assolo di "Speed Of Light".... so morto dalle risate!!! e ovviamente la "velata" critica al recensore di TM è stato un vero must.... Un grande!!

 

Bellissima recensione.

Ricalca talmente le mie idee che a sto punto penso non ci sia nulla altro da dire sull'argomento, potete anche chiudere il topic.

 

Ho la stessa sensazione anche io

 

C'è poco da fare, Bruce certe volte su quest'ultimo album rasenta l'inascoltabile... nella parte centrale di Empire of the Clouds è straziante.

Le interpretazioni sono sempre ottime e finché si tratta di un acuto, anche se non è il massimo, come su Speed of Light nel ritornello, si chiude anche un occhio... ma lì è proprio l'intera strofa che è decisamente troppo in alto per le tue attuali possibilità.

 

Lo trovo peggiore nel pre-ritornello di The great unknown...