1. Il regolamento del Forum è stato ripristinato e aggiornato, lo puoi trovare in ogni momento in basso a destra cliccando su "Termini e Condizioni d'uso del sito". Ti preghiamo di leggerlo e di rispettarlo per mantenere il forum un luogo piacevole ed accogliente per tutti. Grazie!
    Chiudi

What's on AIR? (pt.2)

Discussione in 'L'Altra Musica' iniziata da The_Metal_Priest, 16 Aprile 2008.

  1. Melanio Vakyas

    Melanio Vakyas
    Expand Collapse
    Bella fregatura. Che fai?

    Registrato:
    9 Ottobre 2007
    Messaggi:
    5.647
    "Mi Piace" ricevuti:
    1.397

    3 Febbraio 2009

    Eric Steckel - Live at Havana
    Rock Blues
    2006
    [​IMG]

    Questo ragazzo ha tanti meriti. Sono i numeri a parlare per lui: ha 18 anni, 4 album all'attivo, tour con John Mayall, tour con Gregg Allman, ed ha un suono riconoscibilissimo e personale, cosa non facile nel Rock Blues odierno. Basterebbe questo. Eric Steckel è il nuovo enfant prodige della chitarra Rock Blues di questi anni. L'augurio che gli faccio, così anche noi ascoltatori potremo avere il futuro assicurato nei "piani alti" - senza affannarsi a cercare quanto di buono c'è nell'underground, ed è tanto...-, è quello di non perdere la via mastera, come l'hanno persa altri due enfant prodige di questi ultimi anni: Jonny Lang lasciatosi andare a sonorità mainstream e in un certo senso Joe Bonamassa, uno che va perdendosi piano piano nella sua confusione sonora. Steckel ha già un buon seguito in Italia, torna spesso da queste parti ed salito anche sul prestigioso palco del Pistoia Blues di due edizioni fa. Il live in questo club americano parte con San-Ho-Zay di Freddy King, un gustoso aperitivo il salsa Rock Blues con retrogusto funky in cui Eric e la sua Stratocaster dal suono strappato, si lasciano andare a cavalate come da tempo non se ne sentivano, figurarsi in un ragazzo soli di 18 anni... e già l'atmosfera diventa tipica da piccolo club. Arriva la sua Radio Blues, nel pieno della tradizione lenta del Blues, tutto portato in una atmosfera fumosa. Sentire la voce di un ragazzino in un ambiente così losco, navigato e cavernoso, quale è quello del Blues, fa un effetto incredibile. Come in una tempesta tropicale, arriva Espirita. La consapevolezza di Steckel raggiunge livelli altissimi, una composizione trascinante, calda e introspettiva, in cui sciorina calde pentatoniche minori come se piovesse, strabiliante. Si passa a Me and My Guitar, pezzo molto bonamassiano, infatti sembra di sentire quel groove che aveva il buon Joe ai tempi di A New Day Yesterday: Live. Senza stare troppo a chiacchierare, arriva Philips Highway, e si tratta di un puro pezzo di Southern Rock alla Allman Brothers, richiama molto Blue Sky della Allman, moltissimo... tanto che nel suo solo la cita volutamente Blue Sky; infondo il buon Eric è cresciuto nel mito di Stevie Ray Vaughan e della Allman Brothers. Nell'ordine arrivano tre mazzate Rock Blues: Deep Fried, Jaywalkin ed Hey Sister. Il live si chiude con altre due cover oltre a quella di Freddy King. La prima. Little Wing. I fantasmi di Hendrix e di Vaughan vegliano sul giovanotto, soprattutto quello di Vaughan..... infatti è una versione più vicina a quella di Vaughan che non a quella di Hendrix, essendo strumentale. Raggiunge un phatos incredibile, molto vicina a quella del maestro texano, contando il fatto che ci troviamo pur sempre di fronte ad un ragazzo di 18 anni e che all'epoca di questo live ne aveva 16 (!), quindi essere già accostato a leggende sacre di quel calibro, mi sembra non tanto, ma tantissimo! Il live si chiude con un altro classico, All Your Love, mitico pezzo di Otis Rush portato al successo da John Mayall ai tempi dei Bluesbreakers con Eric Clapton, uno dei miei pezzi preferiti in àmbito Rock Blues. Lasciatevi coinvolgere da questo ragazzo, perchè merita, e perchè ha una maturità compositiva e tecnica fuori dal comune.
     
  2. Strangel

    Strangel
    Expand Collapse
    FUCKING BASTARD!

    Registrato:
    29 Aprile 2006
    Messaggi:
    10.979
    "Mi Piace" ricevuti:
    4

    7 Febbraio 2009

    Wardruna
    Runaljod - Gap Var Ginnunga
    Folk acustico
    2009
    [​IMG]
    Il disco che non ti aspetti. Il disco dei Wardruna, nonostante sia uscito solo a gennaio si attesta già come una delle migliori uscite del 2009, e qualcosa mi dice che non si sposterà facilmente dalla posizione.
    Nonostante nella band ci siano persone come Gaahl dei Gorgoroth il disco è molto diverso da altri album acustici usciti da gruppi metal nordici ( come i begli esempi di Finntroll e Manegarm), è più riconducibile al mai abbastanza idolatrato Kveldssanger di Ulveriana memoria, ma con un feeling molto diverso.
    Il feeling, già:un feeling molto oscuro grazie ai suoni quasi ipnotici resi dagli strumenti usati, tipici della Norvegia. Le sensazioni che esprime il disco sono tribali, sciamaniche, si ha l'impressione di essere davanti ad un fuoco, di notte, e di assistere ad un antica esibizione-rito tradizionale; questo grazie al magistrale uso delle percussioni (tipici tamburi in pelle animale) dai suoni molto particolari, degli strumenti a fiato e a corde, dei suoni della natura e grazie anche all'uso della voce, spesso corale e vibrante, sia maschile che femminile.
    L'album è la prima di 3 parti di un concept dedicato alle antiche rune, 8 rune per ogni disco, probabilmente per chi conosce bene la cultura nordica riuscirà a vivere ancora più a fondo l'album, associando ogni canzone alla sua runa, al suo significato e alle sensazioni che la canzone trasmette.
    Anche senza quest'ulteriore approfondita conoscenza però l'album si fa amare ed ascoltare più e più volte, e non sarà raro che una volta finita la bellissima runa finale Dagr rimettiate su il disco dall'inizio. Se non è un capolavoro, beh poco ci manca.
     
  3. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    8 Febbraio 2009

    Wishbone Ash
    Argus
    1972
    [​IMG]

    Una scoperta recente. Ed è stato subito amore. Questo disco, dopo un mese di ripetuti ascolti, è ormai saldamente in una mia ipotetica "top ten" dell'hard rock. Sono rimasto letteralmente folgorato dalla grazia melodica di questi musicisti, che in ogni traccia di questo LP dispensano classe a dismisura, ispirazione divina, chitarre armoniose e soavi. Non ci sono parole per descriverli: suonerebbe tutto troppo banale. In fondo questi (allora) ragazzi suonano fondamentalmente un hard melodico focalizzato in gran parte sui dialoghi tra le due chitarre di Turner e Powell. Detto così, potrebbe essere una band qualsiasi. Ma... Le canzoni di questo disco sono indescrivibili. Che dire di Time Was, opener di 9 minuti e mezzo, che inizia come una ballad soffice e contemplativa, sorretta da un arpeggio tanto semplice quanto sconvolgentemente bello, per poi mutare pelle e diventare una sostenuta overture hard rock con dei soli ispiratissimi, melodici e orecchiabili. Stessa cosa per Sometime World, una delle mie preferite: inizio molto malinconico, un blues acustico molto toccante... Dopo i due minuti la traccia esplode letteralmente in una maratona dove il ritmo è scandito dal vorace basso di Turner e le chitarre, ancora una volta, lasciano senza fiato l'ascoltatore per la capacità di toccare tutte le corde del nostro animo. E ancora, Blowin' Free, l'anthem dei Wishbone Ash, orecchiabile e easy listening, ma per niente banale! Per non parlare di The King Will Come, che dopo un intro da brivido sviluppa le sue tinte bibliche su un roccioso mid-tempo dal flavour leggermente epico. L'acustica e folk Leaf and Stream ci introduce ai due brani leggendari: Warrior e Throw Down The Sword. La prima, con quel refrain finale da urlare all'infinito col pugno alzato, e la seconda, che dopo un intro oscura diventa una semi-ballad intensa e maestosa, conclusa da una STRAORDINARIA coda dove le due chitarre si lasciano andare... sembrano danzare assieme, nessuna prevale sull'altra, semplicemente il loro suono si fonde, e se l'ascoltatore si lascia trasportrare dai suoni senza pretendere di distinguere chiaramente ogni nota, vivrà un'esperienza memorabile, dolcissima ed estatica, garantito.
    CAPOLAVORO TOTALE!!!!!!!!
    CAPOLAVORO TOTALE!!!!!!!!
    CAPOLAVORO TOTALE!!!!!!!!
     
  4. emanuele

    emanuele
    Expand Collapse
    Il blallo

    Registrato:
    19 Giugno 2003
    Messaggi:
    9.714
    "Mi Piace" ricevuti:
    2.374

    14 Febbraio 2009

    Una canzone..."Mi sono innamorato di te", una delle più belle (se non la più bella) canzoni d'amore che la musica moderna ricordi.
    E' di Luigi Tenco, uno dei massimi esponenti della scuola cantautorale genovese, che come tutti sanno perse la vita per non aver passato le selezioni finali del festival di San Remo nel 1967.
    "Mi sono innamorato di te" è una canzone particolarissima, dal momento che fu uno dei primi brani italiani a trattare l'amore come qualcosa di distaccato ma allo stesso tempo ossessivo. Il primo verso è forse la frase più geniale che un cantautore abbia mai buttato su carta, profonda ma anche amara, come la vita di chi l'ha scritto.
    Come al solito la nostra ignobile Italietta si fece scappare dalle mani una persona forse troppo intelligente e delicata per poter perdere tempo qui sulla terra...
     
  5. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    1 Marzo 2009

    Kansas
    Song For America
    1975

    [​IMG]

    Questo disco secondo me è un capolavoro! Chi conosce i Kansas di "Point Of Know Return" e "Leftoverture" acquisti anche questo LP: si troverà davanti ad una band molto più "progressive" nel senso stretto del termine. Dotati di una tecnica strabiliante e tanto buon umore, i Kansas incidono 45 minuti di purissimo pomp-prog che raggiunge vette artistiche secondo me mai più eguagliate dalla band stessa. Partendo dalla divertente Down the Road, dove spunta l'influenza southern, che si coniuga alla perfezione col suono complesso e pirotecnico della band, si arriva al primo capolavoro: Song For America. Tutta l'opulenza sonora della band si riversa in questa canzone affascinante e lussureggiante: sembra proprio che l'abbondanza della strumentazione e delle partiture reicheggi i vari paesaggi che la terra americana ha da offrire. Si procede, ed ecco un altro capolavoro: Lamplight Symphony. Azzeccato il titolo, perchè questa canzone è una vera sinfonia dove i sintetizzatori ricoprono il ruolo di protagonisti creando melodie a volte oscure, a volte malinconiche, a volte entrambe le cose. Incredibilmente toccante la descrizione dell'incontro con lo spettro della moglie, con Walsh in stato di grazia. Poi arriva Lonely Street, un hard rock cadenzato poco ispirato, c'entra poco col resto del disco. Ma eccoci di fronte ad un capolavoro assoluto: The Devil Game. Una sola parola: PIROTECNICO. La canzone è velocissima, caratterizzata da continui cambi di tempo, melodie che impazziscono, il violino di Steinhardt che sembra onnipresente. P-A-Z-Z-E-S-C-A. Col testo che si ritrova, la si potrebbe cantare in chiesa, cavolo ci andrei ogni domenica. "Satan leave me!!!!... Leave me LONELY!" Impossibile resistere. Chiude Incomudro - Hymn to the Atman, la traccia più progressiva del disco (a tratti sa addirittura di King Crimson). E infatti è un vero e proprio inno al "tutto": una suite di dodici minuti, per quasi tutta la sua durata abbastanza lenta, ma mai noiosa, crea atmosfere sognanti e oniriche. Ci vogliono parecchi ascolti per apprezzarla tutta, anche se secondo me l'assolo di batteria di Ehart era evitabile.

    Conclusione: Capolavoro, dotato di un'energia senza paragone. Semplificando, i Rush con lo spirito caldo e allegro degli Stati Uniti centrali.
     
    #395
    Ultima modifica: 1 Marzo 2009
  6. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    10 Marzo 2009

    My Dying Bride
    Turn Loose The Swans
    1993
    [​IMG] (avevo trovato un'immagine con dimensioni 666x666, ma ho resistito alla tentazione di metterla :hihi:)

    Per me questo disco è l'apice dei My Dying Bride, che a loro volta sono per me uno dei gruppi più bravi e meritevoli degli anni 90. Insieme al successivo The Angel And The Dark River costituisce un'accoppiata straziante. Quello che caratterizza questo disco rispetto al successivo è probabilmente una maggiore pesantezza, o se mi permettete di rubare l'espressione all'utente Sentenced, "mancanza di luce". Straordinaria la prestazione di Aaron, usa molti stili vocali differenti e tutti sembrano incredibilmente espressivi. Le linee vocali di "Your River" mettono quasi le lacrime ad ogni ascolto... Your bloodied body is what I cling to... Le mie preferite sono Sear Me MCMXCIII, un capolavoro assoluto, semplice e toccante, nulla di difficile, solo una triste nenia che si protrae per sette minuti e ci lascia senza alcuna speranza, e il manifesto The Crown Of Sympathy, lentissima, imponente, sofferta, con il break centrale funereo e inquietante (un paragone alla lontana potrebbe essere fatto con quello di Saints In Hell). Ma anche tutte le altre tracce... Sono spettacolari. Non ce n'è UNA sottotono.
    Unico appunto che si può fare è che le linee di violino miglioreranno ancora sul successivo (ad esempio, ascoltate Black Voyage o l'intro di Your Shameful Heaven), ma io continuo a preferire questo lento e opprimente masso Doom che risponde al nome di Turn Loose The Swans, per la sua atmosfera soffocante (portata al paradosso nella title track) ma al contempo depressa.
     
  7. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    25 Marzo 2009

    terzo post di fila :shutup:

    Bob Dylan
    Highway 61 Revisited
    1965
    [​IMG]

    Questo è uno di quei dischi che appaiono, per così dire, indiscutibili. Appena lo si nomina suscita dei gran "Oooooohh" di ammirazione, seguiti in genere da frasi del tipo "eh sì, è proprio un disco epocale, eh sì, non si può mica discutere", in genere seguito ancora da affermazioni sulla presunta ignoranza musicale di chi non lo conosce o (ancora peggio...!) non lo apprezza. Questo soprattutto da gente che di musica capisce poco o niente, e che magari ha ascoltato solo il ritornello di Like A Rolling Stone.
    Tutto questo per dire che è diventato un disco - simbolo, un'icona del rock, una leggenda.
    Personalmente, ho un piccolo problema coi cantautori, non so perchè, ma non li ho mai digeriti più di tanto.
    Devo dire che questo disco non riesco a giudicarlo. A volte mi sembra una delle cose più belle mai create da mente umana, altre arrivo a metà di Tombstone Blues e già mi sono annoiato. E' assolutamente incredibile. Certo qui dentro c'è qualcosa di molto raro - POESIA. E la poesia non è adatta, almeno per me, in tutti i momenti. Devo ammettere che la prima volta che lo ascoltai ne fui deluso. Non era assolutamente il mio genere... Fare una canzone di undici minuti senza praticamente variazione alcuna mi sembrava una follia. Poi, ascoltandolo e riascoltandolo, sono riuscito ad apprezzarlo anche se, ripeto, non è assolutamente il mio genere.
    Ci sono dei momenti, quando lo ascolto, che penso: "E' qualcosa di bellissimo, potrebbe durare all'infinito". Non so, è magico, se sei nel momento giusto ti cattura con la sua valenza artistica. Se non sei nel momento giusto, ha lo stesso effetto di un potente sonnifero.
    Momenti lirici altissimi secondo me sono la famosissima opener, la conclusiva Desolation Row (curioso, un disco volto alla celebrazione dell'elettrica si chiude con un brano totalmente acustico), e la mia preferita, l'amara title track, con un testo da brividi.

    "Oh God said to Abraham, "Kill me a son"
    Abe says, "Man, you must be puttin' me on"
    God say, "No." Abe say, "What?"
    God say, "You can do what you want Abe, but
    The next time you see me comin' you better run"
    Well Abe says, "Where do you want this killin' done?"
    God says, "Out on Highway 61."
     
  8. Strangel

    Strangel
    Expand Collapse
    FUCKING BASTARD!

    Registrato:
    29 Aprile 2006
    Messaggi:
    10.979
    "Mi Piace" ricevuti:
    4

    26 Marzo 2009

    Sò che vi mancavo come in gesso manca ad uno a cui l'hanno appena tolto, ma eccomi di ritorno.:sadic:

    Fjoergyn
    Ernet im Herbst
    Pagan metal (vuol dire tutto e niente, ma sia datta proprio per questo)
    2005
    [​IMG]
    Mai giudicare un album dalla copertina. Può dire tutto e niente, e in questo caso l'azzurra farfallina è decisamente fuorviante rispetto al prodotto. La band è tedesca, ma si discosta molto dalla classica proposta teutonica che spesso è ispirata ai grandissimi Menhir: ci troviamo di fronte ad un lavoro colmo di originalità, ispirazione e personalità.
    Ma andiamo con ordine: la base sonora è, nella migliore delle tradizioni, del sano black, ma la vera corposità del disco è fornita dalle tastiere, vere regine dell'album, che forniscono atmosfere pompose ma mai pacchiane, e foriere di momenti di grande intensità di emozioni, e che ricreano la sensazione di sentir suonare un'autentica orchestra. La ferocia è fornita dalla matrice black fatta di chitarre che si intersecano alla perfezione nel sound ed un cantato che si alterna sapientemente tra growl e scream, oltre ad un ottimo pulito che fa la sua più porca figura negli intensissimi cori che, uniti all sopra citate tastiere, donano al disco una grande sensazione di epicità e grandezza, come in canzoni bellissime e memorabili quali "Des Winters Schmach" o "Abendwache" o la memorabile title track.
    In poche parole, si tratta di un'autentica perla in un mare di uscite underground che variano dal mediocre al buono, un album autenticamente straordinario nel suo essere atipico e tradizionale, che ha fatto da apristrada all'altrettanto straordinario Sade et Masoch. Se siete amanti di generi come viking o folk, o amate le atmosfere incredibilmente evocative, o semplicemente amate l'ottima musica, non dovreste farvelo scappare: sarebbe un crimine.
     
    #398
    Ultima modifica: 26 Marzo 2009
  9. Rover84

    Rover84
    Expand Collapse
    Schöne Seele

    Registrato:
    23 Febbraio 2005
    Messaggi:
    4.076
    "Mi Piace" ricevuti:
    54

    26 Marzo 2009

    ...senz'altro un disco leggendario, Mike! Un classico senza tempo. Per entrare meglio nel disco ti direi di dare un'occhiata ai testi, in giro trovi anche siti internet con passabili traduzioni italiane.
    Come hai giustamente detto Dylan ha unito rock and roll e Poesia... Desolation row è una delle canzoni più profonde e visionarie del rock.
    Ti consiglio anche il disco precedente Bringing it all back home.
    Da segnalare 2 cover italiane: Come una pietra scalciata firmata dagli Articolo 31 e Via della povertà (Desolation row) di Fabrizio De Andrè, con eccellente trasposizione italiana.

    ...io ho ascoltato The final experiment degli Ayreon e l'ho trovato orrendo. Ascoltandolo mi chiedo: perchè?
     
    #399
    Ultima modifica: 26 Marzo 2009
  10. nosferatu666

    nosferatu666
    Expand Collapse
    Giuda Ballerino!

    Registrato:
    28 Settembre 2007
    Messaggi:
    9.259
    "Mi Piace" ricevuti:
    21

    26 Marzo 2009

    Beh per la precisone la traduzione italiana é di Fabrizio de Andrè e Francesco de Gregori, andata poi a finire nell'album Canzoni di Faber;) comunque fantastica sia la versione italiana che ovviamente l'originale!
     
  11. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    27 Marzo 2009

    grazie delle dritte Rover! ;) Comunque hai ragione i testi sono incredibili... Tutti dalla prima all'ultima parola... Mi sono divertito un sacco a cercare su Internet varie interpretazioni di Ballad Of A Thin Man, ce ne sono di assurde :rotfl:
    Il prossimo nella lista è Blonde on blonde, e allora aggiungo anche il precedente :)
     
  12. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
    Expand Collapse
    Well-Known Member

    Registrato:
    12 Gennaio 2004
    Messaggi:
    1.838
    "Mi Piace" ricevuti:
    481

    27 Marzo 2009

    :beer:

    (:headbang::headbang:)
     
  13. gianowar

    gianowar
    Expand Collapse
    è ora di basta1!1!

    Registrato:
    26 Marzo 2009
    Messaggi:
    11.505
    "Mi Piace" ricevuti:
    5.882

    27 Marzo 2009

    BAND: HOLY MARTYR ALBUM:STILL AT WAR GENERE: EPIC ANNO:2007 ETICHETTA: dragonheart

    Album epico, coinvolgente,forse non originalissimo ma suonato con passione.Il fatto che questi ragazzi siano Italiani dimostra che per fortuna non esiste solo gente come Giusy Ferrero o Tiziano Ferro in questo dannato paese:happy:.Da urlo From The North Comes The War e Vis Et Honor
     
    #403
    Ultima modifica: 27 Marzo 2009
  14. Strangel

    Strangel
    Expand Collapse
    FUCKING BASTARD!

    Registrato:
    29 Aprile 2006
    Messaggi:
    10.979
    "Mi Piace" ricevuti:
    4

    27 Marzo 2009

    Commossho.:ueeee::ueeee::ueeee:
     
  15. nosferatu666

    nosferatu666
    Expand Collapse
    Giuda Ballerino!

    Registrato:
    28 Settembre 2007
    Messaggi:
    9.259
    "Mi Piace" ricevuti:
    21

    27 Marzo 2009

    EXHORDER - SLAUGHTER IN THE VATICAN
    THRASH/GROOVE METAL - 1990
    [​IMG]

    Esordio dei thrasher di New Orleans, e uno dei miei album preferit!i:happy: Purtroppo hanno pubblicato solo questo album e il suo successore, The Law, prima di sciogliersi nel '92. Ora si sono riformati, vedremo cosa tireranno fuori..Comunque sia, SITV é un album che oltre alla qualità dal punto di vista musicale gode anche di una produzione mica male, fattore che ad esempio penalizza secondo me molte band dell'epoca, solo per fare un esempio un Power From Hell degli Onslaught..comunque uno di quei dischi che anche se forse sono passati un po' in secondo piano rispetto ad altri dello stesso stampo (CFH dei Pantera, non si poteva non citare Anselmo e co:hihi:) hanno gettato le basi per miliardi (esageriamo!!) di band, in continui richiami dei Pantera stessi, per arrivare anche ai nostrani Extrema o anche agli Hyades(ad esempio nella title track).
    Le "hit" a mio parere: Desecrator, Death in Vain, SITV e Legions of Death
    Ah, nota di merito la copertina fantastica..:D
     

Condividi questa Pagina