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What's on AIR? (pt.2)

Discussione in 'L'Altra Musica' iniziata da The_Metal_Priest, 16 Aprile 2008.

  1. Strangel

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    FUCKING BASTARD!

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    19 Gennaio 2009

    Mah guarda, a me i Morbid ANgel piacciono, però non provo per loro quello stato di simil venerazione di molti deathster incalliti, pure io preferisco gli altri lavori del gruppo comunque.:)
     
  2. Melanio Vakyas

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    Bella fregatura. Che fai?

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    23 Gennaio 2009

    DEEP PURPLE - PERFECT STRANGERS
    HARD ROCK
    1984
    [​IMG]

    Propio lui, Perfect Strangers, un disco che non andrebbe neanche commentato, perchè ogni parola non renderebbe a pieno il senso di questo disco; tipico disco da isola deserta. I Deep Purple, la MK II, dopo le varie diaspore torna assieme, e pur mantenendo al propio interno vecchie rugini e contraddizioni umane mai del tutto scomparsa ma che anzi presenteranno il conto negli anni tra il '90 e '93, sforna questo capolavoro che i fan aspettavano da tempo - anche se nel frattempo c'erano stati Rainbow, Whitesnake con Lord e Paice, IGB, mica cose da ridere... -. Si parte con la mitica Knocking At Your Back Door, pezzo che diventerà un appuntamento fisso negli show post reunion. Intro da brividi con la bestia di Lord in tutto il suo leslie, archi, colpi ossessivi di basso da parte di Glover, entrata da maestro di Paice, passaggio e.... SBEM, inizia la festa con il riff di Ritchie e poi Ian in tutta la sua classe. Si passa ad Under the Gun, un altro mattone in questo disco da sogno. Pezzo energico, accattivante, compatto, potente e carico di armonie veramente stupefacenti. Gli echi mediorientali, tanto cari a Ritchie e molto presenti anche nelle linea vocali di Ian, cominciano a prendere forma. Ed ecco Nobody's Home, pezzo molto purpleiano, pezzo il quale rende molto l'idea del loro spirito degli anni '80, ma che affoda le radici in modo inequivocabile nei Purple che furono, evoluzione naturale del sound dei seventie's. Arriva il momento di Mean Streak, un pezzo che visto da fuori l'album sembrerebbe sottovalutato, e in effetti potrebbe anche essere, ma all'interno dell'album trova il giusto spazio secondo me... riff spettacolare quello che accompagna il ritornello, Ritchie Blackmore style fino all'osso! Oh, e arriva la title track, Perfect Strangers... che dire.... un altro storico brano dei Deep Purple post reunion, forse il brano più rappresentativo dei Deep Purple post reunion, immancabile appuntamento dei loro show ancora ora. Qua sembra che una ipotetica asse geografica si sposti ancor di più verso oriente, soprattutto nell'intro di Lord e in certi pizzicate di Blackmore quando la strofa cambia ogni volta prima del ritornello.... per poi tornare nel medioriente dopo i ritornelli, con Ritchie che viene fulminato sulla via di Kashmir degli Zap, e Jon nel finale il quale colora il tutto con il synth. Eh, A Gipsy's Kiss, intro mozzafiato con Ritchie e con Roger a dargli spago con il basso, fino al riff di Lord che sfocia assieme alla cavalcata di Paice nella voce di Ian... molto simile come struttura iniziale a Knocking At Your Back Door.... e poi, la parte neoclassica all'unisono tra Jon e Ritchie, da brividi... deliziosa, primo assolo di Ritchie cioè prima di quelllo finale devastante, altra parte all'unisono e solo di Jon, quando la perfezione prende le sembianze di un baffo e di un uomo vestito di nero. Wasted Sunset, anche per lei che dire.... basta il brivido che persiste per tutta la durata del pezzo. Quello vale più delle parole.... e questo brivido ha un solo motore in questo caso, sì, lui, Ritchie Blackmore.... anche se l'intensità con cui la canta Ian non scherza. Il disco si conclude con la marziale Hungry Daze, una chiusa che suggella questo viaggio consegnandolo alla storia.

    Oggi il disco si conclude senza Not Responsible e Son of Alerik, le bonus del cd, propio perchè lo sto ascoltando in vinile e credetemi, è un'altra storia....
     
  3. Strangel

    Strangel
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    FUCKING BASTARD!

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    24 Gennaio 2009

    Agoraphobic Nosebleed
    Atered States Of America
    Grindcore
    2003
    [​IMG]
    Fucking GRIND! Ecco che cosa rimane in testa dopo aver ascoltato quest'album, tra i migliori della produzione degli americani. 100 tracce per 20 minuti, la più lunga raggiunge i 56 secondi, le altre raramente arrivano a 20. La drum machine permette ritmi che vanno ben oltre l'umano e che sono perfetti per il genere unendosi alla perfezione cone i riff taglienti e marcissimi, in cui si inseriscono alcuni azzecatissimi rallentamenti e break down. La voce è un urlo furioso e abrasivo, che cambia tonalità per passare anche a brani parlati. Le tematiche molto scorrette passano dal consumo di droghe al sociale, con titoli a volte veramente da crepar dal ridere:rotfl:. Difficilmente fruibile da molti, ma se si ama il grind piacerà, e alla grande.
     
  4. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    24 Gennaio 2009

    Sex Pistols
    Never Mind The Bollocks, Here's the Sex Pistols
    1977
    [​IMG]

    Ultimamente mi sto interessando di punk, però è una cosa nata da poco, quindi se scrivo qualche castroneria perdonatemi :)

    Nel 1977, una band esce fuori con questa copertina: "Sbattitene le palle, ecco i Sex Pistols", scritta assolutamente alla c**o di cane in un font a dir poco orribile ed antiestetico. Una provocazione ancora prima di ascoltare il disco.

    Messo su il disco, parte una delle più grandi sceneggiate di arroganza, sporcizia e opposizione gratuita del rock.
    Sporco? Vero. Suonato coi piedi? Vero. Voce di Johnny Rotten tra le più gracchianti in circolazione? Vero. Canzoni simili tra loro? Vero.

    Irresistibile? Verissimo.

    Questo disco è incredibile. Una band che è durata poco niente, ha pubblicato quattro singoli ed un solo album, ha cambiato i connotati al rock. Questo disco e la successiva ondata punk rischieranno di mandare a rotoli tutto l'hard&heavy anni 70 (i pochi che ne hanno tenuta alta la bandiera sono stati i Motorhead, che assorbiranno e incorporeranno il "colpo" nel loro sound, i Judas Priest, e i Van Halen). Eppure canzoni come Holidays In The Sun, Pretty Vacant, Anarchy in the UK e God Save The Queen sono qualcosa di così abrasivo, corrosivo e divertente che il disco diventa subito fondamentale nel panorama musicale degli anni 70.

    La mia preferita? Forse la conclusiva E.M.I., ma a dir la verità questo disco potrebbe anche essere una canzone sola, è quasi più una "dichiarazione".

    Non so se i Sex Pistols avessero un'idea di cosa stavano pubblicando... ;)
     
  5. emanuele

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    Il blallo

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    24 Gennaio 2009

    [​IMG]

    Artista: Lykathea Aflame
    Album: Elvenfris
    Anno: 2000
    Genere: Progressive/Atmospheric Death Metal
    Voto: 9
    Descrivere un disco di tale portata mi risulta un pochino difficile ma ci proverò. Elvenfris è un album in cui viene proposto un death metal particolarissimo, molto atmosferico, all'interno del quale confluiscono gli elementi tipici del techno death metal, ma anche aspetti vicini al brutal di casa Nile.
    La prestazione di tutti gli elementi della band è a dir poco sbalorditiva, a partire da un batterista che ha del fenomenale, passando per degli intercci di chitarra sbalorditivi e da sessioni di basso travolgenti, il tutto contornato da discrete e indispensabili tastiere, che contribuiscono a donare all'album un senso di disperazione misto a rassegnazione e continua ricerca di un qualcosa che forse mai troverà.
    I brani, 11 in totale, sono tutti delle piccole perle, nessuno migliore o peggiore dell'altro: non si nota mai un calo di attenzione, mai un tentennamento da parte della band, che si rivela in possesso di un song-writing che farebbe impallidire anche i primi della classe. Ogni canzone scorre via meravigliosamente, tra parti aggressive (sottolineate per di più da un growling che vi lascierà a bocca aperta) ed altre acustiche, quest'ultime accompagnate di sovente da bellissimi cori.
    A mio modo di vedere questo è uno dei migliori prodotti che il death metal abbia tirato fuori dal 2000 ad oggi.
    Capolavoro.
     
    #380
    Ultima modifica: 12 Giugno 2009
  6. Strangel

    Strangel
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    FUCKING BASTARD!

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    24 Gennaio 2009

    Meriterebbe molta più visibilità, album di quella bellezza escono molto raramente.
     
  7. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    25 Gennaio 2009

    Quoto alla grandissima, quell'album ha incantato anche me, pur non essendo un "addetto ai lavori".... Eccezionale...
     
  8. Melanio Vakyas

    Melanio Vakyas
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    Bella fregatura. Che fai?

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    30 Gennaio 2009

    From Dusk Till Dawn Soundtrack
    1996
    [​IMG]


    Complice il mio avatar e uno scambio di battute con Fleba, ho messo nel lettore la colonna sonora di Dal Tramonto all'Alba. Rodriguez e Tarantino condividono molte mie passioni musicali particolari, anzi: io condivido molte loro passioni musicali particolari. :D

    La colonna sonora si apre con la mitica Dark Night dei Bluesters, chiaro esempio di Rock Blues texano e di frontiera suonato come si deve. Mi ricorda molto le atmosfere sudate dei Omar & the Howlers, altro grande gruppo fedele alla tradizione texana. Passiamo a Mexican Blackbird, un Rock countyeggiante il quale ti porta veramente da quelle parti, alla frontiera tra Texas e Messico; ovviamente questo viaggio te lo fanno fare i barboni più famosi della storia del Rock, ovvero gli ZZ Top... :hihi:
    Texas Funeral di Jon Wayne è un altro viaggio countryeggiante che ti porta al Sud. Sembra di stare in una highway dentro un Pickup in un pomeriggio caldissimo....

    Le Country atmosfere rilassate di Foolish Heart dei Mavericks ricordano molto le ballate del Country irlandese, molto di compagnia e fiducioso. Tra questa canzone e la successiva, c'è il mitico e delirante dialogo-disegno che si fa Tarantino nella sua mente, cioè quello in cui la Lewis gli chiederebbe di praticargli una cosa.... :rotfl:
    Lascio stare questi "siparietti" ovviamente, e arriva il primo fratellozzo Vaughan, Jimmie, con la sua Stratocaster a spazzare tutto con un Blues lento e scarno dal nome Dangue Woman Blues, molto sullo stile d Albert King. Arriva Torquay dei Letfovers, frizzante Calexico molto coinvolgente, su cui è impossibile stare fermi. Ritornano prepotentemente i barboni, con la rocciosa She's Just Killing Me. Ed ecco una delle canzoni di punta del film, l'atmosfera dentro al Titty Twister si "riscalda", Tito & Tarantula del leggendario Tito Larriva, uno dei miei artisti di culto per eccellenza, partono con la scatenata Angry Cockroaches - Chucarachas Enojadas, come spaccare il culo in modo energico e senza tante menate! All'appello non poteva mancare l'altro fratellozzo Allman, ovviamente, ed ecco che c'è spazio per Mary Had a Little Lamb suonata da Stevie... yeah!
    ... e torna Tito con la sua banda, torna con la sua banda di fuorilegge e la loro suadente After Dark, come in una notte di stelle e selvaggia nel deserto, mentre Santanico ormai ha sciolto tutti con la sua esibizione, soprattutto Tarantino. Come non ricordare la scena in cui gli infila il piede in bocca, e gli fa bere la birra versandola e facendola cadere sulla sua gamba, come non ricordarla... :D
    Ritorna Stivie con Willy the Wimp, groove all'ennesima potenza.
    .... e poi spazio alle due suite di Revell che, a parer mio non c'entrano una mazza.

    Beh, io il viaggio l'ho fatto, fatelo anche voi, ma attenti ai vampiri... brrrr.... :sadic:
     
  9. Oscuro

    Oscuro
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    31 Gennaio 2009

    Shpongle
    Tales of the inexpressible (2001)
    Psybient
    [​IMG]

    album importantissimo per l'elettronica "alternativa", è la consacrazione del gruppo che ha inventato l'ambient psichedelico (psybient)..
    in questo lavoro vengono aggiunte sonorità world music, ampliando lo spettro di influenze/contaminazioni (non solo elettronica/dub), ma non viene meno il lato psichedelico caratteristico del suond del duo..
    tante idee ben confezionate e produzione stupefacente (come sempre del resto, quando c'è al lavoro l'immenso Simon Posford)..
    atmosfere solari, distese, e la psichedelia che fa viaggiare..

    assolutamente immancabile

    Shpongle - The Dorset Perception
    Shpongle - Around the World in a Tea Daze (Live)
     
  10. stalker_black

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    1 Febbraio 2009

    in questo momento ascolto a ripetezione gli 'Alter Bridge'....in particolare Open Your Eyes, e Broken Wings....canzoni spettacolari e grandissima band,gruppo che ho scoperto da poco......mi piacerebbe troppo vederli dal vivo...
     
  11. emanuele

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    Il blallo

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    1 Febbraio 2009

    [​IMG]
    Artista: Pat Metheny Group
    Album: Still Life (Talking)
    Anno: 1987
    Genere: Modern Jazz
    Voto: 10
    Ahhh...L'ALBUM, quello per antonomasia, quello che davvero non dovrebbe proprio mancare a nessuno, uno di quei capolavori immortali che ne escono uno ogni 50 anni se ci dice bene.
    Still Life è uno dei migliori lavori del chitarrista americano, rilasciato sul mercato nel 1987, con la collaborazione dell'amico di sempre Lyle Mays al piano, e altri musicisti di primissimo livello tra i quali vanno citati al basso Steve Rodby e Wertico alla batteria.
    Scegliere uno dei sette brani presenti all'interno del disco è impossibile, partendo da Minuano, passando per So May Secretly Begin, o ancora Last Train Home, It's Just Talk, Third Wind, finendo con Distance ed In Her Family qui tutto è perfetto, divinamente bilanciato, pieno di gusto, emozioni a non finire grazie, naturalmente, a quelle infinitamente immense note di chitarra che solo le dita di uno che si chiama PAT METHENY ci può regalare.
    Ascoltare questo disco non significa solo sentire una manciata di grandi brani jazz, ma più che altro è qualcosa che si avvicina ad un viaggio della mente all'interno di quel mondo delicato e romantico che, mi ripeto, solo Metheny può regalare.
     
    #386
    Ultima modifica: 12 Giugno 2009
  12. Melanio Vakyas

    Melanio Vakyas
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    1 Febbraio 2009

    Non sono mai stato un fan di Metheny. Pochi ascolti, svogliati e non particolarmente impressionanti, però le parole con cui descrivi il disco, mi piacciono. :)

    Sbammo una volta mi consigliò un live di Miles Davis, Four & More, e mi piacque non poco... vediamo questo ora. :)
     
  13. trippuddu

    trippuddu
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    Leone!!!

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    1 Febbraio 2009

    consigliati da un recensione su portale ho scoperto queato bel gruppo interessante!genere metal sicuro,ma con notevoli influenze e sperimentazioni!essi sono i Akphaezya con Anthology II!
    mi hanno sopreso molto si passa dal metal al prog alla jetrho tull al jazz alla fusion,per poi darsi anmche al growl!!
    ascoltatelo,a me hanno colpito molto!!meritano!
     
  14. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    1 Febbraio 2009

    Se non ce l'hai di Miles Davis procurati "Kind of Blue"... Un classicissimo, geniale, particolarmente caldo a mio avviso! e poi c'è quel geniaccio di Bill Evans al pianoforte, quindi... ;)

    (anche se in effetti il disco l'ha composto tutto Miles)
     
  15. Melanio Vakyas

    Melanio Vakyas
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    1 Febbraio 2009

    Ehy non esageriamo, non sono un neofita del Jazz. ;)

    In quell'album c'è un pò la crema del Jazz di quegli anni, non solo Evans. :)
     

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